Rca gratis e auto nuova: la proposta dell'Ivass per conservare la classe di merito
Dopo le polemiche l'autorità di vigilanza propone il rimborso a chi ha già perso la classe di merito e la soluzione per non perderla
L'Ivass propone una soluzione per le Rca gratis proposte dalle case a chi compra un'auto nuova: polizze che si rivelano un boomerang. Al termine del periodo di gratuità si perdono i benefici, per sé e per i propri familiari, della classe di merito acquisita prima del periodo promozionale, compresi i benefici previsti dalla “legge Bersani”, che consente, in caso di acquisto di un nuovo veicolo, di ereditare la classe di merito già acquisita su altro veicolo, con il conseguente aumento dei premi successivi da pagare. Qui SicurAUTO.it aveva messo in guardia.
QUANTE SONO – Sono 6 le imprese che hanno stipulato accordi per l'offerta al pubblico di una polizza rc auto gratuita. Di queste, 3 offrono le polizze gratuite con formula Bonus-Malus e rilasciano un regolare attestato di rischio al cliente che acquista il veicolo, senza quindi problemi per l'assicurato al termine dell'offerta. Le altre 3 invece offrono le polizze con formula tariffaria “a franchigia” e tramite c.d. “libro matricola”, senza rilasciare al cliente, una volta scaduta l'offerta, l'attestato di rischio oppure rilasciandogli un attestato privo della indicazione della classe di merito di provenienza. Questo determina per il cliente il rischio della perdita della classe di merito guadagnata in precedenza e la perdita dei benefici della “legge Bersani”. Un cliente, specie se paga una Rca carissima al Sud, può essere allettato dall'offerta.
QUALI SOLUZIONI – Nel 2014 sono stati circa 13.000 gli assicurati coinvolti, quasi tutti entrati in contatto con una delle 3 imprese “critiche”, per un valore di premi pari a circa 6 milioni di euro. Le proposte di soluzione già discusse nelle settimane scorse con le associazioni dei consumatori, volte ad eliminare gli effetti pregiudizievoli per gli assicurati, sono semplici. Per le polizze gratis ancora in corso, l'impresa che ha coperto il rischio nel periodo di gratuità dovrebbe rilasciare, alla scadenza, un attestato intestato al proprietario del veicolo che riporti la classe di merito di provenienza e gli eventuali sinistri provocati dall'assicurato negli ultimi 5 anni (compreso il periodo promozionale). Le imprese a cui si rivolgerà l'assicurato che decide di tornare alla formula Bonus-Malus dopo il periodo di gratuità, dovrebbero tenere in considerazione anche la storia assicurativa antecedente al periodo di gratuità e gli eventuali sinistri del periodo promozionale. Insomma, la classe intatta, come nulla fosse.
SECONDO CASO – Per le polizze gratis già scadute, le imprese che hanno coperto il rischio nel periodo di gratuità dovrebbero contattare, per iscritto, tutti gli assicurati che hanno usufruito della polizza in omaggio e rilasciare l'attestato di rischio (o una dichiarazione sostitutiva) che riporti la classe di merito di provenienza e gli eventuali sinistri provocati dall'assicurato negli ultimi 5 anni (compreso il periodo promozionale). Le imprese a cui l'assicurato si è rivolto al termine del periodo di copertura gratuita e che hanno assicurato con una tariffa Bonus-Malus, dovrebbero ricostruire la storia assicurativa e restituire gli eventuali maggiori premi pagati e non dovuti.