Wildhaus: uno spettacolare crash test sul pericolo pedoni

Wildhaus: uno spettacolare crash test sul pericolo pedoni

Dopo aver valutato (vedi precedente speciale) le conseguenze di un impatto fra una E-Bike e la portiera di un’auto, continuiamo a raccontarvi dell’evento Wildhaus 2010 trattando il tema dei pedoni. Basta un attimo di distrazione, come cambiare stazione alla radio, per non accorgersi che un pedone sta attraversando la strada in modalità kamikaze… la frittata è […]

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5 Aprile 2016 - 06:04

Dopo aver valutato (vedi precedente speciale) le conseguenze di un impatto fra una E-Bike e la portiera di un’auto, continuiamo a raccontarvi dell’evento Wildhaus 2010 trattando il tema dei pedoni.

Basta un attimo di distrazione, come cambiare stazione alla radio, per non accorgersi che un pedone sta attraversando la strada in modalità kamikaze… la frittata è fatta. In questo crash è stata simulata proprio questa “situazione tipo,” con due velocità tipicamente cittadine. Nonostante ciò le conseguenze per il povero investito possono essere molto gravi, se non fatali.

Nel primo crash l’automobile procede a 30km/h, nel momento dell’impatto, pertanto, il pedone “accelera” da 0 a 30km/h appoggiandosi sul cofano. Appena l’auto frena il manichino scivola dal cofano e stramazza sull’asfalto, fermandosi a 8 metri dal punto dell’impatto. Le lesioni per il pedone sono di media entità, ma per fortuna le possibilità di sopravvivere ad un impatto del genere sono elevate.

Molto diverse le conseguenze del secondo investimento, che avviene a 60km/h. Il pedone urta con la testa il parabrezza, procurandosi un grave (se non letale) trauma cranico. Poiché la velocità dell’urto è doppia rispetto a quella del primo test, l’energia sprigionata dalla seconda collisione quadruplica, e le lesioni diventano letali. Altro segno dell’aumento dell’energia è quello della distanza di caduta del manichino, si passa da 8 metri a ben 30 metri di “volo”.

Per gli occupanti dell’auto non ci sono pericoli di sorta, l’auto viene decelerata solo minimamente dall’urto, pertanto i sistemi di sicurezza passiva (airbag e pretensionatori) giustamente non si attivano.

I consigli per evitare situazioni di questo tipo si sprecano:

  • per i pedoni è importante attraversare la strada solamente se si nota che il conducente dell’auto si è accorto dell’imminente attraversamento, non buttarsi ma in strada in modalità kamikaze (sport sempre più diffuso nelle nostre caotiche città), utilizzare sempre le strisce pedonali, di notte prediligere punti ben illuminati, evitare di mandare SMS o navigare con il cellulare mentre si attraversa;
  • per gli automobilisti: limitare al minimo le distrazioni in strada, usare i comandi al volante per la radio (o ricordarsi di chiederli al prossimo acquisto), utilizzare auricolare o vivavoce (possibilmente con cellulari a chiamata vocale) e, importantissimo, nelle strade a due o più corsie, se un veicolo in prima corsia si ferma per fare attraversare, non sorpassatelo! Specie quando a fermarsi è un autobus. Ovviamente anche i pedoni dovranno prestare la massima attenzione, questa è una delle situazioni più pericolose.

Nel prossimo, e ultimo, speciale parleremo di un caso di cui nessuno si era interessato prima: l’impatto contro la sponda di carico di un camion alzata.

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