
Per vendere l’auto intestata a defunto è necessario seguire una procedura ben precisa. Vediamo insieme come fare, i costi da affrontare e quando è possibile
La cessione di un’auto intestata a defunto è possibile. Resta però da capire quando e come si può vendere perché la procedura da seguire non è immediata. Chi riceve in eredità un veicolo deve infatti seguire alcuni passaggi burocratici prima di disporre liberamente del bene. Il sistema legislativo italiano prevede una serie di regole da rispettare secondo una precisa sequenza. Scopriamo insieme come fare, senza dimenticare che la vendita è solo una delle opzioni in mano all’erede. Che si tratti di un figlio, di un parente, di un amico o di un soggetto terzo, il nuovo intestatario può decidere ogni finalità d’uso. Al netto di disposizioni specifiche contenute nell’eventuale testamento, è sempre possibile utilizzare l’auto, conservarla nel garage e perfino farla demolire. Gli eredi conservano la responsabilità oggettiva per tutti i danni causati dal mezzo ereditato. Di conseguenza la prima cosa da fare è definire subito la successione ed escludere la responsabilità di altri possibili eredi.
QUANDO SI PUÒ VENDERE AUTO INTESTATA A DEFUNTO
Per sapere quando si può vendere l’auto intestata a defunto occorre fare un passo indietro. Il primo step fondamentale è l’accettazione dell’eredità. Solo se il veicolo è formalmente passato di mano, l’erede può valutare l’opzione della vendita. Non è ammessa l’accettazione dell’eredità in forma tacita. Occorre quindi un atto formale, come quello di disposizione del patrimonio del defunto o una dichiarazione rilasciata al notaio. A quel punto si producono due conseguenze. Il nuovo proprietario non può più tornare sui suoi passi e non può quindi rinunciare al possesso della vettura. Quindi si fa carico di tutti gli oneri che ne derivano, come il pagamento dell’imposta di possesso ovvero il bollo auto annuale e la sottoscrizione della Rc auto obbligatoria (se parcheggiata o utilizzata su strade pubbliche). Il nuovo intestatario non deve invece regolarizzare le multe eventualmente ricevute dal defunto. Le contravvenzioni ereditate non si pagano.
COME FARE A VENDERE AUTO INTESTATA A DEFUNTO
Prima di vendere l’auto intestata a defunto occorre compiere 4 passaggi. Si tratta della procedura da seguire passo dopo passo per disporre del bene:
– Innanzitutto l’erede deve andare dal notaio o dal cancelliere del tribunale per l’autenticazione della sua firma nell’atto di accettazione dell’eredità;
– In seconda battuta deve registrare l’atto di accettazione al Pra (Pubblico registro automobilistico) entro i 60 giorni successivi per ottenere la trascrizione del trasferimento;
– Dopodiché deve richiedere il nuovo certificato di proprietà digitale;
– Il quarto e ultimo passaggio da fare prima di poter vendere l’auto intestata al defunto è l’aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione civile. Non è infatti mai ammessa la circolazione dell’auto intestata al defunto senza il passaggio di proprietà al Pra e l’aggiornamento della carta di circolazione.
QUALI DOCUMENTI SERVONO PER VENDERE AUTO INTESTATA A DEFUNTO
L’iter propedeutico alla vendita dell’auto intestata al defunto, ovvero il passaggio di proprietà al Pra e l’aggiornamento della carta di circolazione, può essere eseguito in due modi. Direttamente dal nuovo intestatario del veicolo o da un’agenzia di pratiche auto, dietro il pagamento delle spese richieste. Non cambia però la documentazione da produrre. Sono infatti necessarie:
– Le fotocopie della carta di circolazione dell’auto;
– Un documento d’identità dell’erede (carta d’identità, patente, passaporto) e del codice fiscale.
Occorrono invece gli originali del certificato di proprietà e della dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio con l’attestazione della qualità di erede. Per la cessione del mezzo servono anche l’atto di acquisto a causa di morte con la firma autenticata dell’erede e la dichiarazione di vendita a terzi.
AUTO INTESTATA A DEFUNTO, COSTI PER IL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ
Il passaggio di proprietà dell’auto dal defunto all’erede non è gratuito. Anche se la procedura viene eseguita di persona da alcune spese non si scappa. In ordine decrescente d’importo, i costi sono:
– da 150,81 euro di Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) a cui moltiplicare 3,51 euro per ogni kW superiore a 53 kW e l’eventuale maggiorazione stabilita dalla provincia d’immatricolazione;
– 48 euro di bollo per la registrazione al Pra entro 60 giorni dall’autentica della firma. Oltre questo limite temporale l’importo viene maggiorato con sanzioni e interessi;
– 27 euro di pratica Aci;
– 16 euro di bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione;
– 10,20 euro di diritti DT per la Motorizzazione civile, a cui aggiungere i costi per i versamenti postali.