UE e Cina verso l’accordo sui dazi: si ragiona sul prezzo minimo

UE e Cina verso l’accordo sui dazi: si ragiona sul prezzo minimo

Auto elettriche cinesi: l'Unione Europea valuta di sostituire i dazi con un prezzo minimo, trattative in corso ma l'accordo non è vicino

14 Aprile 2025 - 17:45

Negli ultimi giorni si sono fatte più concrete le voci di un possibile accordo tra Unione Europea e Cina per superare i dazi sulle auto elettriche cinesi, introdotti dall’UE l’autunno scorso. Il riavvicinamento tra Bruxelles e Pechino, dovuto anche alla necessità di trovare una strategia congiunta in risposta ai dazi di Trump, sembra orientarsi verso un’intesa basata su un prezzo minimo di importazione, soluzione che potrebbe garantire equilibrio al mercato europeo senza ricorrere a misure coercitive.

I DAZI UE SULL’IMPORT DI AUTO CINESI ELETTRICHE

Come molti ricorderanno, il 31 ottobre 2024 la Commissione europea ha imposto dazi aggiuntivi sull’import nell’UE di auto elettriche prodotte in Cina, con tariffe variabili in base al livello di collaborazione dei produttori cinesi nel corso dell’inchiesta anti-dumping condotta da Bruxelles. Ad esempio BYD ha subito un dazio del 17%, SAIC del 35,3%, mentre Geely se l’è cavata con il 18,8% (in tutti i casi da aggiungere al 10% di tariffa doganale standard). L’obiettivo era contrastare il presunto dumping derivante dai sussidi statali cinesi, che, in base ai risultati dell’indagine, hanno permesso ai produttori di offrire veicoli a prezzi inferiori rispetto ai concorrenti europei, danneggiando l’industria locale.

La decisione non è stata presa a cuor leggero, sia per il timore di rappresaglie da parte di Pechino, che infatti ha risposto applicando dazi su diversi prodotti europei, che per l’opposizione di alcuni Paesi membri tra cui la Germania, contraria ai dazi considerato che le case automobilistiche tedesche dipendono fortemente dal mercato cinese.

DAZI UE SU AUTO CINESI: COSA STA SUCCEDENDO

Le recenti politiche protezionistiche di Donald Trump, che da inizio mese ha annunciato dazi crescenti del 145% sulla Cina, del 25% che colpiscono Messico e Canada e del 20% verso l’UE (al momento sospesi), nonché del 25% sulle importazioni di auto dall’estero, hanno però cambiato lo scenario. L’Europa teme che i prodotti cinesi, esclusi dal mercato USA, possano inondare il mercato europeo a prezzi stracciati, aggravando la crisi di molti settori chiave. Per questo l’UE sembra intenzionata ad ammorbidire la sua posizione verso Pechino per evitare un doppio danno: una guerra commerciale con la Cina e un impatto indiretto dai dazi americani. E tra le proposte in discussione ci sarebbe anche quella che prevede di rimodulare i dazi sulle BEV cinesi.

Secondo fonti vicine alla Commissione europea, le trattative con la Cina avrebbero registrato ‘progressi tecnici’ significativi sulla base di un impegno cinese a rispettare un prezzo minimo di importazione per le auto elettriche, garantendo così una competizione equa senza necessità di dazi doganali. Questo approccio, conforme alle regole del WTO, prevederebbe strumenti di monitoraggio per assicurare il rispetto degli accordi, scongiurando il rischio di dumping senza alimentare tensioni commerciali. Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha riportato che l’UE starebbe anche negoziando con Pechino per ottenere nuovi investimenti cinesi in Europa, come l’apertura di altri impianti di produzione.

Colloqui UE Cina

L’ACCORDO SI PUÒ FARE MA NON È VICINO

Tuttavia, anche se i primi colloqui sono stati positivi, l’accordo non sarebbe imminente. In seno alla Commissione UE c’è chi pensa infatti che un prezzo fisso potrebbe non essere sufficiente a compensare il vantaggio competitivo garantito dai sussidi statali cinesi. Inoltre, c’è il rischio che un’apertura troppo marcata verso Pechino possa irritare Washington, complicando i negoziati con gli Stati Uniti per l’annullamento o la riduzione dei dazi del 20%, che Trump ha dichiarato di voler condurre Paese per Paese. Insomma, c’è ancora molto da lavorare.

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