Hertz si libera delle auto elettriche a noleggio e torna al diesel: auto in svendita, per lo più Tesla, a causa di alti costi e bassi margini
Hertz Global Holdings ha recentemente annunciato la riconversione della sua attuale flotta di auto elettriche in nuove auto diesel. E’ una decisione strategica che per gli operatori del settore flotte rappresenta un benchmark importante considerando che si parla della più grande società di autonoleggio al mondo. Il piano, nella dichiarazione di Hertz, è più un arrivederci alla flotta elettrica che un vero e proprio addio, nel frattempo però la priorità è ricapitalizzare almeno un terzo delle auto elettriche a noleggio, in vendita a un prezzo stracciato per riacquistare nuove auto con motore a combustione. Vediamo nel dettaglio i motivi che hanno spinto Hertz alla svendita di auto elettriche, principalmente del Brand Tesla.
HERTZ SVENDE LE AUTO ELETTRICHE A NOLEGGIO, QUASI TUTTE TESLA
Nelle intenzioni, Hertz puntava ad avere la flotta di auto elettriche da noleggio più grande, ma ben presto ha dovuto fare i conti con margini e costi lontani dalle aspettative. Dopo aver tagliato gli ordini delle nuove auto Tesla fino al 30%, la società ha annunciato di (s)vendere la stessa quota della sua attuale flotta, composta principalmente da Tesla e altri Brand.
Si tratta di circa 20.000 veicoli elettrici dalla sua flotta statunitense, equivalenti a circa un terzo della sua flotta globale EV. Sul suo canale di vendita auto usate a noleggio Hertz Rent2Buy, ad esempio si possono trovare attualmente già in vendita o disponibili alla vendita entro alcuni giorni oltre 600 Tesla, 35 Chevrolet e altre poche auto Ford, Kia, BMW e Nissan, tra BEV e PHEV. Il piano di vendita è iniziato a dicembre 2023 e durerà tutto il 2024, coinvolgendo veicoli di diverse marche che continueranno ad essere disponibili per il noleggio fino al momento dell’effettiva cessione.
HERTZ: POCHI MARGINI E COSTI ELEVATI CON LE AUTO ELETTRICHE A NOLEGGIO
La recente riduzione dei prezzi di listino Tesla ha inferto un duro colpo al valore residuo delle auto elettriche usate. Le conseguenze di una politica industriale orientata a massimizzare i volumi riducendo i margini erano prevedibili. Nelle motivazioni esposte da Hertz è riportato che: “La Società prevede che questa azione possa bilanciare meglio l’offerta rispetto alla domanda prevista di veicoli elettrici. Ciò consentirà di eliminare un numero sproporzionato di noleggi con margine inferiore e di ridurre le spese per danni associati ai veicoli elettrici. La Società continuerà ad attuare la propria strategia sulla mobilità elettrica e a offrire ai clienti un’ampia selezione di veicoli”.
Lo avevamo già anticipato in occasione del Report Aftermarket 2022 di SicurAUTO.it che i costi di riparazione delle auto elettriche sono +50% in caso di incidente. La stessa considerazione ha spinto le assicurazioni del Regno Unito a rifiutare il rinnovo delle polizze o ad applicare tariffe assurde. Tuttavia Hertz afferma che non abbandonerà la transizione verso l’elettrico.
HERTZ, FLUSSI DI CASSA DI 300 MILIONI DI $ NEL 2025 CON LE AUTO ICE
La decisione di Hertz comporterà un’ondata di perdite stimata di circa 245 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2023, rappresentati da ammortamenti netti incrementali. La conversione all’ICE è attualmente inevitabile: “La Società prevede di reinvestire una parte dei proventi derivanti dalla vendita di veicoli elettrici nell’acquisto di veicoli con motore a combustione interna (“ICE”) per soddisfare la domanda dei clienti”.
In questo modo punta a maggiori entrate giornaliere e minori ammortamenti e spese operative relative alla flotta rimanente. “La Società prevede che la generazione incrementale di flussi di cassa liberi relativa a questa azione si aggirerà tra i 250 e i 300 milioni di dollari in totale nel 2024 e nel 2025.”