Ammortizzatori a controllo elettronico

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16 Novembre 2023 - 12:30

Gli ammortizzatori a controllo elettronico modificano il loro effetto di smorzamento e l’assetto in base agli impulsi provenienti da una centralina elettronica che analizza i segnali raccolti da appositi sensori sull’entità  della sterzata, della frenata, dell’accelerazione e degli scuotimenti della carrozzeria. Si tratta di un controllo dinamico dell’assetto.

COME FUNZIONANO

La diffusione degli ammortizzatori a controllo elettronico è conseguente al fatto che la scelta di molle e ammortizzatori tradizionali è frutto di un compromesso fra le esigenze di confort e di tenuta di strada. Di solito si abbinano smorzatori rigidi a molle abbastanza morbide. In questo modo vengono limitate le oscillazioni della carrozzeria su fondi ondulati (sollecitazioni a bassa frequenza) e le ruote rimangono aderenti al terreno anche su strade con irregolarità  di elevata frequenza (cubetti di porfido o lastricato). Per avere il miglior contatto delle ruote con il terreno e per ridurre le oscillazioni della carrozzeria senza penalizzare inutilmente il confort, si deve, però ricorrere ad ammortizzatori a controllo elettronico, che hanno caratteristiche variabili.

REGOLAZIONI

I più semplici prevedono due regolazioni, morbida o rigida, altri hanno 3 o 4 livelli di smorzamento, altri ancora possono essere regolati con continuità  da un valore minimo a uno massimo e addirittura con valori di smorzamento diversi ruota per ruota. La regolazione viene effettuata variando l’area di passaggio dell’olio nell’ammortizzatore tramite elettrovalvole gestite dalla centralina. Sono allo studio (Bayer) anche ammortizzatori con liquidi “elettroreologici” capaci di variare la propria densità  in funzione della tensione elettrica cui sono sottoposti. In questo modo la sospensione attiva è regolata da un apparato elettrico; vedi anche ADS, con oli magnetoreattivi.

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