Per il ministro Urso il milione di auto prodotte in Italia resta un obiettivo raggiungibile. Ma intanto Stellantis ferma Mirafiori
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è tornato sulla questione a lui cara dell’aumento della produzione di veicoli in Italia, che in base a calcoli e stime dovrebbe tornare quanto meno a 1 milione di unità in un anno, se non di più, per garantire la sostenibilità del comparto e dell’indotto. Intervenuto agli stati generali della Space Economy, il ministro ha definito l’obiettivo “raggiungibile“, nonostante il rallentamento del settore. Tuttavia il suo ottimismo si scontra con le ultime decisioni di Stellantis, al momento l’unico grande produttore in Italia avendo ereditato gli stabilimenti Fiat, che per l’ennesima volta ha chiuso l’impianto di Mirafiori fermandolo, stavolta, addirittura per un mese.
URSO: COLLOQUI CON STELLANTIS PER IL MILIONE DI VEICOLI, MA SERVE ANCHE IL SECONDO PRODUTTORE
“Sulla questione del milione di veicoli prodotti ci stiamo confrontando con Stellantis“, ha detto Urso, “ma allo stesso tempo pensiamo che l’obiettivo debba raggiungersi attraverso una più vasta politica industriale che ci consente di avere anche in Italia, come in altri Paesi produttori di auto, almeno un altro produttore che possa concorre alla sostenibilità dell’intero sistema“. Il ministro ha poi parlato brevemente della questione dello stop alle auto endotermiche dal 2035, spiegando che questo, secondo lui, è il momento giusto affinché l’Europa decida insieme un nuovo percorso sostenibile, ma che debba farlo in fretta: “La crisi dell’auto non riguarda solo l’Italia e non riguarda solo Stellantis ma l’industria automobilistica europea, come dimostra il fatto che in Germania la Volkswagen abbia dovuto annunciare la chiusura di uno stabilimento“.
SECONDO PRODUTTORE IN ITALIA: DONGFENG SI SFILA (PER IL MOMENTO)
Sono mesi, in realtà, che il ministro Urso parla della necessità di avere in Italia un altro produttore di auto insieme a Stellantis, pensando evidentemente (e forse non a torto) che il gruppo franco-italiano non abbia la capacità, e probabilmente neppure l’intenzione (nonostante le promesse del CEO Tavares), di aumentare la produzione fino a portarla alla cifra richiesta. Urso ha spesso accennato a interlocuzioni con aziende cinesi, ma finora non si è mai giunti al dunque. L’ultima a sfilarsi è stata l’ambiziosa Dongfeng, che secondo alcuni aveva messo nel mirino lo stabilimento ex Maserati di Grugliasco per aprire un impianto in Italia. Ma proprio in queste ore il colosso di Wuhan ha smentito di avere un piano per produrre in Italia e in Europa, preferendo invece concentrarsi sulla rete di vendita e di distribuzione. Tuttavia non ha escluso che in futuro, anche in base a come andranno le vendite nel nostro continente, possa valutare l’idea.
MENTRE URSO CHIEDE DI AUMENTARE LA PRODUZIONE, STELLANTIS FERMA PER UN MESE MIRAFIORI
Intanto, mentre Urso pensa al suo milione di veicoli, Stellantis fa l’esatto contrario riducendo la produzione in Italia. Nel mirino ancora una volta la storica fabbrica di Mirafiori a Torino, che nel 2024 ha funzionato a singhiozzo fin dall’inizio dell’anno. Il gruppo ha comunicato infatti ai sindacati che la produzione della 500 elettrica subirà una sospensione delle attività che si prolungherà ininterrottamente fino all’11 ottobre. “La misura“, ha spiegato l’azienda, “è resa necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, che è profondamente in difficoltà per tutti i produttori, soprattutto europei“. Stellantis ha comunque addolcito la pillola assicurando che allo stabilimento di Mirafiori, grazie a un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale, integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente. E a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà anche avviata la produzione della nuova 500 ibrida, realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica.