
Le Associazioni dell’Independent Aftermarket esortano la Commissione UE all'azione per garantire l'accesso equo ai dati connessi in Europa
Il rinvio dell’adozione di una legislazione sull’accesso ai dati generati dai veicoli – cosiddetta In-Vehicle Data Act – lascia ampi margini di vantaggio ai Costruttori OE, come dimostra anche il recente scandalo dei treni bloccati dal software in Polonia. Secondo le associazioni rappresentative dell’Independent Aftermarket in Europa, riunite nell’ISP (Independent Service Providers) questo stallo compromette l’equità e la competitività, penalizzando i consumatori. Ecco il contenuto della lettera indirizzata alla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.
LA LETTERA APERTA DELL’IAM ALLA VON DER LEYEN
La missiva sottoscritta dalle associazioni che si sono riunite nel gruppo ISP (ADPA, AIRC, CECRA, CLEPA, EGEA, ETRMA, FIA, FIGIEFA, INSURANCE EUROPE e LEASEEUROPE) sottolinea che sette anni di ricerche della Commissione Europea hanno documentato una struttura di mercato quasi monopolistica, con chiari impatti negativi sul benessere dei consumatori e sul progresso verso una mobilità sostenibile e intelligente. La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea ha ulteriormente sottolineato l’urgenza di affrontare, risolvere e prevenire le pratiche anticompetitive dei produttori di veicoli.
RISCHIO CHIUSURA DELLA PORTA OBD ED ESCLUSIONE DEGLI INDIPENDENTI
La lettera inviata alla Commissione europea riconosce l’importanza dell’elettrificazione e dell’utilizzo dei dati generati dai veicoli connessi per promuovere la ricarica e la mobilità intelligente. Ma il ritardo nell’adozione della legislazione più specifica e settoriale rispetto alla proposta di Data Act potrebbe avere conseguenze negative sulla competitività dell’Europa in questo settore strategico. Una delle principali sfide è rappresentata dalla scadenza del Regolamento UNECE 155 nel luglio 2024, il che potrebbe comportare la chiusura totale della Porta Diagnostica a Bordo (OBD) e limitare l’operatività delle officine indipendenti in Europa.
IAM: SERVONO NORME A TUTELA DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI
Le associazioni chiedono un incontro con le autorità UE per discutere in dettaglio la situazione e garantire che l’adozione della legislazione avvenga in modo tempestivo, evitando ritardi che potrebbero danneggiare il mercato dell’aftermarket e ostacolare l’innovazione e la competitività globale dell’Europa nel settore automobilistico. “I consumatori e le imprese europei meritano un accesso tempestivo a sistemi più intelligenti e una mobilità più sicura e sostenibile”.