Sostenibilità nell’IAM: quanto è reale? Il 1° Autopromotec Talk

Sostenibilità nell’IAM: quanto è reale? Il 1° Autopromotec Talk

Ecco soluzioni concrete di sostenibilità nell’Independent Aftermarket emerse dal primo incontro “Autopromotec Talks”

27 Settembre 2024 - 13:23

Si è tenuto a Milano il primo appuntamento del ciclo di eventi “Autopromotec Talks”, a cui abbiamo partecipato per raccontarvi la prospettiva delle aziende sui temi Sostenibilità, Intelligenza Artificiale, Data Act, Made in Italy, Racing e Sicurezza. Una serie di incontri organizzati da Autopromotec, la principale fiera internazionale di attrezzature per l’aftermarket e le officine, che ha preso il via da un tema cruciale, quanto ricorrente nelle strategie dell’industria ed elemento competitivo: la sostenibilità. L’evento, ospitato nella sede dell’Automobile Club di Milano, ha aperto un programma di dibattiti che continueranno nei prossimi mesi, fino alla 30° edizione di Autopromotec, che si terrà come di consueto a Bologna dal 21 al 24 maggio 2025. La sostenibilità è stata discussa non solo come un impegno etico, ma anche come un’opportunità per l’innovazione e la competitività, con particolare attenzione a risparmio energetico, circolarità delle risorse e la rigenerazione di componenti e materie prime. Ecco, nei prossimi paragrafi, cosa significa essere sostenibili per le aziende IAM (Independent Aftermarket) che hanno raccontato le loro esperienze, strategie e spunti di riflessione.

PIETRO MEDA: LA SOSTENIBILITA’ COINVOLGE TUTTI GLI STAKEHOLDERS DELL’AUTOMOTIVE

Il ciclo produttivo e post-produttivo dell’automobile sta subendo una trasformazione significativa, ma spesso poco visibile. Ha così aperto il programma Pietro Meda, Vicepresidente vicario di Automobile Club Milano, sottolineando come la mobilità moderna non possa prescindere dal concetto di economia circolare, in cui ogni fase della produzione e del postvendita gioca un ruolo cruciale. “Comprendere la mobilità significa non poter ignorare l’intera filiera, che include non solo i produttori di automobili ma anche l’aftermarket”, ha dichiarato Meda, evidenziando come il vero valore della sostenibilità risieda nell’interconnessione di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei veicoli.

GIANMARCO GIORDA: LA SOSTENIBILITA’ NELLA PRODUZIONE AUTOMOTIVE

In questo contesto, Gianmarco Giorda, Direttore generale di ANFIA, ha presentato i dati sull’impatto della circolarità nella produzione automobilistica in Europa. Tra il 2005 e il 2023, i produttori di autovetture hanno ridotto il consumo di energia del 15% per unità prodotta e le emissioni di CO2 di oltre il 50%. Inoltre, il riciclo dell’acciaio, con un tasso superiore all’80%, rappresenta un esempio virtuoso di circolarità. Questo processo, che richiede il 75% in meno di energia rispetto alla produzione di acciaio vergine, riduce significativamente anche le emissioni e l’impatto ambientale.

“Per essere competitivi bisogna essere sostenibili, ha spiegato Giorda. Tuttavia emerge la necessità di mettere a fuoco la sostenibilità dei veicoli da una prospettiva più ampia. “La neutralità tecnologica non è soddisfatta nel momento in cui si utilizza una metrica di calcolo della CO2 prodotta dai veicoli esclusivamente dallo scarico”.

ESEMPI CONCRETI DI SOSTENIBILITÀ NELL’INDEPENDENT AFTERMARKET

Il contributo dell’industria per la sostenibilità non si limita alla produzione, ma si estende anche alla riparazione, all’aftermarket e ai servizi annessi, dove innovazioni sorprendenti stanno rivoluzionando il settore IAM.

Matteo De Tomasi, Presidente di Michelin Italiana, ha illustrato come gli pneumatici per auto e mezzi pesanti rappresentino un esempio primario di economia circolare. “Oggi si parla molto di sostenibilità, ma per Michelin è da sempre valore fondamentale. Già dal 1992, ad esempio, ha iniziato a produrre pneumatici con una bassa resistenza al rotolamento”. De Tommasi ha ripercorso poi le principali tappe che oggi vedono Michelin impegnata in prima linea per la sostenibilità e la circolarità, preservando l’ambiente e la sicurezza di guida, ad esempio con i test obbligatori delle gomme anche da usurate per l’omologazione, il recupero di materie prime ed energia da pneumatici fuori uso e lo sviluppo dei primi pneumatici per auto e bus prodotti con elevato tenore di materiali sostenibili.

