Stellantis citata in giudizio negli USA: azionisti americani accusano il gruppo automobilistico di aver presentato dati alterati. Ma per l'azienda l'accusa è priva di fondamento
Possibili guai per Stellantis in USA: alcuni azionisti americani hanno citato in giudizio il gruppo automobilistico perché li avrebbe “tratti in inganno” nascondendo l’aumento delle scorte e altri dati, prima di pubblicare i deludenti risultati finanziari relativi al primo semestre 2024 che hanno causato un calo del prezzo delle azioni. Secondo Reuters, che ha pubblicato per primo la notizia, la denuncia sostiene che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo delle sue azioni per gran parte dell’anno formulando valutazioni “straordinariamente positive” su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo, quando invece le cose stavano andando diversamente. Il gruppo tuttavia si difende affermando che si tratta di accuse senza fondamento.
STELLANTIS: RISULTATI DELUDENTI NEL PRIMO SEMESTRE 2024
Come molti ricorderanno, lo scorso 25 luglio Stellantis ha annunciato i risultati del primo semestre del 2024 che hanno visto 85 miliardi di euro di ricavi netti, in calo del -14% su base annua, 5,6 miliardi di euro di utile netto, in diminuzione del -48% sempre su base annua, e un utile operativo rettificato di 8,46 miliardi di euro, equivalente a -5,7 miliardi rispetto al primo semestre 2023, per effetto essenzialmente del decremento in Nord America.
I cali, secondo l’azienda, sono stati determinati principalmente da una riduzione dei volumi e da un mix di cause dovuto alla combinazione di iniziative di riduzione dello stock con gap temporanei nella produzione legati a una transizione generazionale del portafoglio prodotti, oltre ad una riduzione della quota di mercato. Lo stesso CEO del gruppo, Carlos Tavares, ha parlato di risultati al di sotto delle aspettative, anticipando però che si prevedono significative opportunità di miglioramento nella seconda metà del 2024 e nell’intero anno 2025.
AZIONISTI USA CONTRO STELLANTIS: I MOTIVI DELLA DENUNCIA
Intanto il gruppo nato dalla fusione di PSA e FCA deve difendersi dall’accusa di alcuni azionisti d’oltreoceano di aver “alterato i dati” nascondendo una situazione tutt’altro che rosea. Bisogna dire che negli Stati Uniti è frequente che gli azionisti facciano causa alle aziende dopo un calo inaspettato. In questo caso la denuncia, che coinvolge direttamente Tavares e la CFO Natalie Knight, sostiene che la verità è emersa quando Stellantis ha pubblicato i conti del secondo trimestre e del primo semestre 2024, annunciando, come detto, un brusco calo dei ricavi e degli utili. Dopo la comunicazione di fine luglio dei risultati trimestrali e semestrali, le azioni Stellantis a Wall Street hanno perso il -9,9% in due sedute, attestandosi a quota 17,66 dollari.
Nella causa si parla di danni non specificati per gli azionisti tra il 15 febbraio e il 24 luglio 2024. Si sa comunque che il titolo è in calo del -32% nel 2024 e soprattutto ha quasi dimezzato il valore tra marzo a oggi, passando da una capitalizzazione di 85 miliardi di dollari a 46 miliardi (titolo a 15,8 dollari).
IL GRUPPO SI DIFENDE: “CAUSA PRIVA DI FONDAMENTO”
Stellantis si vede tuttavia in una botte di ferro, ritenendo che questa causa sia priva di fondamento e che in ogni caso l’azienda intende difendersi con determinazione. In sostanza il costruttore franco-italiano ritiene che l’azione promossa da alcuni azionisti americani sia priva di basi legali o di prove sufficienti per giustificare le accuse. Ma questo lo stabilirà il giudice del Tribunale federale di Manhattan, presso cui è stata presentata la denuncia.