[VIDEO] Quanto è sicura un'auto riparata in economia dopo un incidente? Il crash test

[VIDEO] Quanto è sicura un'auto riparata in economia dopo un incidente? Il crash test Riparare un'auto senza le tecnologie avanzate può compromettere la sicurezza in caso di incidente. Un crash test mostra fino a che punto

Riparare un'auto senza le tecnologie avanzate può compromettere la sicurezza in caso di incidente. Un crash test mostra fino a che punto

21 Luglio 2015 - 01:07

Un'auto coinvolta in un incidente grave può tornare sicura come se fosse ancora immacolata? La risposta la troveremo nell'analisi della ricerca svolta dall'ente tedesco KTI. Le tecniche di riparazione classiche utilizzate decenni fa sono ancora affidabili per garantire un sufficiente livello di sicurezza nell'auto riparata? L'utilizzo massiccio di materiali avanzati, più leggeri e robusti, nelle auto moderne richiedono tecnologie sempre più avanzate per la riparazione sicura.

COME FUNZIONA IL TEST – L'auto scelta per la dimostrazione è una Volkswagen Passat B6 del 2005 (qui il crash test Euro NCAP), è stata danneggiata con l'impatto laterale a 50 km/h previsto nel protocollo Euro NCAP, in quanto il test è tranquillamente riproducibile e la deformazione che si ottiene in questa configurazione è abbastanza severa, ma resta riparabile. E' stata scelta questa configurazione di prova in quanto il poco spazio di deformazione e la distanza fra il passeggero e il pericolo è molto ridotta e la rigidità della struttura è messa a dura prova. Una riparazione scorretta potrebbe seriamente incidere sulla sicurezza degli occupanti. Poi la Passat è stata portata in carrozzeria per una riparazione con gli standard di 20 anni fa, senza informazioni tecniche del costruttore per la corretta riparazione, attrezzature e tecniche di lavoro tipiche di quei tempi. Per gli standard dei giorni nostri quella riparazione è da considerarsi non professionale. Dopo la riparazione è stato condotto lo stesso identico crash test sulla fiancata riparata.

PRIMO CRASH TEST E RIPARAZIONE – L'auto è stata abbondantemente danneggiata nella prima simulazione. Il montante centrale, il brancardo, il sottoscocca e le portiere sono stati deformati sensibilmente dalla collisione. Nessun danno invece al montante anteriore a al parabrezza, entrambi intatti. Gli airbag laterali per il torace, l'airbag a tendina e i pretensionatori delle cinture si sono attivati correttamente. La massima intrusione della fiancata è stata misurata in 16,1 cm. L'auto è stata poi portata in officina per la riparazione. Le saldature a punti sono state effettuate con una macchina a pressione fissa e 6400A di potenza massima, sarebbe raccomandabile utilizzare una saldatrice da 10000A con inverter e pressione variabile fino a 10 Bar per unire correttamente pannelli di acciaio ad alta resistenza. La struttura laterale, costruita con acciaio ultra resistenziale, è stata rimodellata e parzialmente sostituita su un banco dima, e le saldature sono state effettuate con una macchina ad arco MIG. Una riparazione professionale prevede la completa sostituzione dei componenti in acciaio ad alta resistenza, una parziale sostituzione o riparazione non sono accettabili, in quanto il materiale risulta severamente degradato dopo la saldatura e il rimodellamento. I dispositivi di sicurezza elettronici e pirotecnici sono stati correttamente sostituiti.

SECONDO CRASH TEST – Stessa configurazione di prova per la Passat apparentemente tornata “come nuova”. Subito dopo l'impatto si nota una maggiore deformazione complessiva, che poi le misurazioni confermeranno con ben oltre 6 cm di differenza per un totale di 22,1 cm. A occhio nudo anche il tunnel centrale dell'abitacolo, il tetto e l'angolo superiore del parabrezza mostrano segni di deformazione, deducendo che l'energia dell'impatto è stata assorbita in maniera differente dal primo test. Gli airbag laterali per il torace anteriore e posteriore si sono attivati correttamente così come il pretensionatore della cintura, l'airbag a tendina non sì è aperto causando un serio pericolo per la testa del conducente, che va a urtare con violenza il montante centrale, rischiando lesioni letali.

NUOVE TECNOLOGIE – L'utilizzo di alluminio, magnesio, materiali plastici, fibre composite rinforzate e acciai altoresistenziali nelle strutture delle nuove auto è sempre più massiccio da 10 anni a questa parte. Ciò richiede anche un continuo aggiornamento per i professionisti della riparazione, sia in termini di conoscenze che di attrezzature per lavorare correttamente. Nuovi attrezzi per le saldature, direttive dalla Casa automobilistica per la corretta riparazione possono far tornare sicura come appena uscita di fabbrica un'auto incidentata in maniera grave. Senza le conoscenze adeguate si può incappare nei seguenti errori: incorretto metodo o sequenza di riparazione, assemblaggio scorretto di parti di ricambio non idonee o di fattura economica, errato collegamento di sistemi di sicurezza elettronici e riparazioni di parti che devono essere tassativamente sostituite. Queste operazioni potevano essere messe in pratica fino a due generazioni automobilistiche addietro, ora una riparazione che 20 anni fa poteva essere corretta, metterebbe a rischio l'incolumità degli occupanti in caso di incidente.

I RISULTATI – Già da un'analisi dei filmati ad alta velocità si nota a occhio nudo la maggior intrusione nel crash sull'auto riparata, la maggior deformazione del montante centrale aumenta il rischio di ferite per il passeggero. Anche l'airbag per il torace è stato intralciato dalla deformazione, non riuscendo a coprire adeguatamente in tempo il fianco del manichino e riducendo il suo apporto benefico. Rimuovendo i pannelli e andando in profondità emergono tutti i limiti della riparazione non corretta. La struttura presente sotto al sedile ha abbondantemente deformato il tunnel centrale. L'indebolimento per rimodellamento e la saldatura ad arco della struttura laterale hanno reso possibile il cedimento della giunzione fra montante centrale e pavimento. Deformato gravemente anche il brancardo, riparato e non sostituito dopo il primo crash test. Il non corretto metodo di riparazione non permette alla scocca di resistere agli impatti come previsto in sede di progettazione in quanto è indebolita da rimodellamento e saldature non corrette, eseguite con tecnologie non adeguate. Un secondo crash test è stato condotto su una Passat riparata con specifiche e metodi previsti da Volkswagen, l'auto si è comportata in maniera tranquillamente sovrapponibile a un'auto nuova. Il risparmio in questi casi non fa rima con sicurezza.

OCCHIO ALL'USATO – Come si può vedere nella fotogallery allegata la vettura riparata, a occhio nudo di un non esperto, non presenta differenze da una vettura non incidentata. Una riparazione economica dunque può fare in modo di rimettere sul mercato auto all'apparenza intatte, ma pericolose in caso di incidente. Il nostro consiglio è di far visionare l'auto di vostro interesse da un esperto carrozziere prima di procedere all'acquisto, non solo la riparazione potrebbe essere fatta in economia, anche le botole degli airbag potrebbero essere state solo riparate senza sostituire il cuscino di sicurezza, ne avevamo già parlato in precedenza qui. Si può risparmiare sulla verniciatura o altri componenti superficiali, sulla struttura e i dispositivi elettronici di sicurezza non si scherza.  

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