Immatricolare un'auto come autocarro: come fare? Ecco la procedura con i requisiti da rispettare e i relativi costi da affrontare
Fino a non molti anni fa immatricolare un’auto come autocarro era una pratica piuttosto diffusa per godere di numerosi vantaggi fiscali (ad esempio i veicoli classificati come autocarri beneficiano della deducibilità integrale, al 100%, delle spese e dei costi). Oggi non è più così perché il legislatore ha posto dei paletti più rigidi, tuttavia trasformare un’auto in un autocarro non è affatto vietato, occorre solo rispettare una serie di requisiti. Ecco come fare il cambio d’uso.
Aggiornamento del 6 settembre 2021 dopo la pubblicazione del chiarimento del MIMS in merito alla norma tecnica applicabile per cambio di categoria da autovettura M1 ad autocarro N1.
AUTO E AUTOCARRI NEL CODICE DELLA STRADA
Premessa: per l’articolo 54 del Codice della Strada le autovetture, categoria M1, sono veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente. Mentre gli autocarri, categoria N1, sono veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse. In base all’art. 82 CdS tutti i veicoli devono rispettare la loro destinazione d’uso, pertanto chi utilizza un veicolo per una destinazione o per un uso diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione è soggetto a una multa da 87 a 345 euro; invece chi utilizza per il trasporto di persone un veicolo destinato al trasporto di cose rischia una multa ben più salata da 431 a 1.734 euro. In entrambi i casi è previsto pure il ritiro della carta di circolazione.
COME TRASFORMARE UN’AUTO IN UN AUTOCARRO
Le sanzioni di cui sopra si possono però evitare cambiando la destinazione d’uso del veicolo. Vediamo quando e come si può fare. L’operazione di ‘trasformazione’ di un’auto in un autocarro è possibile se è presente una similitudine tra il veicolo immatricolato come autovettura e la corrispondente versione autocarro, dotata di omologazione nazionale di riferimento. In questo caso alla richiesta di cambio uso da presentare all’ufficio della Motorizzazione devono essere allegati:
– Domanda redatta su modello denominato TT2119 (scarica qui in formato PDF).
– Carta di circolazione o Documento unico in originale e copia.
– Attestato rilasciato dalla casa costruttrice del mezzo che riporti l’omologazione nazionale di riferimento al quale il veicolo è ricondotto: tale documento deve contenere il numero di telaio.
– Dichiarazione resa dall’allestitore nella quale risulta che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte: anche questa dichiarazione deve contenere il numero del telaio.
– Attestazione del versamento di 25,00 euro sul CC 9001.
– Attestazione del versamento di 32,00 euro sul CC 4028.
Importante: con una circolare pubblicata a settembre 2021, il MIMS ha chiarito che, sebbene la normativa di riferimento (datata 2005) richieda l’obbligo della presenza della paratia sui veicoli di categoria N1 trasformati da autovettura di categoria M1, le successive norme di omologazione europea hanno innovato profondamente la disciplina aprendo alla possibilità di installare sui veicoli omologati N1 dispositivi di fissaggio in luogo della paratia.
Ciò comporta il superamento della vecchia disciplina nazionale e consente, nel caso in cui l’omologazione del veicolo di riferimento di N1 preveda i dispositivi di fissaggio in luogo della paratia, l’installazione degli stessi dispositivi con le medesime caratteristiche e modalità di montaggio degli originali, purché conformi alla norma ISO 27956:2009 e al Reg. 2018/858, con conseguente conformità al tipo omologato del veicolo trasformato in N1.
TRASFORMARE AUTO IN AUTOCARRO SENZA SIMILITUDINE TRA I DUE MEZZI
In realtà è consentito trasformare un’auto in un autocarro anche se non c’è una vera similitudine tra i due mezzi, purché si rispettino alcuni requisiti. Tale operazione è possibile, infatti, solo su autovetture che abbiano carrozzeria di tipo ‘AF’ (Veicolo Multiuso) e ‘AC’ (Veicolo Familiare). In un’ipotesi del genere alla richiesta di cambio uso da presentare alla Motorizzazione devono essere allegati:
– Domanda redatta su modello denominato TT2119 (scarica qui in formato PDF).
– Carta di circolazione o Documento unico in originale e copia.
– Relazione tecnica, firmata da un tecnico abilitato, relativa alle verifiche tecniche di tutte le combinazioni di carico del veicolo originario: tale documento deve contenere il numero di telaio.
– Dichiarazione resa dall’allestitore che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte: anche questa dichiarazione deve contenere il numero di telaio.
– Attestazione del versamento di 25,00 euro sul CC 9001.
– Attestazione del versamento di 32,00 euro sul CC 4028.
COME TRASFORMARE UN AUTOCARRO IN UN’AUTO
Pochi lo sanno ma a certe condizioni è possibile pure l’operazione contraria, ossia trasformare un autocarro in un’autovettura. Ciò può avvenire solo ed esclusivamente per i veicoli già immatricolati nella categoria M1 (autovetture) e successivamente, a seguito di cambio categoria, inquadrati nella categoria N1 (autocarri). Significa che un veicolo immatricolato all’origine come autocarro non può essere trasformato in autovettura (con le dovute eccezioni descritte nella circolare 33892/23/32). Per questo tipo di operazione la documentazione da allegare in Motorizzazione è la seguente:
– Domanda redatta su modello denominato TT2119 (scarica qui in formato PDF).
– Carta di circolazione o Documento unico in originale e copia.
– Dichiarazione resa dall’officina che ha effettuato i lavori per il ripristino del veicolo, dove risulti che tali lavori sono stati eseguiti a regola d’arte (con numero del telaio).
– Attestazione del versamento di 25,00 euro sul CC 9001.
– Attestazione del versamento di 32,00 euro sul CC 4028.
Durante la verifica da parte di un tecnico della Motorizzazione verrà controllato con particolare attenzione il ripristino degli ancoraggi delle cinture di sicurezza e dei sedili.