Brand cinesi sono già il 4% dell’export auto dalla Cina in Europa

Brand cinesi sono già il 4% dell’export auto dalla Cina in Europa

L'espansione dei brand automobilistici cinesi in Europa. La presenza di BYD, Omoda, Xpeng e altri marchi è ancora bassa ma in continua crescita

12 Settembre 2024 - 17:10

Cresce lentamente ma costantemente la presenza di brand cinesi in Europa: nei primi nove mesi del 2023 le auto realizzate in Cina e immatricolate nel nostro continente (Paesi UE + EFTA + UK) sono state 462.600 per una quota mercato complessiva del 4,8%. Nell’intero 2023 erano state 455.400 per una quota del 4%. La maggior parte dei modelli che arrivano in Europa da stabilimenti cinesi riguarda però case auto europee e americane che producono nel Paese asiatico, oppure marchi europei di proprietà cinese. Tuttavia anche i brand cinesi veri e propri, come BYD, Omoda, Xpeng, Nio e altri iniziano a ritagliarsi la loro fetta di mercato in Europa e sono già il 4,3% del totale di auto provenienti dalla Cina.

LA CRESCITA DELLE AUTO CINESI IN EUROPA

Tutti questi dati sono contenuti nella ricerca “L’auto cinese in Europa e in Italia: conoscere per decidere” condotta nell’ambito dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School per analizzare l’industria automobilistica cinese e il suo ingresso in Europa e in Italia. Oggi la Cina, leggiamo nel report, è prossima a diventare il principale esportatore al mondo di autovetture (nei primi 8 mesi del 2023 ha strappato il secondo posto alla Germania grazie a 2,45 milioni di unità esportate, posizionandosi di poco al di sotto dei 2,48 milioni di unità del Giappone). Eppure, nel 2020 le vetture che lasciavano il ‘Dragone’ erano appena 760.000, mentre quelle esportate da Germania e Giappone rispettivamente 2,6 e 3,4 milioni. Da quell’anno, però, l’export cinese è più che triplicato, con una crescita del +233%, permettendo alla Cina di colmare il gap con le principali industrie automobilistiche. Circa il 20% delle esportazioni cinesi di auto (e il 58% dell’export cinese di vetture elettriche) viene assorbito dall’Europa.

BRAND CINESI: SONO IL 4,3% DELLE AUTO PROVENIENTI DALLA CINA

I brand autoctoni sono però solamente la punta dell’iceberg dell’espansione cinese nel vecchio continente, anche se in continua crescita. Se è vero che dal 2021 hanno debuttato in Europa 19 marchi cinesi, che diventeranno 23 nel 2024, il loro percorso è ancora agli albori poiché rappresentano solo una parte minoritaria di tutte le immatricolazioni di auto made in China a livello europeo: il 4,3% nei primi 9 mesi del 2023 per un totale di 19.800 unità. Numeri ancora bassi ma in netto aumento rispetto al 2,5% di tutto il 2022 per 11.200 vetture complessive. E come abbiamo visto, la Cina ci mette poco a colmare i gap…

BYD

LA METÀ DELLE AUTO IMMATRICOLATE IN EUROPA DALLA CINA È OCCIDENTALE

Il grosso delle immatricolazioni in Europa di auto prodotte in Cina è quindi ancora appannaggio delle Case europee, americane e giapponesi che producono a Pechino e dintorni (Bmw, Lotus, Volvo, Honda, Dacia, Citroen, Ds, Smart, Tesla, ecc.): nei primi nove mesi del 2023 il 46,4% delle auto provenienti dalla Cina e immatricolate in Europa aveva sul cofano un marchio occidentale (comunque in calo dal 54,4% del 2022). E il modello prodotto in Cina più venduto d’Europa, con 63.820 unità immatricolate nel periodo di riferimento, è di un marchio americano (la Tesla Model 3). Un’altra consistente percentuale è data dalle auto di marchi occidentali ma prodotte in Cina perché di proprietà cinese, come MG, Polestar e altri.  C’è poi DR Automobiles che rappresenta un’esperienza pressoché unica nel panorama europeo, almeno per la rilevanza che ha assunto sul mercato: le sue vetture, assemblate e rebrandizzate in Italia partendo da componenti importati dalla Cina, hanno visto una crescita imponente negli ultimi anni.

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