Le Case auto si accordano con Tesla: crediti CO2 per evitare multe

Le Case auto si accordano con Tesla: crediti CO2 per evitare multe

L’inflessibilità dell’UE sui limiti di CO2 riapre il mercato dei crediti verdi e le Case auto non potranno fare a meno di foraggiare Tesla

8 Gennaio 2025 - 11:14

Falliti i tentativi di ottenere una revisione delle norme sui limiti di CO2 in Europa, i Costruttori auto passano al piano B: evitare le sanzioni per il mancato raggiungimento delle vendite di auto elettriche tali da bilanciare le emissioni di CO2 delle auto ICE. È chiaro che tra le Case auto più penalizzate c’è chi non ha in listino una gamma elettrica efficace, ma anche chi ce l’ha e non riesce a cogliere l’attuale domanda. E’ così che Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru, tornano a guardare con interesse ai crediti di Tesla, che continua a fare affari milionari grazie ai limiti di CO2 in Europa.

LE ALLEANZE TRA CASE AUTO PER EVITARE LE SANZIONI UE SULLA CO2

Stellantis in testa e altri grandi produttori di auto avrebbero formalizzato un accordo con Tesla per la cessione di crediti di emissione di CO2. L’accordo proposto alla Commissione europea, mira a creare però un “fondo comune di emissioni” che permetterà ai suoi membri di bilanciare le emissioni in eccesso con quelle di Tesla, che ha emissioni dirette pari a zero grazie alla sua produzione esclusivamente elettrica. Oltre a Stellantis e Toyota, anche Ford, Mazda, Subaru e altri marchi sarebbero interessati all’iniziativa. Mentre un asse parallelo unirebbe gli interessi di Mercedes Benz, smart e Polestar (Volvo), secondo Reuters.

LE CASE AUTO RISCHIANO 16 MILIARDI DI SANZIONI

L’accordo è principalmente finalizzato a evitare sanzioni pesanti da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti per il 2025. Le multe potrebbero ammontare a 16 miliardi di euro se i costruttori non rispettano gli standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy) stabiliti dall’UE, come ha riportato l’Associazione Europea dei Costruttori di Autoveicoli.

“In un sistema ben funzionante, pagare le sanzioni dovrebbe essere l’eccezione, non la norma. Ed evitare le sanzioni dovrebbe basarsi su una sana economia, non infliggere danni”, ha affermato Luca De Meo, da Presidente ACEA, poi sostituito a fine mandato da Ola Källenius. “I membri dell’ACEA hanno promesso 250 miliardi di euro nella transizione alla mobilità green e, proprio come tutti gli altri, vogliamo che abbia successo. Sfortunatamente, la valutazione onesta deve essere che la transizione non sta andando come previsto e che attenersi alla rigidità legale porta a danni potenzialmente irreversibili. La flessibilità legale, invece, manterrà gli investimenti in flusso e la transizione in carreggiata”.

Luca De Meo Renault

TESLA, DAI CREDITI CO2 890 MILIONI DI $ NEL Q2 2024

Tesla avrebbe come “Pool Manager”, la funzione di gestire un sistema centralizzato per il raggruppamento delle emissioni, cedute così ai singoli Brand per compensare lo squilibrio con le eventuali vendite ICE prevalenti. Quanto ci guadagnerà Tesla? Dal 2009 al 2024 Tesla ha guadagnato circa 9 miliardi di $ dalla vendita di crediti verdi ai concorrenti (890 milioni di $ nel Q2 2024, come riporta l’Annual Report Tesla più recente disponibile), e questa nuova alleanza potrà generare ulteriori profitti. Chissà se altri colossi come BYD vicino a scalzare Tesla dal primato di vendite di EV, saranno interessati a prendersi una fetta di ricavi, una volta disinnescati i dazi UE portando la produzione nel vecchio continente.

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