Pedone investito: come si calcola il risarcimento?

Pedone investito: come si calcola il risarcimento?

Nel caso di sinistro stradale con pedone investito occorre una corretta gestione legale e assicurativa ai fini del risarcimento

30 Ottobre 2023 - 17:00

Che i casi di pedone investito non siano rari è dimostrato dalle cronache. L’attraversamento della strada comporta sempre un rischio per via della possibilità di incrociare un conducente distratto, inesperto o con un comportamento pericoloso. Vogliamo però soffermarci su un aspetto in particolare ovvero come si calcola il risarcimento a favore del pedone investito. In particolare quando il sinistro avviene sulle strisce pedonali. Le vittime hanno il diritto di richiedere un adeguato risarcimento per i danni subiti. Può comprendere il rimborso delle spese mediche, delle perdite di reddito e altri danni materiali e morali. Il calcolo del risarcimento dipende da vari fattori, tra cui la gravità delle lesioni e le circostanze dell’incidente.

ATTRAVERSAMENTO DELLA STRADA E PEDONE INVESTITO

Il punto di partenza per comprendere come si calcola il risarcimento a favore di un pedone investito è la modalità di attraversamento stradale. Secondo l’articolo 190 del Codice della strada, i pedoni devono attraversare le strade solo tramite le strisce pedonali, semafori pedonali, nonché attraverso sottopassi o sovrappassi, se disponibili. In assenza o se si trovano a una distanza superiore ai 100 metri, i pedoni possono attraversare la carreggiata. Lo devono fare in maniera perpendicolare rispetto alla strada, evitando percorsi diagonali o obliqui che prolungherebbero il tempo di permanenza sulla carreggiata destinata ai veicoli. E devono prestare la massima attenzione per evitare situazioni pericolose, per sé e per gli altri utenti della strada. Allo stesso tempo, il conducente ha l’obbligo di mantenere sempre il controllo del proprio veicolo. Ogni guidatore deve adeguare la propria velocità:

  • alle condizioni della strada;
  • alla visibilità;
  • al flusso di traffico.

In pratica, deve essere nelle condizioni di arrestare immediatamente la propria vettura dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. In aggiunta, i conducenti devono concedere la precedenza ai pedoni che transitano sugli attraversamenti. Questo obbligo comporta la necessità di rallentare e, se necessario, fermarsi completamente. L’obbligo si applica non solo quando i pedoni hanno già iniziato ad attraversare la strada. Ma anche quando sono in procinto di farlo.

PEDONE INVESTITO, QUALI SONO LE TUTELE

La tutela del pedone investito, soprattutto se appartiene alle categorie più vulnerabili, è oggetto di una protezione legale rinforzata. Nei casi in cui il traffico non sia regolato da agenti o semafori, i conducenti hanno l’obbligo di concedere la precedenza ai pedoni che attraversano le strisce pedonali o che si trovano nelle loro immediate vicinanze. Anche i guidatori che devono svoltare per imboccare un’altra strada, alla cui entrata è presente una striscia pedonale, sono tenuti a concedere la precedenza ai pedoni. Il Codice della strada enfatizza questo obbligo quando si tratta di persone con disabilità motorie, carrozzelle, bastoni bianchi, cani guida o bastoni bianco-rosso in caso di persone sorde-cieche.

COME ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ NEL CASO DI UN PEDONE INVESTITO

Il Codice della strada ha aumentato la probabilità di attribuire la piena responsabilità dell’incidente al conducente investitore. Si tratta di un passaggio fondamentale ai fini del risarcimento per il pedone investito. Per l’articolo 2054 del Codice civile, il conducente del veicolo è tenuto a risarcire i danni causati a persone o cose se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Di conseguenza, fino a prova contraria, si presume che la responsabilità per l’investimento ricada tutta sul conducente. Soprattutto quando l’incidente avviene sulle strisce pedonali o nelle immediate vicinanze. In queste circostanze non si applica la regola del concorso di colpa al 50% che riguarda solo gli incidenti tra veicoli e non quelli che coinvolgono un veicolo e un pedone. In pratica, il pedone investito ha alte possibilità di ottenere un risarcimento da parte del conducente investitore. Indipendentemente dal tipo di veicolo coinvolto.

COME SI CALCOLA IL RISARCIMENTO PER IL PEDONE INVESTITO

Il risarcimento per il pedone investito riguarda

  • i danni fisici causati dall’incidente, che rientrano nella categoria del danno biologico;
  • i danni patrimoniali correlati alle spese mediche, farmaceutiche e riabilitative sostenute, nonché la potenziale perdita di reddito durante il periodo di degenza a causa dell’infortunio.

Nel caso estremo di decesso del pedone investito, i familiari superstiti possono richiedere un risarcimento per la perdita irreparabile del loro congiunto, noto come danno parentale. La quantificazione del risarcimento per il danno biologico si basa su tabelle che tengono conto dei punti di invalidità permanente, dei giorni di invalidità temporanea e dell’età del danneggiato. Le più adottate in Italia sono quelle del tribunale di Milano.

L’invalidità permanente può variare in gravità o rientrare nelle lesioni micropermanenti se il punteggio di invalidità non supera i 10 punti. Il risarcimento per le lesioni micropermanenti è forfettizzato e varia in base al punteggio, con un incremento progressivo per ogni punto successivo e una riduzione dello 0,5% per ogni anno di età successivo al decimo.

Per le lesioni macropermanenti, il risarcimento aumenta in base al grado di invalidità accertato, seguendo la griglia delle tabelle milanesi, che tiene conto dell’età del danneggiato. La cifra può anche essere aumentata, fino al 50% in più se si riconosce la presenza di un danno morale. Anche l’inabilità temporanea è soggetta a risarcimento. L’importo base, fissato a 99 euro al giorno, viene ridotto in modo proporzionale se l’inabilità è parziale anziché totale, come avviene durante il periodo di convalescenza e recupero.

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