La nuova alleanza giapponese imbastisce le basi per il 3° gruppo più grande del mondo: Mitsubishi, Nissan e Honda insieme
Con l’uscita di Renault dall’alleanza storica con Nissan e Mitsubishi, un nuovo attore si prepara a prendere il comando: Honda. Questa mossa potrebbe ridisegnare gli equilibri globali dell’industria, creando un gruppo interamente giapponese capace di sfidare i giganti mondiali o almeno è una delle priorità principali delle Case auto: recuperare terreno in Cina (e USA) e nei confronti della Cina.
HONDA ALLA GUIDA DELL’ALLEANZA CON MITSUBISHI E NISSAN
Honda sembra pronta a sostituire Renault e a guidare una nuova era per l’alleanza. Nissan, da alcuni anni in difficoltà, troverebbe così una spalla solida per tentare di risollevarsi, mentre Mitsubishi completerebbe il trio con il suo know-how sui veicoli compatti e nei mercati emergenti. Insieme l’alleanza giapponese avrebbe più forza nei confronti del colosso Toyota, nel mercato interno, ma ridurrebbe il gap anche sui mercati esteri.
L’ingresso di Honda porterebbe competenze significative, secondo quanto rivela Reuters, soprattutto nella tecnologia ibrida e nelle infrastrutture produttive globali. Tuttavia, questa partnership non sarebbe priva di sfide. Nissan ha a disposizione uno o due anni per dimostrare la capacità di rilanciarsi: con un calo dell’85% degli utili nel secondo trimestre e un drastico piano di tagli che prevede la riduzione del 20% della capacità produttiva globale con il Piano The ARC Nissan, la casa automobilistica giapponese è in piena crisi. Una crisi a cui ha risposto nominando un nuovo team di dirigenti e la nomina del CPO (Chief Performance Officer).
OBIETTIVI DELLA NUOVA ALLEANZA NISSAN MITSUBISHI HONDA
Se le trattative si concretizzeranno oltre il memorandum d’intesa, il nuovo gruppo avrà il potenziale per diventare il terzo più grande costruttore automobilistico al mondo, con una produzione annua di 7,4 milioni di veicoli e un valore combinato di 54 miliardi di dollari. Solo Toyota e Volkswagen rimarrebbero davanti in termini di vendite.
La forza del gruppo risiederebbe nella combinazione delle rispettive competenze:
- Honda: leadership nei motori ibridi e una rete produttiva capillare.
- Nissan: know-how nella guida autonoma e nei veicoli elettrici, nonostante le recenti difficoltà.
- Mitsubishi: presenza consolidata nei mercati asiatici e leadership nei SUV compatti.
Questa sinergia potrebbe consentire al gruppo di competere più efficacemente con Tesla e con i nuovi colossi emergenti cinesi, come BYD e NIO, che stanno rapidamente guadagnando terreno.
NISSAN MITSUBISHI HONDA: CHI CI GUADAGNA DI PIU’?
E’ sempre Reuters a riportare una dichiarazione di Sanshiro Fukao, Executive Fellow presso l’Itochu Research Institute, “Questo accordo sembra riguardare più il salvataggio di Nissan, ma la Honda stessa non si adagia sugli allori. Il flusso di cassa della Honda è destinato a deteriorarsi l’anno prossimo, e i suoi veicoli elettrici non stanno andando molto bene.”
Intanto la notizia ha già suscitato reazioni positive in borsa. Le azioni di Nissan hanno registrato un aumento del 24%, mentre Mitsubishi Motors ha guadagnato quasi il +20%. Honda, dal canto suo, ha subito un lieve calo del 3%, possibile segnale che gli investitori abbiano valutato con cautela i rischi legati all’assunzione del ruolo di leadership in un contesto così complesso.