CATL nella lista nera del Pentagono: significato ed effetti

CATL nella lista nera del Pentagono: significato ed effetti

CATL, principale produttore al mondo di batterie per auto elettriche, nella 'lista nera' del Pentagono USA. Cosa significa e possibili effetti

7 Gennaio 2025 - 13:45

Si acuiscono, ancor prima dell’inizio della presidenza Trump, le tensioni tra USA e Cina: il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha infatti aggiunto le società tecnologiche cinesi Tencent e CATL a una ‘lista nera‘ di aziende accusate di lavorare per l’esercito di Pechino. Fa rumore soprattutto l’inserimento di CATL, il principale produttore al mondo di batterie per auto elettriche che tra l’altro è un importante fornitore di Tesla e ha stretto partnership con Ford e, recentemente, Stellantis.

COS’È E COSA FA CATL

Fondata in Cina nel 2011, CATL (acronimo di Contemporary Amperex Technology Co. Limited) è una società specializzata nella produzione di batterie agli ioni di litio per autoveicoli elettrici e sistemi di accumulo di energia, nonché di sistemi di gestione della batteria (BMS). Ha tredici stabilimenti di cui undici in patria e due in Europa, a Erfurt in Germania e a Debrecen in Ungheria. Come detto, è il più grande produttore di batterie per veicoli elettrici con una quota di mercato globale del 35%, che sale perfino al 40% nei sistemi di accumulo di energia.

La tecnologia delle batterie CATL è attualmente utilizzata da numerosi produttori cinesi e internazionali di veicoli elettrici tra cui BAIC Motor, BMW, Daimler AG, Geely (col marchio Polestar), Hyundai, Honda, NIO, Stellantis, Tesla, Toyota, SAIC Motor, Volkswagen, Volvo e XPeng, senza dimenticare le collaborazioni con Ford per concedere in licenza la sua tecnologia di produzione delle batterie.

CATL NELLA LISTA NERA DEGLI USA: COSA SIGNIFICA

Alla luce di ciò assume particolare risalto la decisione del Pentagono di inserire CATL nella black list delle aziende accusate di avere legami con l’esercito cinese. La lista, che viene aggiornata annualmente dal dipartimento della Difesa statunitense e al momento comprende 134 aziende cinesi, viene descritta dagli USA come un modo per evidenziare e contrastare la “strategia di fusione militare-civile” della Cina, che supporta la modernizzazione dell’esercito garantendo l’acquisizione di tecnologie avanzate provenienti da aziende, università e programmi di ricerca. Occorre dire che CATL non è mai stata vista di buon occhio negli Stati Uniti e già ai tempi delle collaborazioni con Ford tra il 2022 e il 2023 si erano alzate diverse voci sull’inopportunità dell’accordo.

Tra i più critici ricordiamo Marco Rubio, nominato da Trump come prossimo segretario di Stato, secondo cui l’uso negli USA delle batterie di CATL minaccerebbe la sicurezza nazionale del Paese, in quanto lo renderebbe dipendente dalla Cina per le infrastrutture energetiche.

CATL sede

CATL NELLA BLACK LIST DEL PENTAGONO: CONSEGUENZE

Ma ora che CATL è finita nella lista nera del Pentagono, in concreto cosa succede? L’inclusione nella lista non comporta sanzioni immediate, ma può comunque avere ripercussioni sulla capacità delle aziende presenti di continuare a operare negli Stati Uniti. In particolare, da giugno 2026 il dipartimento della Difesa americano non potrà stipulare contratti con le aziende incluse nella black list e dal 2027 non potrà acquistare beni o servizi che includano tali aziende nella loro catena di fornitura.

Bisognerà poi vedere cosa accadrà con la fornitura di batterie CATL a Tesla, visto lo strettissimo legame tra Elon Musk e la nuova amministrazione Trump, e se l’inserimento della lista nera avrà effetto sul recente accordo tra il produttore cinese di batterie e Stellantis, che hanno annunciato un investimento congiunto di 4,1 miliardi di euro per la costruzione di un impianto di produzione di batterie al litio ferro fosfato (LFP) a Saragozza, in Spagna. Il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra PSA e FCA è anche un po’ americano, ricordiamolo, e questa stretta vicinanza con i cinesi potrebbe essere mal vista ai piani alti di Washington.

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