Urso: in Europa dazi contro la Cina come in USA, e in fretta

Urso: in Europa dazi contro la Cina come in USA, e in fretta

L'Europa deve agire velocemente contro le auto elettriche cinesi, avverte Adolfo Urso, imitando i dazi degli USA. Ma le case sono scettiche

27 Maggio 2024 - 13:30

Sui dazi alle auto elettriche cinesi l’Europa deve fare come gli USA e deve farlo in fretta, altrimenti l’industria europea sarà spazzata via“. Parole e musica del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, pronunciate nel corso del suo intervento al Festival dell’Economia di Trento. Urso si riferisce in particolare alla decisione dell’amministrazione Biden di alzare dal 25% al 100% le tariffe doganali sull’import di BEV prodotte in Cina e, in misura minore, su alcune merci correlate come le batterie agli ioni di litio, al fine di stroncare sul nascere l’invasione sul mercato americano di auto cinesi. Il provvedimento, come è noto, risulta allo studio pure della Commissione UE a seguito dell’indagine anti-dumping nei confronti delle case automobilistiche cinesi, e notizie in tal senso sono attese entro il 5 giugno. “È inevitabile che l’Europa debba tutelare la produzione di fronte a fenomeni di concorrenza sleale“, ha aggiunto il ministro, “raccogliendo la sfida lanciata dagli Stati Uniti all’egemonia cinese“.

URSO: DAZI USA CONTRO CINA NON LASCIANO SCELTA ALL’EUROPA

In realtà per Urso proprio la scelta americana deve spronare l’UE a fare in fretta con i dazi, perché a fronte della chiusura del mercato statunitense i cinesi intensificheranno le loro esportazioni verso l’Europa: “Davanti al rialzo dei dazi al 100% da parte di Biden, le auto elettriche cinesi invaderanno il mercato europeo spazzando via la concorrenza. Per rispondere a questa sfida l’Europa non può che realizzare un’autonomia strategica basata su una politica industriale assertiva, che investa le risorse europee nelle imprese e nel lavoro per restituirgli competitività“.

LE CASE AUTO EUROPEE E AMERICANE NON SONO COSÌ FAVOREVOLI AI DAZI

Dunque la politica sembra muoversi compatta a favore dei dazi contro la Cina per proteggere l’industria automobilistica occidentale. Tuttavia la maggior parte delle case automobilistiche europee e nordamericane non è particolarmente favorevole ad aumentare le tariffe doganali nei confronti di Pechino, alimentando un curioso corto circuito. In pratica quelli che devono essere protetti contestano le modalità di protezione. Al momento si sono già dichiarati contrari ai dazi BMW, Mercedes, Volkswagen, Stellantis (secondo il CEO Tavares serviranno solamente ad aumentare l’inflazione) e, nelle ultime ore, anche Ferrari e Tesla. Infatti, parlando a un evento a Parigi, Elon Musk si è detto fermamente contrario a misure che distorcono il mercato: “Né io né la Tesla abbiamo chiesto l’incremento dei dazi, le misure che limitano la libertà o gli scambi non vanno mai bene. La Tesla se la cava bene in Cina, senza barriere e senza alcun tipo di sussidio. Preferirei che non ci fossero dazi”.

Anche perché la Cina non ha intenzione di subire senza reagire e ha già minacciato l’applicazione di dazi all’import di auto di grossa cilindrata (>2500 cc) provenienti da Europa e USA che valgono circa il 32% delle importazioni di autovetture.

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URSO SUI NUOVI INCENTIVI AUTO: PENSATI PER LE FAMIGLIE ITALIANE

Il ministro Urso ha anche commentato l’avvio dal prossimo 3 giugno dei nuovi incentivi auto, definendo la misura un ‘piano per le famiglie‘: “Negli anni passati gli italiani hanno preferito le auto ibride che costano meno, per questo abbiamo ideato un piano di incentivi più significativo per le auto elettriche sperando di diffonderle nel nostro Paese. L’altro obiettivo riguarda la rottamazione delle auto più inquinanti supportando le famiglie meno abbienti: chi ha un ISEE inferiore a 30 mila euro potrà usufruire di sconti fino a 13.750 euro, non vogliamo finanziare l’acquisto di Maserati ma di auto sostenibili che noi produciamo nel nostro Paese“. Rientrano in quest’ottica le nuove offerte di Stellantis per convincere gli italiani a usare gli incentivi per acquistare autovetture prodotte in Italia.

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