Anche l’acqua utilizzata negli autolavaggi è una risorsa sempre più preziosa, al centro delle riflessioni sulla sostenibilità. Gianluca Meschi, Amministratore delegato di Washtec, ha spiegato come gli autolavaggi automatici possano contribuire alla riduzione del consumo idrico attraverso sistemi di riciclo fino all’85%, meno acqua fresca di una lavatrice o di una doccia di 5 minuti”, ha dichiarato Meschi. Questo approccio riduce l’impatto ambientale, ma ha anche vantaggi operativi ed economici: “Un esempio recente viene dalla Francia, dove per la crisi idrica sono stati chiusi tutti i servizi non essenziali che utilizzavano l’acqua. In casi come questo, chi ha con un sistema di riciclo dell’acqua non è costretto a chiudere”.

Federica Bertoldi, Responsabile comunicazione di LKQ RHIAG, ha poi ricordato l’importanza delle “4 R” – Riparo, Riciclo, Riuso, Rigenero. Questi principi rappresentano le fondamenta di un nuovo modello di business circolare per l’Independent Aftermarket che, oltre al valore etico, permette di migliorare la competitività delle aziende con vantaggi di risparmio anche per i consumatori. Il ricorso a ricambi auto recuperati e rigenerati presso la rete LKQ Europe è un concreto esempio di riduzione degli sprechi.

La sostenibilità non riguarda solo la riduzione delle emissioni o l’uso di materiali riciclati, ma anche l’impatto nel processo di riparazione delle auto nelle carrozzerie. Come ha sottolineato Massimo Greggio, Amministratore delegato di USI Italia, anche i processi industriali, come la verniciatura dei veicoli, possono essere resi più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Grazie all’uso di tecnologie avanzate per l’ottimizzazione dei consumi energetici nelle cabine di verniciatura, l’autoriparatore è in grado di ridurre drasticamente l’energia necessaria, con un impatto positivo non solo sull’ambiente, ma anche sui costi aziendali. “Già da diversi anni si è passati all’impiego di energia elettrica per il riscaldamento al posto del gas, ma l’efficienza che si può ottenere dai motori elettrici delle cabine è piuttosto limitata”, ha spiegato Greggio. “Allora ci siamo concentrati a trovare soluzioni per rendere più efficienti le fasi di lavorazione, come un sistema che guida l’operatore nelle fasi di verniciatura e cottura per utilizzare al meglio l’energia. Abbiamo sviluppato anche un sistema di manutenzione predittiva dei filtri delle cabine, che quando sono saturi fanno consumare più energia. Con il nostro sistema connesso, avvisiamo l’officina per tempo e gli forniamo i ricambi già pronti”.

Marco Seimandi, vicepresidente di Westport Fuel Systems Italia, ha evidenziato le soluzioni già disponibili o facilmente implementabili per l’alimentazione delle automobili con motori a combustione interna, concentrandosi sui bio-carburanti gassosi, che offrono un’alternativa sostenibile ai combustibili tradizionali. “Oggi circa il 5% del consumo di gas in Italia è fatto di bioGPL e biometano, ma l’obiettivo è portare al 40-50% il consumo entro la fine del decennio”, ha spiegato Seimandi. Riferendosi poi alla recente esclusione dei biocarburanti dalle eccezioni del BAN ICE dal 2035, ha aggiunto “a livello europeo non è ancora riconosciuta la neutralità del biocarburante dal punto di vista delle emissioni, quindi bisogna lavorare sul valore ambientale dei biocarburanti.”

RENZO SERVADEI SULLA SOSTENIBILITÀ NEL SETTORE AUTOMOTIVE

Renzo Servadei, Amministratore delegato di Autopromotec, ha concluso l’incontro con una riflessione profonda: “la sostenibilità non si esaurisce nell’adozione di nuove tecnologie, ma passa anche attraverso la manutenzione e la riparazione dei veicoli esistenti. Mantenere e riparare ciò che già possediamo è una forma di sostenibilità spesso trascurata”. Servadei ha anche ricordato che si può parlare di sostenibilità anche senza parlare necessariamente di elettrificazione, e questo primo Autopromotec Talks ha mostrato come la sostenibilità sia un concreto impegno di molti protagonisti dell’automotive, anche indipendente.

Il ciclo di appuntamenti Autopromotec Talks proseguirà nei prossimi mesi, restate collegati perché continueremo a tenervi aggiornati sui prossimi interessanti incontri.

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