
Le Auto Connesse si diffondono, ma dove finiscono i dati degli automobilisti? Lo abbiamo chiesto agli automobilisti e ad un esperto
Le auto connesse stanno rapidamente diventando una parte sempre più integrata della quotidianità dei conducenti (dati del PoliMi parlano di 16 milioni di auto connesse in Italia) e stanno contribuendo a traghettare l’industria automobilistica verso una mobilità più intelligente, sicura ed efficiente. Si pensi per esempio alla possibilità di attivare in automatico la chiamata d’emergenza o di usufruire della manutenzione predittiva. Tuttavia ci sono degli aspetti ancora poco chiari: su tutti, dove finisce l’enorme mole di dati che viene condivisa dalle auto connesse? La questione non è di poco conto perché riguarda un ambito molto delicato come la protezione dei dati sensibili (Privacy), che l’Europa sta peraltro regolamentando tramite il #DataAct, la legge sulla gestione dei dati dei dispositivi connessi.
Guarda il video in alto per ascoltare tutte le opinioni degli automobilisti che abbiamo intervistato sull’argomento, e i chiarimenti dell’esperto sui dispositivi presenti nelle auto connesse e sulla spinosa questione della custodia/privacy dei dati.
AUTO CONNESSE: QUANTO NE SANNO GLI ITALIANI?
eCall, scatola nera, OTA (Over-the-air) e ADAS sono soltanto alcuni dei acronimi legati alle auto connesse, come vengono chiamate quelle vetture capaci di ricevere e di inviare dati. Un tempo privilegio di pochi modelli ultra-tecnologici, oggi questi strumenti si trovano su tutte le auto di nuova generazione e copriranno la quasi totalità del parco auto circolante nei prossimi anni. A questo punto ci chiediamo però se gli automobilisti, e in particolare gli automobilisti italiani, siano consapevoli di guidare delle auto connesse e se conoscano la funzione dei relativi dispositivi presenti a bordo.
Dalle interviste che abbiamo realizzato, e che potete vedere nel video più in alto, non siamo così certi che gli italiani siano ferratissimi sull’argomento, pur con alcune lodevoli eccezioni. E non è una cosa positiva: prima di tutto perché non sfruttano tutto il potenziale che può offrire una vettura connessa. E poi perché sottovalutano un aspetto importantissimo, quello della diffusione e della custodia dei propri dati di automobilista. Che fine fanno? Chi li conserva? Che uso ne fa?
DOVE FINISCONO I DATI DELLE AUTO CONNESSE?
Per un chiarimento su questo punto ci siamo rivolti al titolare di un’officina indipendente ‘a posto’ affiliata LKQ Rhiag, che ci ha aperto un mondo sulle auto connesse e su dove vanno a finire i dati delle vetture. Ricordandoci che spesso sono proprio gli automobilisti ad acconsentire ‘inconsapevolmente’ alla diffusione dei propri dati sensibili, firmando distrattamente le clausole presenti nei documenti d’acquisto dell’auto. Ma soprattutto sottolineando i vantaggi di cui potrebbero beneficiare gli automobilisti stessi, in termini di manutenzione e costi, se anche alle officine indipendenti fosse data la possibilità di ricevere i dati del veicolo, oggi non ancora permessa. Perchè? Anche questo lo spieghiamo nel video!
GUARDA TUTTE LE VIDEO INTERVISTE SUL MONDO DELL’AUTO
Quella che avete visto è la sesta e ultima di una serie di video-interviste che abbiamo realizzato in collaborazione con LKQ RHIAG, il principale distributore di ricambi auto in Italia e promotore di reti indipendenti multimarca con oltre 1.900 officine affiliate: DediCar, ‘a posto’, Officina N°1. Nelle precedenti interviste abbiano trattato tanti altri temi che riguardano il mondo delle automobili, dagli ADAS alla manutenzione (di auto elettriche e non), fino alla guida autonoma. In coda a ciascun video un esperto di LKQ RHIAG ha fatto chiarezza su tutti i dubbi emersi durante le interviste.
Video già pubblicati:
- 13 LUGLIO: Stop auto ICE dal 2035: cosa ne pensano gli automobilisti?
- 20 LUGLIO: Auto elettriche, ibride e plug-in: quanto ne sanno gli automobilisti?
- 27 LUGLIO: Manutenzione Auto Elettriche: è vero che sparisce quasi del tutto?
- 7 SETTEMBRE: ADAS e Guida Autonoma: differenze e importanza della calibrazione.
- 14 SETTEMBRE: Manutenzione Auto Moderne: il meccanico indipendente è preparato?