Alla scoperta dell'auto di cortesia: che cos'è, come funziona e quanto costa la vettura sostitutiva che viene talvolta offerta da officine e concessionarie
Quando sentiamo parlare di auto di cortesia o auto sostitutiva ci si sta riferendo a quelle vetture che officine, carrozzerie e concessionarie mettono a disposizione dei propri clienti in caso di guasti o incidenti alla vettura ‘ufficiale’. Può succedere infatti che la riparazione richieda diverso tempo e che il proprietario dell’auto, non disponendo di un altro veicolo, abbia urgente bisogno di un mezzo per motivi di lavoro o per altre esigenze. Proprio per questo esiste l’auto di cortesia, che di fatto sostituisce quella incidentata per il periodo necessario. A quanto pare non esiste una normativa generale che regola l’offerta dell’auto sostitutiva: ogni gestore è infatti libero di applicare le condizioni che preferisce, per esempio a secondo del contratto l’auto di cortesia può essere gratuita o a pagamento.
AUTO DI CORTESIA: COME FUNZIONA
Dicevamo della mancanza di una regolamentazione comune sull’offerta dell’auto di cortesia, anche se in realtà c’è un paletto che viene sempre rispettato: l’auto ‘alternativa’ può essere richiesta solo se la riparazione da effettuare sulla propria vettura richiede una durata minima di 6 ore. Tuttavia, è bene ricordarlo, non si tratta di un servizio obbligatorio e non tutte le autocarrozzerie, officine e concessionarie sono tenute a offrirlo. Perciò nel caso in cui si abbia bisogno con urgenza di un’auto sostitutiva, occorre preventivamente informarsi se il servizio sia disponibile e a quali condizioni.
AUTO DI CORTESIA: DOVE RICHIEDERLA
Di solito a proporre l’auto di cortesia sono le officine convenzionate con la casa automobilistica. Se una persona acquista una vettura, per esempio, Mercedes, è possibile che il contratto specifichi se si abbia o meno diritto all’auto sostitutiva, dove recuperarla e se ci siano dei costi da sostenere. Altrimenti, se non si dispone di una convenzione, si può andare in un’officina qualsiasi e chiedere direttamente in loco (con una ricerca preventiva online i margini di errore si assottigliano). Spesso, inoltre, la fruizione dell’auto di cortesia è prevista per coloro che sottoscrivono una polizza assicurativa aggiuntiva di assistenza stradale: tra i benefit della polizza, insieme al soccorso stradale e all’intervento tecnico, c’è quasi sempre l’auto sostitutiva per un numero determinato di giorni.
AUTO DI CORTESIA: GRATIS O A PAGAMENTO?
Detto questo, scatta la domanda ‘delle cento pistole’: l’auto di cortesia è gratis o a pagamento? Lo ribadiamo per l’ennesima volta, non essendoci una normativa ad hoc ognuno si regola un po’ come vuole. Per esempio se il servizio è previsto dal contratto di acquisto dell’auto o dalla polizza assicurativa, è molto probabile che sia già compreso nel prezzo e quindi gratuito. Allo stesso tempo se l’auto sostitutiva viene richiesta all’officina presso cui devono essere eseguiti i lavori di riparazione, è possibile che la vettura sia offerta comunque gratuitamente. Oppure mediante un vero e proprio contratto di noleggio auto, con i relativi costi. Se l’auto di cortesia ha un costo, il pagamento prevede di solito una tariffa giornaliera o, in alternativa, un pacchetto all inclusive che mette insieme la riparazione, l’eventuale utilizzo del carro attrezzi e, appunto, l’auto sostitutiva.
AUTO SOSTITUTIVA E ASSICURAZIONE
Le officine e le concessionarie che hanno in dotazione le auto sostitutive sono tenute ad assicurarle, altrimenti non potrebbero circolare. Le vetture destinate a un utilizzo di cortesia, esattamente come le auto a noleggio, dispongono di clausole particolari che possono comprendere il rimborso dei costi sostenuti in caso di guasti, una copertura danni più estesa, la possibilità di non vedersi aumentare la classe di merito in caso di sinistro, ecc. In caso di malaugurato incidente alla guida di un’auto di cortesia, non serve andare nel panico ma basta comportarsi come se il sinistro fosse avvenuto alla guida della propria vettura. Compilare quindi il modulo CAI e solo successivamente avvisare il fornitore della macchina sostitutiva, che a sua volta trasmetterà la relativa pratica all’assicurazione per determinare l’eventuale responsabilità del conducente. Se la colpa è sua gli toccherà risarcire i danni, sempre che non abbia sottoscritto una copertura assicurativa totale.