La vernice della Mazda 3 di un lettore esplode in tante piccole bolle sulla carrozzeria, ma la Casa lo liquida dando la colpa ai sassi
La storia di cui ci occupiamo questa volta è di quelle che non vorremmo mai raccontare. La sofferta esperienza vissuta dal nostro lettore Danilo Irrera conferma, purtroppo, come negli ultimi anni vi sia stata una sorta di generale involuzione nel livello qualitativo dell'assistenza post-vendita, fenomeno che coinvolge più o meno tutte le Case, anche le più blasonate. Ciò accade, paradossalmente, dopo l'introduzione delle più recenti normative europee a maggior tutela dei diritti dei consumatori (Codice del Consumo, sentenze del Garante del commercio, ecc.), che non sono riuscite a scalfire minimamente la posizione contrattualmente dominante del fabbricante che si traduce, in molti casi, in una scarsa considerazione del cliente.
TECNICI CHE NON DECIDONO La triste vicenda ha inizio verso la fine di aprile del 2015 quando il Sig. Irrera sottopone a verifica presso la ditta venditrice la sua Mazda 3 (acquistata nuova nel novembre 2013 presso la concessionaria Nuova Sport Car di Isola delle Femmine – Palermo -, a causa dell'insorgere di decine e decine di microfori sulla vernice dell'auto, concentrati principalmente sulla parte posteriore e fiancata post. Sx. La concessionaria, come da prassi, decide di sottoporre l'anomalia alla verifica dell'ispettore tecnico Mazda. Detto controllo avviene in data 12 maggio 2015. Il funzionario della Casa non prende sul momento alcuna decisione, ma riferisce al Sig. Irrera che avrebbe relazionato Mazda Italia la quale avrebbe probabilmente concesso in tempi brevi il ripristino della verniciatura a titolo gratuito considerato il fenomeno piuttosto strano. Trascorrono ben 4 mesi senza avere notizie, nonostante vari solleciti in concessionaria, quindi il nostro lettore decide il 10 settembre di inviare una raccomandata a Mazda Italia come formale reclamo. Il 2 ottobre 2015 il Sig. Irrera riceve una comunicazione scritta di Mazda Italia in cui si afferma che i microfori sono causati da proiezione di sassi, quindi si esclude qualsiasi responsabilità del costruttore. Alla fine di ottobre il cliente apprende da Nuova Sport Car (alla quale era stata inviata analoga raccomandata) che la stessa non è più concessionaria Mazda, quindi viene liquidato e dirottato verso il Customer Care di Madza (in barba alla legge che vede il venditore l'unico diretto responsabile nei confronti del cliente).
SICURAUTO SI ATTIVA, MA LA PERIZIA E' “SEGRETA” A questo punto il Sig. Irrera sottopone il suo caso a SicurAUTO.it che contatta Mazda Italia per i chiarimenti del caso. In data 27 gennaio 2016 Mazda Italia invia un tecnico esterno specialista in verniciatura (tecnico della Dupont, azienda che fornisce le vernici a Mazda) per una nuova verifica della vettura e anche in questo caso non viene presa alcuna decisione sul posto e il tecnico si limita a relazionare Mazda Italia, ma durante il colloqui con Irrera ed il carrozziere di fiducia del nostro lettore (luigo in cui l'auto è stata ispezionata come da nostro consiglio) il tecnico ammette di non aver mai visto un fenomeno simile in tutta la sua carriera e fa anche notare che sui paraurti vicini ai microfori non c'è alcun segno… Fiducioso Irrera attende la risposta di Mazda che ha dell'incredibile, la relazione tecnica conclude che i microfori nelle immagini allegate sarebbero causati dal pietrisco. Questa tesi non convince né il proprietario del veicolo, né SicurAUTO.it poiché da alcune foto ravvicinate si evidenziano piccole bolle sulla vernice (vedi sopra) che scoppiando creano i citati microcrateri. A questo punto il Sig. Irrera invia una dettagliata e-mail al Direttore del Servizio Clienti Mazda Italia (in allegato) riassumendo la successione degli eventi, allegando nuovamente le foto della vettura, con la speranza che la richiesta di riconoscimento della garanzia venga finalmente accolta. Purtroppo, anche questa volta Mazda conferma la tesi del danno da pietrisco, nonostante il tecnico di fiducia di Mazda abbia constatato insieme al carrozziere del cliente l'esistenza delle piccole bolle di vernice assolutamente non giustificabili con eventuali danni dovuti a proiezione di piccoli sassi. Il cliente è stato dirottato all'avvocato di Mazda Italia che, già al primo contatto, si è dimostrato del tutto chiuso e non aperto ad alcuni tipo di accordo.
LE NOSTRE VALUTAZIONI Il caso in questione si è trascinato per oltre un anno senza giungere ad una conclusione soddisfacente e tecnicamente coerente. Peraltro, la cessazione della concessionaria venditrice (unica nella zona di Palermo) ha creato notevole disagio e disorientamento al Sig. Irrera il quale, per effettuare il tagliando di normale manutenzione, è stato costretto a rivolgersi alla concessionaria Mazda di Milazzo (circa 200 Km da Palermo), subendo un fermo auto di ben 13 giorni con spese di trasferimento e noleggio auto sostitutiva per oltre 400 euro (in parte rimborsate da Mazda Italia dopo nostro interessamento). L'ispettore di zona, dopo aver esaminato e fotografato l'auto in questione, aveva riferito al cliente che la Casa si sarebbe assunta le spese di ripristino della verniciatura. Ciò non è avvenuto, né Mazda Italia ha mai motivato tale smentita al Sig. Irrera. Peraltro, la risposta scritta della Casa è arrivata dopo ben 5 mesi dal primo controllo ispettivo. Un'attesa inspiegabile che non rientra nei normali tempi di riscontro. Ci chiediamo che senso abbia inviare un funzionario che non decide sul posto e che viene poi sconfessato su quanto anticipato verbalmente al cliente. Anche il secondo tecnico inviato a Palermo nel gennaio scorso, da quanto riferisce il nostro lettore, dopo aver esaminato l'auto, si era dimostrato aperto ad una relazione a favore del cliente, ma sappiamo poi com'è andata.
I SASSI NON COLPISCONO IL RETRO DELL'AUTO E' appena il caso di sottolineare che il fenomeno della vernice scheggiata da pietrisco proiettato da altri veicoli, si verifica essenzialmente sulla zona frontale delle auto, molto più esposta a tale rischio ma non nella parte posteriore laterale (vedi foto, alcuni fori si trovano anche sul confano in posizione impossibile da raggiungere dal pietrisco). Inoltre è singolare che nessuno dei rappresentanti di Mazda che hanno avuto modo di constatare la presenza delle piccole bolle di vernice, sia mai entrato nel merito di tale fenomeno, nè tali bolle vengono mai citate nelle risposte scritte fornite dalla Casa. In tutta evidenza, il caso in argomento è caratterizzate da varie zone d'ombra e un eccessivo irrigidimento della Casa costruttrice su posizioni tutt'altro che “customeroriented”. Il Sig. Irrera procederà con un'azione legale e, anche grazie alla testimonianza del suo carrozziere di fiducia (che ha assistito alla perizia del tecnico Dupont), farà valere i suoi diritti. Se altri lettori dovessero risconoscersi nel “caso Irrera” ci contattino a redazione@sicurauto.it, gireremo i casi a Mazda e faremo le dovute pressioni.