Stop ICE 2035: in Francia l’Assemblea nazionale vota contro il ban

Stop ICE 2035: in Francia l’Assemblea nazionale vota contro il ban

L'Assemblea Nazionale francese ha bocciato la legge che recepiva lo stop alle auto ICE dal 2035. Scopri cosa significa questo voto

19 Febbraio 2025 - 17:40

Dalla Francia giunge un segnale importante contro lo stop alle auto ICE (motore a combustione interna) dal 2035. L’Assemblea nazionale, l’equivalente della nostra Camera dei deputati, ha infatti bocciato un disegno di legge governativo volto a recepire nella legislazione francese il ban alle autovetture termiche. Gli effetti in termini pratici di questo voto contrario non sono ancora chiari e la stessa votazione va presa con le pinze, vista la scarsa partecipazione di deputati che ha favorito il ‘colpo di mano’ del partito di estrema destra all’opposizione Rassemblement National. Ma bisognerà comunque tenerne conto.

STOP ICE 2035: IN FRANCIA UN VOTO A SORPRESA

In attesa che dal Dialogo strategico sull’automotive presso la Commissione UE giungano notizie su eventuali modifiche ai regolamenti del Green Deal europeo, i governi nazionali si stanno muovendo in autonomia per le questioni di loro competenza. In Francia, l’esecutivo guidato da François Bayrou ha presentato un disegno di legge volto a recepire nella legislazione del Paese il bando delle autovetture endotermiche, anche per sostituire il divieto attualmente previsto per il 2040 a livello nazionale con quello ‘europeo’ del 2035.

FRANCIA STOPPA IL BAN DEL 2035. E ADESSO CHE SUCCEDE?

Sembrava un passaggio scontato ma a tradire l’Esecutivo Bayrou sono state le (tante) assenze. In pratica su 577 membri dell’Assemblea nazionale hanno votato poco più di 60 deputati: 34 di questi, principalmente appartenenti al Rassemblement National, hanno respinto l’inserimento nella legislazione francese dello stop alla vendita di nuove auto termiche nel 2035, come previsto dal Regolamento europeo. E solo 30 hanno votato a favore, per lo più dai banchi di Renaissance, France Insoumise e Verdi.

Precisiamo che i regolamenti europei, come quello che di fatto impone lo stop alla vendita di auto ICE, sono immediatamente applicabili e soprattutto sono vincolanti per tutti i Paesi membri. Bisogna pertanto vedere cosa comporterà in termini pratici questo stop al disegno di legge che intendeva semplicemente adattare le leggi locali francesi a quelle europee.

Auto in ricarica

VOTO IN FRANCIA SUL 2035: LE REAZIONI

Nell’attesa di capirlo, dall’estrema destra cantano vittoria sulla base di argomentazioni di carattere economico e sociale, visto che per il partito di Le Pen e Bardella la transizione energetica, così come è stata concepita a livello comunitario, comporta costi altissimi e non sostenibili per l’industria automobilistica e per le famiglie a basso reddito. Mentre il ministro dell’Industria e dell’Energia, Marc Ferracci, continua a difendere la scadenza del 2035, affermando che la trasformazione del settore automobilistico è già avviata e non si può più fermare. Inoltre, dice Ferracci, i costruttori non mettono in discussione l’obiettivo ma chiedono solo una maggiore flessibilità nel processo di transizione.

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