Il problema delle multe CO2 per le case auto che non raggiungono i target di emissioni inquinanti troverà una soluzione equa e pragmatica
La questione delle multe per le case auto che non rispettano nel 2025 i target più severi delle emissioni inquinanti troverà presto una soluzione: lo ha annunciato la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, alla vigilia dell’inizio dei lavori del Dialogo strategico sull’industria automobilistica europea. Pur senza anticiparne i contenuti, Von der Leyen ha detto che sarà una soluzione all’insegna dell’equità e del pragmatismo, accogliendo le legittime istanze dei produttori in difficoltà ma allo stesso tempo rispettando chi ha investito tanto per raggiungere il target di CO2.
MULTE CO2: VDL ANNUNCIA UNA SOLUZIONE A BREVE CHE SARÀ EQUA E PRAGMATICA
Nel corso della conferenza stampa sulla Bussola per la competitività, il piano UE per rilanciare l’innovazione, decarbonizzare l’economia e rafforzare la sicurezza economica, la presidente della Commissione europea ha affrontato la questione delle multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni di CO2, rivelando che “per la soluzione è questione di settimane, non di mesi“.
Come detto, Von der Leyen non ha fornito ulteriori dettagli, lasciando intendere che quello delle multe sarà uno dei temi più discussi nel Dialogo con il settore auto che comincia il 30 gennaio. Ma ha specificato molto chiaramente che “c’è un problema di equità tra i produttori perché alcuni hanno investito con successo per raggiungere i target“. Sono dunque necessarie “flessibilità e pragmatismo per risolvere un problema complesso sapendo che le questioni non vanno esaminate nella loro dimensioni singola ma inserite in un quadro, in un ‘pacchetto’ più ampio che c’è sul tavolo“. Molto importante, ha concluso, “sarà la velocità della decisione perché bisogna rispondere alle attese“.
IL REGOLAMENTO UE SUL LIMITE DI EMISSIONI DI CO2 PER LE CASE AUTO
Per capire meglio il contesto occorre tornare al Regolamento UE 2019/631 il quale ha stabilito, nell’ambito del Green Deal, che le vendite complessive delle case auto nell’Unione Europea non debbano superare annualmente un limite medio di emissioni di CO2, pena l’applicazione di salatissime multe: 95 euro per ogni grammo eccedente il limite moltiplicati per ogni auto venduta, quindi un grammo per chi vende un milione di auto diventa una multa di 95 milioni, due grammi eccedenti costano 190 milioni e così via. Fino all’anno scorso tale soglia era di 115,1 g/km di CO2 (ciclo WLTP), ma a decorrere dal 1° gennaio 2025 si è abbassata del 15% scendendo a soli 93,6 g/km di CO2 (poi si abbasserà di un altro 37,5% dal 2030).
Pur considerando che la soglia limite è indicativa perché nel calcolo vanno considerati diversi fattori, dal 2020 al 2024 le case auto se l’erano più o meno cavata, potendo sfruttare una serie di ‘scorciatoie’ tra cui l’acquisto di crediti dalle aziende più virtuose, che comunque ha un costo molto elevato. Da quest’anno, però, rientrare nei limiti sarà molto più difficile e potrebbero non bastare neppure le cosiddette scorciatoie. Volkswagen, per esempio, ha stimato di dover pagare nel 2025 una mega multa di 1,5 miliardi di euro.
Ecco perché molte case case auto, che già devono fare i conti con la crisi globale dell’automotive, hanno chiesto alla Commissione UE di modificare o quanto meno posticipare le norme sui limiti della CO2, al fine di non aggravare una situazione molto delicata a livello economico.
VON DER LEYEN: NON SI TORNA INDIETRO SUL GREEN DEAL
Durante l’incontro con i giornalisti, Ursula Von der Leyen ha poi ribadito che l’UE non intende seguire la politica anti-ambientalista del neo-presidente americano Trump, ricordando che “ci sono molte buone ragioni per combattere il cambiamento climatico, per proteggere la natura e per lavorare su un’economia circolare“. Tuttavia, ha avvertito che “questa transizione non è mai stata fatta prima e quindi dobbiamo anche essere flessibili e pragmatici e, quando vengono fuori nuovi elementi, dobbiamo essere in grado di adattarci“. Quanto al Dialogo strategico per affrontare la crisi del settore automotive con tutte le parti interessate, la presidente della Commissione ha dichiarato che bisogna “fare in modo che il futuro dell’auto rimanga saldamente radicato in Europa“.