Dazi UE inutili? Molte case cinesi non aumenteranno i prezzi

Dazi UE inutili? Molte case cinesi non aumenteranno i prezzi

Alcune case auto cinesi non alzeranno i prezzi delle auto elettriche nonostante i dazi UE, col rischio di renderli potenzialmente inutili

8 Ottobre 2024 - 12:00

I dazi UE sull’import di auto elettriche cinesi (o, meglio, prodotte in Cina) si riveleranno sostanzialmente inutili? Il sospetto c’è considerando che alcune case automobilistiche del Paese asiatico hanno fatto sapere che non alzeranno i costi delle loro BEV, almeno per il momento. Insomma, se l’intento dell’aumento dei dazi dall’attuale 10% ad aliquote fino al 45%, era quello di costringere i produttori cinesi ad alzare i prezzi per non beneficiare dell’illecito vantaggio dei sussidi statali rispetto alle aziende europee, forse le cose andranno diversamente.

MG: NESSUN IMPATTO IMMEDIATO SUI PREZZI DELLE BEV

Ad esempio MG, storico marchio britannico controllato ormai da anni dal gruppo SAIC Motor di Shanghai, ha già fatto sapere che le nuove tariffe doganali, quando saranno effettivamente in vigore, non avranno un impatto immediato sui prezzi dei modelli elettrici in Italia o in Francia. E questo nonostante SAIC risulti una delle case auto più penalizzate, con tariffe schizzate dal 10% al 45,3%. L’azienda ritiene ovviamente che i dazi siano eccessivi e che ostacoleranno la transizione del settore europeo verso la mobilità elettrica, ma per il momento non ricadranno sui consumatori, lasciando immutati i listini europei. Occorre comunque dire che MG sta avendo successo nel Vecchio continente soprattutto con i modelli termici e ibridi e meno con la flotta elettrica, di conseguenza prevede che l’impatto dei nuovi dazi sarà minimo e facilmente assorbibile dalle vendite dei veicoli a combustione.

DAZI UE AUTO ELETTRICHE CINESI: ANCHE BYD NON ALZERÀ I LISTINI

Anche BYD non sembra intenzionata ad alzare i prezzi di listino delle BEV che vende in Europa. In caso di conferma delle nuove tariffe doganali, la casa di Shenzhen sarà penalizzata con un aumento del +17%, passando dall’attuale 10% alla nuova aliquota del 27%. E a differenza di MG è presente sul mercato europeo con una flotta quasi completamente elettrica, se si esclude la plug-in Seal U DM-i. Pertanto nel suo caso i nuovi dazi, sebbene più leggeri, potrebbero pesare di più. Eppure i prezzi resteranno invariati, almeno fino a fine anno. Poi si vedrà.

BYD

CASE AUTO EUROPEE CHE PRODUCONO IN CINA: L’ESEMPIO DI CUPRA

L’aumento dei dazi sull’import in UE di auto elettriche di origine cinese riguarda naturalmente anche le case auto occidentali che producono in Cina, ma anche in questo caso potrebbero esserci delle sorprese (positive per i potenziali clienti, assai meno per la Commissione europea). Ad esempio Cupra, marchio di Seat che a sua volta fa parte del gruppo Volkswagen, ha annunciato che i dazi aggiuntivi non influiranno sul prezzo del Suv-coupé elettrico Tavascan, assemblato presso una fabbrica VW a Hefei, per tutte le consegne previste nel 2024. Nel comunicato si parla tuttavia di tariffe ‘punitive’, tali da mettere perfino a rischio il futuro del modello. Ma per ora niente rincari.

È possibile che nelle prossime settimane altre case cinesi, o che producono in Cina, annunceranno il ‘congelamento’ dei prezzi di listino a prescindere dall’applicazione dei dazi UE (che diventeranno definitivi dopo la pronuncia, ormai scontata, della Commissione europea, attesa entro fine mese salvo accordi in extremis con il governo di Pechino). E non si può parlare nemmeno di una grossa sorpresa perché fin da tempi non sospetti diversi analisti avevano ammonito che i costruttori cinesi avevano margini sufficienti per sorvolare indenni i dazi.

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