Avete mai sentito parlare di clausole di esclusione nelle assicurazioni auto e di diritto di rivalsa? Eppure sono elementi molto importanti, anzi fondamentali, di un contratto assicurativo
Le clausole di esclusione nell’assicurazione auto rappresentano una limitazione contrattuale sulla copertura da parte della compagnia assicurativa nell’eventualità di un sinistro stradale. Con queste clausole, infatti, l’impresa assicuratrice elenca tutti i casi in cui non garantisce il risarcimento dei danni causati, di solito per una condotta illecita dell’assicurato. Le clausole di esclusione sono strettamente connesse al cosiddetto ‘diritto di rivalsa’: significa che pur essendo tenute a risarcire sempre le terze parti coinvolte in un sinistro, le compagnie hanno poi la possibilità di ‘rivalersi’ sul conducente assicurato, obbligandolo a restituire in tutto o in parte l’ammontare dell’indennizzo erogato a copertura dei danneggiamenti.
Aggiornamento del 21 dicembre 2021 con miglioramento della leggibilità del testo e contenuti più attuali.
CASI IN CUI SI APPLICANO LE CLAUSOLE DI ESCLUSIONE
Come abbiamo anticipato, le clausole di esclusione nel contratto di assicurazione auto si applicano quando nell’istruttoria di verifica di un incidente stradale viene riscontrato un dolo, più o meno grave, dell’assicurato. Le esclusioni delle coperture sono indicate tassativamente dalle compagnie all’interno dei contratti, e le più importanti sono le seguenti:
– guida senza patente o con patente scaduta;
– guida con revisione non valida;
– la guida in stato di ebrezza;
– guida sotto effetto di sostanze stupefacenti;
– guida di veicoli con motori truccati;
– la guida di un conducente diverso da quello indicato a contratto (sopravviene in caso di polizza RC auto che prevede la guida esclusiva);
– guida di un conducente con età inferiore a quella prestabilita da contratto (si pensi alle auto assicurate con la formula ‘guida esperta’).
ALTRE POSSIBILI CLAUSOLE DI ESCLUSIONE NELLE ASSICURAZIONI AUTO
Le clausole di esclusione si adottano anche al verificarsi di altre situazioni, meno comuni ma comunque previste:
– dichiarazioni inesatte o reticenti dell’assicurato tese a ostacolare l’esatta ricostruzione di un sinistro;
– veicolo privato che viene utilizzato come scuola guida;
– veicolo messo in circolazione nonostante fosse soggetto a fermo amministrativo;
– partecipazione del veicolo a gare o competizioni sportive;
– danni provocati da veicoli alimentati a metano o gpl avvenuti in aree ove l’accesso di questi ultimi era vietato dalla legge.
Ovviamente non tutte le compagnie assicurative prevedono le medesime clausole di esclusione. Per cui, come al solito, invitiamo a leggere attentamente le specifiche del contratto prima di firmare.
IL DIRITTO DI RIVALSA
La rivalsa è dunque il diritto di una compagnia assicurativa di richiedere all’assicurato un rimborso per gli importi liquidati a causa di un sinistro di cui è responsabile, qualora si riscontrino alcune condizioni particolari come il dolo, l’imprudenza o l’imperizia dello stesso assicurato, anche dopo l’avvenuta erogazione dell’indennizzo. Un’impresa di assicurazione, infatti, è tenuta comunque a risarcire i terzi danneggiati a causa di un incidente provocato dal proprio cliente, a prescindere se ci sia stata o meno una cattiva condotta da parte di quest’ultimo. Allo stesso tempo, una volta accertato il comportamento non consono dell’assicurato, può esercitare il diritto di rivalsa nei suoi confronti, imponendogli la restituzione dell’importo versato. Restituzione che a seconda della gravità del fatto commesso o dell’inosservanza può essere totale o parziale.
RINUNCIA ALLA RIVALSA
Poiché l’applicazione del diritto di rivalsa potrebbe risultare troppo onerosa per l’assicurato (parliamo, nei casi più estremi, di decine e centinaia di migliaia di euro di danni, o addirittura di più, totalmente a suo carico), molte compagnie assicurative propongono facoltativamente la sottoscrizione di una garanzia aggiuntiva per mezzo della quale rinunciano alla rivalsa, oppure la limitano a un importo massimo predefinito. Si tratta ovviamente di un’opzione molto favorevole per l’assicurato, ma come presagibile rovescio della medaglia prevede un costo e neppure tanto basso.
CLAUSOLE SULLO STILE DI GUIDA
È una novità degli ultimi anni, al punto che attualmente le clausole contrattuali sullo stile di guida non sono ancora oggetto di disciplina normativa, considerato che le norme stesse non attribuiscono alla scatola nera auto tale funzione. In pratica alcune compagnie offrono polizze che prevedono l’installazione obbligatoria di una scatola nera che, sulla base di un algoritmo, attribuisce un punteggio sullo stile di guida dell’assicurato. In caso di punteggio alto (dovuto a un stile di guida prudente e responsabile) l’assicurato può ottenere una riduzione sul premio della polizza.