Honda Goldwing: la prima moto con l’airbag, protegge davvero?

Honda Goldwing: la prima moto con l’airbag, protegge davvero?

Honda è arrivata prima di tutti, ha introdotto sul mercato la prima moto dotata di un airbag integrato per la protezione dagli urti frontali, una moto da pochi la Goldwing però è già un passo avanti per la sicurezza dei motociclisti. In auto la protezione è costituita dalla gabbia e tanti sistemi che permettono di […]

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5 Aprile 2016 - 06:04

Honda è arrivata prima di tutti, ha introdotto sul mercato la prima moto dotata di un airbag integrato per la protezione dagli urti frontali, una moto da pochi la Goldwing però è già un passo avanti per la sicurezza dei motociclisti. In auto la protezione è costituita dalla gabbia e tanti sistemi che permettono di attutire l’impatto, in moto si è in balia degli eventi, in caso di scontro si viene sempre sbalzati dal mezzo, con conseguenze spesso catastrofiche.

Ma come funziona questo airbag per i centauri?

L’impatto viene rilevato da due sensori presenti sulla forcella anteriore, il segnale viene trasmesso alla centralina dell’airbag che ne valuta la severità. Se l’impatto lo richiede si gonfia un airbag sul serbatoio, che è trattenuto in posizione da due robuste cinghie. Questo airbag ammortizza la corsa in avanti del pilota nello scontro frontale, attenuando l’impatto della testa sulle superfici rigide dell’altro mezzo coinvolto e salvando la colonna vertebrale da torsioni gravi.

Ma in pratica è efficace questa protezione?

ADAC ha voluto provare di persona il dispositivo sottoponendo due Goldwing ad un crash test contro una vettura ferma alla velocità di 72 km/h. Non c’è da stupirsi del risultato della moto sprovvista di airbag, stupisce molto invece la prestazione della Goldwing provvista del dispositivo.

Ci complimentiamo molto con la Honda per aver contribuito con questo primo “mattoncino” nella lotta alla sicurezza passiva in moto, che nonostante le classiche protezioni sparse per il corpo (casco, protezioni nell’abbigliamento, paraschiena…) e ai nuovi giubbotti con airbag integrato è ancora anni luce indietro rispetto alla sicurezza passiva garantita dalle automobili.

Vi lasciamo al filmato del test effettuato dall’ADAC, ricordandovi di attivare i sottotitoli in basso a destra.

Buona visione.

Questa è la trascrizione dei sottotitoli del filmato:

Preparativi per uno spettacolare crashtest a 72 km/h.

L’ADAC ha voluto testare se la prima moto al mondo dotata di airbag, l’Honda Goldwing, garantisca una maggiore sicurezza.

È stata scelta la tipologia di incidente più frequente: lo scontro laterale.

I dettagli che, in questo breve istante l’occhio umano non può cogliere, vengono mostrati a rallentatore.

L’airbag impedisce realmente il contatto fra guidatore e carrozzeria, nonché con i vetri. Le vertebre cervicali subiscono soltanto una lieve deformazione. Naturalmente in uno scontro del genere le ferite non possono essere comunque evitate; il dummie ha riportato una frattura alla gamba, ma a parte questa, non vi sono altre ferite.

Adesso proponiamo un crashtest con una moto della stessa struttura, ma sprovvista di airbag.
Il guidatore sfonda il finestrino e l’impatto con il montante della vettura lo costringe a piegare la testa all’indietro di 90°.
Nonostante il casco (la presenza del casco) l’incidente sarebbe stato mortale.
Anche le ferite risultano più gravi: rottura di entrambe le gambe e di un femore.

Signorina ADAC: “Nel crashtest senza airbag il conducente non avrebbe avuto scampo. Nonostante il casco avrebbe subito una grave lesione alla testa. Viceversa nel crashtest con airbag il guidatore avrebbe potuto lasciare il luogo dell’incidente riportando soltanto qualche ferita.
L’airbag da moto è una pietra miliare della tecnologia sulla sicurezza a due ruote. Dal punto di vista dell’ADAC sarebbe auspicabile se altre case costruttrici seguissero l’esempio”.

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