Ricambisti: 62% vende online B2C ma fatturato in calo nel 2022

Ricambisti: 62% vende online B2C ma fatturato in calo nel 2022

Il secondo studio ANFIA Aftermarket - GiPA rivela l’evoluzione dell'e-commerce nel settore dei ricambi auto venduti online in crescita per il B2C

29 Novembre 2023 - 18:22

ANFIA-Aftermarket ha presentato i risultati del secondo studio “Aftermarket e E-commerce. Gli acquisti online di Automobilisti e Ricambisti“. L’indagine realizzata in collaborazione con GiPA ha mostrato l’evoluzione dell’e-commerce nel settore automobilistico con un focus specifico sulle vendite Business to Consumer dei Ricambisti. La vendita di ricambi auto online occupa una grossa fetta delle attività dei ricambisti, ma dal rapporto emerge anche che il fatturato ha un andamento decrescente. Questi dati sono stati presentati durante una conferenza stampa in streaming con la partecipazione di Miriam Gangi, Responsabile Comunicazione e Ufficio stampa ANFIA, Davide Sassetti, Responsabile Area Mercato-Web di ANFIA-Aftermarket e Marc Aguettaz, Managing Director di GiPA.

LA CRESCITA DEL B2C: QUANTITÀ E QUALITÀ DEGLI ACQUISTI ONLINE

I dati presentati da Marc Aguettaz di GiPA svelano un notevole incremento nel numero di ricambisti che vendono prodotti online B2C (Business to Consumer), passando dal 26% al 62% nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, è interessante notare che la percentuale di queste vendite sul fatturato totale dei ricambisti è diminuita dal 42% al 25%, attestandosi al 15% quando si considerano tutti i ricambisti intervistati, inclusi quelli che non utilizzano l’e-commerce.

I dati dell’indagine si basano sulle interviste CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) a 304 ricambisti e 16.000 automobilisti di cui 4.005 hanno svolto attività in fai da te e quindi potenziali acquirenti on line. “Lo studio mira a cogliere le dinamiche di uno scenario ‘aperto’ dove tutti possono vendere tutto a tutti”, ha spiegato Davide Sassetti. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

TRA I CLIENTI DEI RICAMBISTI CHE ACQUISTANO ONLINE ANCHE AUTORIPARATORI

Circa 6 ricambisti su 10 ritengono che, tra gli acquirenti del canale B2C, ci siamo anche meccanici in incognito, un fenomeno che, in base alle loro stime, pesa per il 18% del proprio fatturato B2C. “I dati confermano, quindi, che il mercato delle vendite online ha ancora proporzioni limitate, vuoi perché l’identificazione del ricambio giusto rimane una delle tappe centrali del processo, vuoi perché online non c’è interazione diretta e non si può provare il prodotto”, ha dichiarato Aguettaz. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

L’IMPORTANZA STRATEGICA DELL’E-COMMERCE NEL SETTORE AFTERMARKET

Davide Sassetti ha sottolineato l’importanza strategica di monitorare attentamente le tendenze nell’e-commerce, spiegando che le aziende del settore Aftermarket continuano a investire nella vendita online. “Tutte le nostre aziende produttrici di ricambi sono da tempo dotate di strumenti per il commercio elettronico con i propri clienti (i distributori di ricambi) in un sistema chiuso (EDI – Electronic Data Interchange), cosi come la maggior parte dei distributori con il successivo anello della filiera aftermarket, ovvero i ricambisti”. Marc Aguettaz invita comunque a non sottovalutare il cambiamento: “Senza dubbio, siamo comunque di fronte ad un mondo che si sta sviluppando a ritmi rapidi e che apre molte nuove possibilità”.

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