Commissione Medica Locale patenti: come fare ricorso

Commissione Medica Locale patenti: come fare ricorso

Scopriamo come fare ricorso contro il giudizio di non idoneità della Commissione Medica Locale per le patenti, che può significare addio al documento di guida

1 Giugno 2020 - 12:06

La Commissione Medica Locale patenti, prevista dall’articolo 119 del Codice della Strada, è un organo sanitario collegiale, composto da tre medici di cui uno è presidente, istituito per verificare e accertare l’idoneità psico-fisica alla guida di soggetti che rientrano in particolari situazioni. Per esempio persone a cui è stata disposta la revisione della patente per guida in stato di ebbrezza, oppure che necessitano di una visita più approfondita su segnalazione dei medici certificatori, o che devono confermare la patente professionale in deroga ai limiti di età. Al termine della verifica la commissione rilascia un giudizio di idoneità o di non idoneità alla guida, che può essere temporanea o permanente, contro cui si può presentare ricorso qualora l’interessato non lo condivida (succede nella totalità dei casi quando viene emesso un giudizio di non idoneità, che significa non potere più guidare).

COMMISSIONE MEDICA LOCALE PATENTI: COSA FA

In base al comma 5 del già citato art. 119 CdS, la Commissione Medica Locale per le patenti comunica il giudizio di temporanea o permanente non idoneità alla guida al competente ufficio della Motorizzazione Civile, che adotta il relativo provvedimento di sospensione o revoca della patente di guida del soggetto interessato. La commissione può anche limitarsi a comunicare eventuali riduzioni della validità della patente, ai fini del rilascio di un duplicato del documento di guida che tenga conto delle nuove prescrizioni. Ma, come scrivevamo poc’anzi, contro ciò si può fare ricorso (si pensi alla delicata situazione di conducenti professionali che si vedono negare lo strumento per lavorare).

RICORSO CONTRO IL GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE MEDICA LOCALE PATENTI

Il ricorso contro il giudizio della Commissione Medica Locale patenti dev’essere presentato all’Unità Sanitaria territoriale di Rete Ferrovie Italiane (RFI) con raccomandata A/R, allegando il modulo della richiesta, il certificato medico della commissione e ogni altra documentazione sanitaria ritenuta utile. Se la valutazione medica dell’Unità Sanitaria Territoriale di RFI risulta più favorevole al conducente, costui può presentare la nuova certificazione medica alla Motorizzazione per il riesame e l’eventuale modifica o annullamento del provvedimento emesso in precedenza.

RICORSO RINNOVO PATENTE: IL TERMINE DI 120 GIORNI

Attenzione: l’interessato deve produrre la nuova certificazione a lui più favorevole entro il termine massimo di 120 giorni, dopodiché la valutazione della Commissione Medica Locale diventa definitiva. In alternativa al ricorso presso RFI esiste anche la possibilità di rivolgersi direttamente al TAR o presentare ricorso straordinario al Capo dello Stato. Per maggiori informazioni sulle Unità Sanitarie Territoriali di RFI, sulla richiesta di visita medica e sui relativi costi si può consultare l’apposita sezione sul sito web di Rete Ferrovie Italiane.

2 Commenti

Utente registrato
22:59, 26 Febbraio 2023

Mi chiamo Daniele Pulla. Circa 2 anni e 5 mesi fa’ e precisamente nel luglio 2020 mi è scaduta la patente di guida. La commissione medica locale patenti mi ha diniegato il rinnovo della patente perché percepisco l’indennità di accompagnamento. Mi hanno detto di scegliere tra la patente oppure l’indennità di accompagnamento. Però io so che le due cose sono compatibili ed infatti anche la mia psichiatra sostiene che posso avere assolutamente tutte e due le cose insieme. Ormai non posso più fare ricorso alle ferrovie perché sono passati 120 giorni. Però vorrei sapere come fare per fare ricorso al tar. Vorrei sapere dettagliatamente tutta la procedura per fare ricorso al tar. Grazie ! Arrivederci !

    Raffaele Dambra
    10:41, 28 Febbraio 2023

    Salve, per legge l’impugnazione del provvedimento al TAR deve avvenire entro il termine di 60 giorni dalla sua emissione o dalla notifica, quindi temo che nel suo caso siano scaduti i termini. Provi a chiedere ulteriore conferma a un legale.

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