Auto non intestata a disabile: procedura e modulo per delega L’auto non intestata a disabile può fruire degli stessi benefici di un veicolo intestato al disabile stesso

Auto non intestata a disabile: procedura e modulo per delega

L’auto non intestata a disabile può fruire degli stessi benefici di un veicolo intestato al disabile stesso, ma solo a determinate condizioni

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19 Settembre 2022 - 03:09

La disabilità non è un ostacolo alla guida dell’auto e all’ottenimento di specifiche facilitazioni economiche. Da una parte l’auto non intestata a disabile può infatti essere oggetto dello stesso trattamento riservato a un veicolo intestato al disabile stesso. Dall’altra, se le condizioni richieste sono rispettate, invalidi e disabili possono mettersi alla guida di una vettura senza infrangere alcuna norma. C’è però un aspetto che vogliamo approfondire in questo articolo. Riguarda proprio la gestione dell’auto non intestata a disabile. Non sempre quest’ultimo può infatti occuparsi dell’amministrazione delle differenti procedure richieste. Qui entra in gioco una seconda persona che ha quasi sempre bisogno della delega del soggetto affetto da disabilità per affrontare gli iter richiesti. Facciamo allora il punto della situazione rispetto all’auto non intestata a disabile, facendo riferimento ad alcuni casi frequenti.

AUTO NON INTESTATA A DISABILE: CI SONO AGEVOLAZIONI FISCALI?

Ai sensi della legge 104 e delle precisazioni successive dell’Agenzia delle entrate, la risposta è affermativa ma con alcune precisazioni. La normativa vigente permette di fruire di agevolazioni fiscali pure sull’auto non intestata a disabile. Tuttavia si deve trattare di un familiare che ha sostenuto la spesa per l’acquisto. Ma soprattutto lo deve aver fatto nell’interesse della persona affetta da disabilità a suo carico. Si tratta di un passaggio centrale in quanto altre figure non hanno diritto alla stessa facilitazione, anche se il disabile è a loro carico. Pensiamo ad esempio al tutore o all’amministratore di sostegno. Quest’ultimo è una figura nominata dal giudice tutelare del luogo a protezione di una persona debole. Una di quelle che si trova nell’impossibilità parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi. Il tutore è invece un rappresentante legale nominato per la cura degli interessi patrimoniali e non patrimoniali, di una persona in una situazione di svantaggio ovvero incapace di agire.

Bollo auto a metano

SI PAGA IL BOLLO SULL’AUTO NON INTESTATA A DISABILE?

Un’altra questione centrale che riguarda l’auto non intestata a disabile riguarda il pagamento del bollo. Si tratta di quella imposta gestita a livello regionale all’interno di una cornice di regole comuni ovvero nazionali. Ed è proprio a queste ultime che dobbiamo fare riferimento per comprendere se il bollo auto sia dovuto o meno. Non dimentichiamo infatti che i disabili sono esentati dal pagamento del bollo auto nel rispetto dei limiti di cilindrata previsti per l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata. Sono tre:

– 2.000 centimetri cubici per le auto con motore a benzina;

– 2.800 centimetri cubici per quelle diesel o ibrido;

– potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.

Sulla base delle disposizioni in vigore, l’esenzione del bollo auto spetta dunque quando l’auto è intestata alla persona con disabilità. Ma anche se l’intestatario è un familiare del quale il disabile è fiscalmente a carico. Dal punto di vista amministrativo, l’Ufficio tributi della Regione di residenza gestisce le pratiche per la concessione dell’esenzione. In caso contrario ovvero in assenza di tale ufficio, il punto di riferimento è l’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate.

FERMO AMMINISTRATIVO AUTO DISABILI: PROCEDURA E MODULO PER LA DELEGA

Sono due gli aspetti preliminari da ricordare. In prima battuta l’Agenzia delle entrate non può procedere all’iscrizione del fermo amministrativo per i veicoli adibiti o destinati all’uso di persone diversamente abili. Dopodiché, se il fermo risultasse già iscritto, gli uomini dell’Agenzia di Via XX Settembre provvedono alla cancellazione. Tuttavia la procedura non è automatica. L’interessato deve infatti presentare agli sportelli oppure inviare una raccomandata con la compilazione del modello F3 “Istanza di annullamento preavviso-cancellazione fermo bene ad uso persona diversamente abile”. Le Entrate disciplinano con estrema cura la procedura da seguire nel caso in cui la persona con disabilità non possa seguire la procedura. Lo strumento da utilizzare è quello della delega, da compilare solo nell’ipotesi di presentazione da parte di una persona diversa dal richiedente. Oltre ai dati anagrafici e alle informazioni sul veicolo, nella dichiarazione sostitutiva di certificazione che accompagna la delega, deve indicare:

– di essere il titolare, il rappresentante legale, il tutore o il curatore della persona con disabilità;

– che la persona con disabilità è fiscalmente a suo carico;

– di essere consapevole delle sanzioni penali per false dichiarazioni.

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