Documenti per importazione e immatricolazione di auto dall’estero

Documenti per importazione e immatricolazione di auto dall’estero

Importazione auto in Italia: ecco i documenti necessari per il trasferimento e l'immatricolazione di un veicolo acquistato all'estero, nuovo o usato

24 Marzo 2025 - 12:00

A seconda che il veicolo provenga da un Paese dell’Unione europea oppure da una nazione extra-UE, cambiano gli obblighi relativi ai documenti per importazione e immatricolazione di auto dall’estero. In tutti e due i casi bisogna pianificare ogni fase per evitare complicazioni

Dopo aver visto cosa valutare per capire se l’acquisto di un’auto all’estero conviene oppure no, la nostra guida importazione auto nuova o usata affronta ora la parte che può creare più grane, cioè quella relativa ai documenti necessari per nazionalizzare un veicolo comprato oltreconfine. In realtà i documenti richiesti sono pressoché gli stessi che servono per immatricolare un’auto acquistata in Italia. La documentazione da produrre varia leggermente in base al Paese di provenienza del veicolo, nonché a seconda che si tratti di un mezzo nuovo o usato.

IMPORTAZIONE AUTO DA PAESI UE, SEMPLIFICAZIONE GRAZIE AL MERCATO UNICO

Quando il veicolo proviene da uno Stato membro dell’Unione europea, le operazioni doganali vengono meno. Ma non significa che il processo sia privo di burocrazia. Dopo l’acquisto, il veicolo va registrato in Italia attraverso lo Sportello telematico dell’automobilista, che gestisce sia l’immatricolazione sia l’iscrizione al Pubblico registro automobilistico. I documenti richiesti sono la carta di circolazione estera originale, il certificato di conformità europeo (detto anche COC), la fattura o il contratto di vendita e una copia del documento di identità e del codice fiscale dell’intestatario. In alcuni casi, la Motorizzazione può richiedere una traduzione giurata dei documenti se questi non sono redatti in lingua italiana.

Un punto delicato riguarda la classificazione dell’auto come nuova o usata. Se ha meno di 6 mesi di immatricolazione oppure meno di 6.000 chilometri percorsi, viene considerata nuova ai fini fiscali, e sarà necessario pagare l’Iva in Italia, presentando l’apposita modulistica all’Agenzia delle entrate. In caso contrario è considerata usata e non sarà dovuta Iva se già versata nel Paese d’origine.

AUTO EXTRA-UE, OBBLIGHI DOGANALI E OMOLOGAZIONE

Di complica la procedura quando si importa un’auto da un Paese che non appartiene all’Unione europea. Il primo passo è il passaggio attraverso la dogana, dove presentare la bolla doganale che attesta il pagamento dei dazi e dell’Iva all’importazione. Solo dopo il rilascio di questo documento è possibile avviare l’immatricolazione italiana. In molti casi l’auto dovrà essere sottoposta a una verifica tecnica di idoneità, poiché non tutti i veicoli importati da Paesi extra Unione europea sono omologati per la circolazione su strada secondo le norme europee. Se l’auto non dispone di un certificato di conformità bisogna produrre una scheda tecnica rilasciata da un centro prove autorizzato, che certifichi la rispondenza del mezzo alle normative italiane in materia di sicurezza, emissioni e impianti.

QUALI DOCUMENTI BISOGNA AVERE

I documenti da avere alla prima immatricolazione di un’auto nuova di fabbrica  sono la copia originale del Certificato di Omologazione Comunitaria (COC) e i documenti attestanti il versamento dell’Iva (qui spieghiamo le differenze sull’imposta tra auto nuove e usate). Nel caso di auto usate, invece, sono quasi sempre sufficienti i documenti di circolazione e/o un certificato di radiazione dall’ufficio di immatricolazione del Paese di provenienza.

TRADUZIONE DEI DOCUMENTI PER IMPORTAZIONE E IMMATRICOLAZIONE DI AUTO DALL’ESTERO

Difficilmente le autorità estere rilasciano la documentazione tecnica (il libretto di circolazione) già redatta in lingua italiana. Gli uffici della Motorizzazione in Italia richiedono di norma una traduzione asseverata, che è la traduzione ufficiale di un documento legale. Anche in questo caso consigliamo di chiedere info in anticipo rispetto alla presentazione della richiesta.

 

IMPORTAZIONE AUTO DALL’ESTERO: ISCRIZIONE AL PRA

Per immatricolare un’auto importata è necessario iscrivere il veicolo al PRA. Bisogna provvedere all’autenticazione del contratto di acquisto quale documento attestante il passaggio di proprietà. Sebbene già nel 2005 si sia tentato di eliminare l’obbligo di autenticazione dinanzi a un notaio, questo principio ha trovato una parziale attuazione solo più tardi grazie al decreto Bersani. La stessa formalità può essere espletata anche presso il Comune di residenza dell’acquirente.

Per maggiori informazioni sui documenti da presentare per importare e immatricolare un’auto dall’estero, nuova o usata, e i relativi costi, è disponibile l’apposita sezione sul sito dell’ACI.

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