UE apre ai ricambi di carrozzeria equivalenti: -720 M di costi l’anno

UE apre ai ricambi di carrozzeria equivalenti: -720 M di costi l’anno

L’Unione Europea ha adottato la clausola di riparazione: una svolta storica per la libertà di scelta e la concorrenza nel mercato dei ricambi

11 Ottobre 2024 - 13:27

L’Unione Europea ha finalmente approvato l’adozione di una clausola di riparazione, segnando un passo cruciale verso una maggiore libertà di scelta per i consumatori tra i ricambi originali del Costruttore e ricambi equivalenti. La novità ha una molteplice finalità: promuovere un’economia più sostenibile e circolare, facilitando la riparazione di veicoli piuttosto che la rottamazione di auto costose da riparare a causa della scarsa disponibilità di ricambi e componenti di carrozzeria equivalenti, ma anche tutelare maggiormente i produttori di ricambi da controversie verso i Costruttori OE (Original Equipment).

COS’È LA CLAUSOLA DI RIPARAZIONE E PERCHÉ È IMPORTANTE PER CONSUMATORI E IAM

Questa riforma, attesa da decenni, rappresenta una svolta storica per la tutela dei diritti dei consumatori e per la competitività nel mercato delle parti di ricambio. La clausola, approvata il 10 ottobre 2024 dal Consiglio dell’UE, è stata inserita nella Direttiva e nel Regolamento europeo sui disegni e modelli, sancendo un diritto chiaro e accessibile alla riparazione.

La clausola di riparazione consentirà a tutti i consumatori europei di accedere indistintamente e liberamente alle parti di ricambio visibili – come pannelli di carrozzeria, fari e parabrezza – utilizzate per scopi di riparazione, indipendentemente dal produttore OE. Questo principio, già adottato da alcuni Stati membri, mira a eliminare le restrizioni derivanti dalla protezione dei diritti di design industriale, che spesso creavano monopoli sui ricambi di carrozzeria, limitando le opzioni disponibili ai consumatori e aumentando i costi di riparazione.

QUALI VANTAGGI SECONDO ECAR ALLIANCE

Grazie a questa riforma, i consumatori non saranno più obbligati a ricorrere esclusivamente ai pezzi di ricambio originali del Costruttore, ma potranno scegliere tra quelli prodotti e distribuiti dai fornitori indipendenti. Questo avrà un impatto diretto non solo sul mercato automobilistico, ma anche su altri settori dove i diritti di design influiscono sulla disponibilità di pezzi di ricambio visibili.

Secondo l’ECAR (European Campaign for the Freedom of the Automotive Parts and Repair Market), organizzazione che dal 1993 ha sostenuto questa riforma, “l’adozione della clausola di riparazione rappresenta una svolta fondamentale per i diritti dei consumatori europei, favorendo una reale competitività nel mercato e garantendo prezzi più equi per le riparazioni.”

FINO A 720 MILIONI DI EURO DI RISPARMI L’ANNO

L’impatto economico di questa riforma sarà significativo. Si stima che, una volta pienamente applicata, la clausola di riparazione permetterà ai consumatori europei nel settore automobilistico di risparmiare tra i 450 e i 720 milioni di euro l’anno, grazie all’aumento della concorrenza. Inoltre si prevede che contribuirà anche a contrastare l’inflazione e a stimolare la creazione di posti di lavoro, soprattutto nelle piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricambi.

Il mercato dell’aftermarket automobilistico europeo, che conta oltre 500.000 PMI e circa 4,5 milioni di posti di lavoro, sarà uno dei principali beneficiari di questa riforma. Tuttavia, l’impatto si estenderà anche ad altri settori, poiché tutti i beni di consumo coperti dalle leggi sulla proprietà intellettuale dei disegni saranno soggetti alle stesse regole per i pezzi di ricambio “visibili”.

EQUILIBRIO TRA CERTEZZA LEGALE E COMPETITIVITÀ

Uno degli elementi chiave di questo accordo riguarda la certezza legale e la prevedibilità per le imprese operanti nel mercato delle riparazioni veicoli e non solo. I rappresentanti degli Stati membri dell’UE hanno concordato una presunzione di utilizzo per scopi di riparazione per i produttori o venditori indipendenti di pezzi di ricambio. Questo significa che i produttori di pezzi di ricambio non saranno tenuti a dimostrare che i loro prodotti sono stati utilizzati esclusivamente per riparazioni, proteggendoli così da contenziosi onerosi e ingiustificati con i titolari dei diritti di design.

Tuttavia, per garantire la trasparenza e l’informazione corretta dei consumatori, i produttori di pezzi di ricambio dovranno chiaramente indicare l’origine commerciale del prodotto e l’identità del produttore, in modo che i clienti possano prendere decisioni consapevoli.

Sebbene la clausola di riparazione sarà immediatamente applicabile per i disegni registrati dopo il periodo di tre anni di trasposizione della direttiva nelle legislazioni nazionali, alcune divergenze tra gli Stati membri hanno portato a un compromesso sui tempi di applicazione. Per i primi otto anni dall’entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri che non avevano ancora liberalizzato i propri mercati nazionali continueranno a godere di una protezione dei disegni sui ricambi visibili. Nonostante questa transizione graduale, la direzione è chiara: l’Europa si sta muovendo verso un mercato più equo, trasparente e competitivo per i ricambi di carrozzeria equivalenti, ponendo fine a ingiustificati monopoli che anche negli USA hanno limitato  per anni, o tentato di limitare, le scelte dei consumatori e ostacolato l’ingresso le aziende nella produzione di ricambi per veicoli.

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