Connettività 5G assente e obsolescenza: Case auto sotto accusa

Connettività 5G assente e obsolescenza: Case auto sotto accusa

Connettività delle auto assente o incompatibile con il 5G: EV Clinic accusa i Costruttori di trascurare alcuni Paesi europei

7 Gennaio 2025 - 13:16

Non c’è quasi nessuna auto nuova senza connettività, o la possibilità di connettersi ad essa tramite App: è un binomio a cui ci siamo abituati negli ultimi anni con l’introduzione di servizi connessi alle auto in abbonamento, su cui abbiamo indagato anche nel 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it. Ma la connettività auto migliora sempre l’esperienza utente? Secondo l’azienda EV Clinic specializzata nella riparazione di auto elettriche, il rischio di obsolescenza tecnologica nel passaggio al 5G, di cui abbiamo parlato in questo approfondimento, si starebbe concretizzando dove chi acquista un’auto connessa non trova copertura di servizi in alcuni Paesi perché l’hardware di bordo è incompatibile con la rete o l’infrastruttura del Costruttore. Nei prossimi paragrafi analizziamo in dettaglio le criticità che EVC ha sollevato su LinkedIn, mentre man mano aggiorneremo anche l’articolo con le risposte ufficiali delle Case auto coinvolte, che abbiamo interpellato.

Aggiornamento dell’8 gennaio 2025: la risposta delle Case auto che abbiamo contatto

KIA CONNECT: “PROMESSE NON MANTENUTE”

Secondo EVC, i veicoli Kia, equipaggiati con moduli di connettività 5G, sarebbero venduti con la promessa di poter utilizzare il sistema avanzato Kia Connect, che consente l’accesso a funzionalità come la diagnostica remota e i servizi basati su app. Tuttavia, l’azienda ha evidenziato che in alcuni Paesi come Croazia, Slovenia e altre zone del sud-est Europa, tali funzionalità non sarebbero operative.

Questa limitazione risulta particolarmente problematica in quanto, l’azienda sostiene che, a differenza di altri Brand, non viene offerta un’opzione alternativa, come la possibilità di utilizzare una SIM card personale per accedere ai servizi remoti. Il motivo? “Sembra che Kia consideri i costi di roaming in Croazia troppo elevati, perpetuando una percezione errata di queste nazioni come mercati di ‘serie B’ o ‘terzo mondo’”. EVC scrive su LinkedIn che “È assurdo che anche per i proprietari che sono effettivamente in roaming, KIA non abbia adottato la semplice opzione di inserire la propria scheda SIM per utilizzare l’app Kia Connect. (..) Stiamo assistendo a una discriminazione di mercato assoluta, pratiche commerciali sleali, violazioni della direttiva sulla vendita di beni (direttiva UE 2019/771), diritti dei consumatori nel mercato unico europeo, direttiva ‘Roaming Like at Home’ e molto altro.”

CONNETTIVITA’ SMART EQ INCOMPATIBILE CON IL 5G?

La mancanza di connettività adeguata in Europa non sarebbe un problema limitato a KIA, infatti EV Clinic cita altri Brand, tra cui:

  • Smart 453EQ, venduta con una SIM card 2G/3G obsoleta e inutilizzabile nei Balcani.
  • BMW i3, Nissan Leaf e Renault Zoe, che soffrirebbero di problemi simili di connettività e aggiornamenti tecnologici/software mancanti.

Riguardo alle segnalazioni di connettività problematica con le smart 453 EQ, l’azienda scrive su LinkedIn: “Un modulo di telecomunicazione sotto il volante che sembra una reliquia del secondo secolo, con un sistema incorporato e una scheda eSIM ‘hardcoded’. Oltre a ciò, è stato utilizzato Vodafone come fornitore di rete, che non aveva accordi nei Balcani, rendendo l’app completamente inutile.

La situazione diventa ancora più assurda: persino i proprietari europei che hanno pagato per i servizi ora sono rimasti bloccati perché le reti 2G/3G sono state interrotte. Smart non ha mai nemmeno tentato di sviluppare una revisione hardware per supportare le schede SIM 5G. Non hanno nemmeno offerto ai proprietari la possibilità di inserire la propria scheda SIM.”

CONNETTIVITA’ SULLE “VECCHIE” TESLA CON UN KIT RETROFIT DA 350 EURO

L’azienda EVC si riferisce anche a Tesla, per spiegare come altre Case abbiano dimostrato una maggiore flessibilità di adattamento. “La Tesla Model S, che ha già 12 anni, non ha mai avuto tali problemi. Gli ingegneri Tesla hanno sviluppato un aggiornamento della rete 4G e hanno consentito ai proprietari di inserire le proprie schede SIM nei paesi senza accordi M2M (Machine-to-machine, ndr) per la flotta. L’intero processo costa circa 350 € e funziona senza problemi all’interno del sistema multimediale esistente. Questo è un esempio di come un produttore garantisca la soddisfazione del cliente e la sostenibilità tecnologica.”

Come anticipato, abbiamo contattato gli Uffici Stampa di KIA e Mercedes Benz per avere una replica ufficiale. Aggiungeremo le rispettive risposte appena arriveranno.

LA REPLICA DELLE CASE AUTO 

Ecco la risposta dell’Ufficio Stampa di Mercedes Benz, che abbiamo contattato a riguardo: “La tecnologia è in costante evoluzione, e l’industria delle telecomunicazioni sta apportando modifiche alle proprie reti per migliorare ed espandere le capacità 4G e 5G. Di conseguenza, le reti mobili con standard UMTS (3G) e GSM (2G) vengono attualmente disattivate in molti paesi del mondo.

A seconda del paese, del modello, della data di produzione e dell’equipaggiamento, le disattivazioni possono influire sull’utilizzo dei servizi Mercedes me. ‘Mercedes-Benz Emergency Call’ e ‘Legal Emergency Call’ rimangono comunque funzionanti finché la rete GSM (2G) resta disponibile per tutte le gamme di veicoli interessate.

Alcuni modelli potrebbero subire restrizioni nell’uso dei servizi Mercedes me o, a seconda del modello e dell’equipaggiamento, potrebbero non essere più disponibili. Per alcuni veicoli Mercedes-Benz, l’estensione dei servizi Mercedes me non può più essere prenotata a causa delle relative restrizioni.

La decisione di eliminare gradualmente la tecnologia 2G/3G è stata presa dai fornitori di reti mobili ed è al di fuori del nostro controllo. Al momento dello sviluppo e della produzione dei veicoli, la tecnologia 2G/3G era lo standard di settore e una tecnologia all’avanguardia.”

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