Quante formule tariffarie della RC auto ci sono in Italia? Dalla bonus-malus al sistema con franchigia fino alle clausole miste, ecco come si calcola il premio
Le formule tariffarie della RC auto, che servono a calcolare il premio da pagare, sono regolate dall’art. 133 del Codice delle Assicurazioni, secondo cui “i contratti di assicurazione (dei veicoli a motore, ndr) devono essere stipulati in base a condizioni che prevedano a ogni scadenza annuale la variazione del premio in relazione al verificarsi o meno di sinistri nel corso di un certo periodo di tempo; oppure in base a clausole di franchigia che prevedano un contributo dell’assicurato al risarcimento del danno, o in base a formule miste fra le due tipologie”. La formula tariffaria RCA largamente più diffusa è la bonus-malus, che si regge appunto sulla buona o cattiva condotta alla guida dell’assicurato, ma non è l’unica, essendocene molte altre alcune delle quali sono poco conosciute. Proviamo perciò a scoprirle tutte.
Aggiornamento del 25 gennaio 2022 con miglioramento della leggibilità del testo e contenuti più attuali.
FORMULA TARIFFARIA RC AUTO BONUS-MALUS
Come dicevamo, la formula bonus-malus si basa su di un meccanismo che premia gli automobilisti più disciplinati e punisce chi provoca sinistri. A ogni scadenza annuale, infatti, il premio viene calcolato secondo una classe di merito (ce ne sono 18, dove la 18^ è l’ultima e quindi la più cara, mentre la 1^ e quella più favorevole) determinata dal numero di incidenti eventualmente provocati entro uno specifico termine di tempo chiamato ‘periodo di osservazione’. Chi non causa alcun sinistro scala quindi di una classe (per esempio dalla 4^ alla 3^) e paga un premio inferiore; viceversa chi provoca un sinistro di classi ne perde ben due, tranne nel caso di concorso di colpa paritario o con responsabilità minoritaria. La classe di merito, sia quella di provenienza sia quella di assegnazione per l’annualità successiva, deve essere indicata nell’attestato di rischio, valido cinque anni.
FORMULA TARIFFARIA CON FRANCHIGIA
La formula con franchigia prevede che, in caso di sinistro, l’assicurato contribuisca al risarcimento del danno che ha causato, restituendo alla compagnia una quota dell’indennizzo che gli spetta. Una variante di questa formula, detta ‘a franchigia fissa e assoluta’, piuttosto diffusa soprattutto nelle assicurazioni RC per autocarri, prevede invece una riduzione del premio assicurativo a fronte del rimborso da parte dell’assicurato di un importo prestabilito nel contratto. Se il danno da risarcire è inferiore all’importo della franchigia, l’importo a carico del contraente viene limitato a quello dell’indennizzo stesso.
FORMULA BONUS-MALUS CON FRANCHIGIA
È un sistema misto, chiaramente previsto dal Codice delle Assicurazioni, in cui alla scala di classi bonus malus, si aggiunge una franchigia. Questa formula tariffaria funziona pressappoco così: nel caso di incidente stradale l’assicurato partecipa al risarcimento del danno che ha causato, restituendo alla compagnia una cifra fissa oppure una certa percentuale di quanto questa abbia dovuto riconoscere al danneggiato. Tuttavia, qualora l’importo del danno rimborsato risulti inferiore o uguale alla franchigia, non ci sarà l’applicazione del malus e il sinistro non finirà sull’attestato di rischio, facendo conseguentemente scattare il bonus.
FORMULA TARIFFARIA RC AUTO A TARIFFA FISSA
Utilizzata principalmente per le polizze RC auto di autocarri, autobus, macchine agricole e macchine operatrici, mentre non può essere applicata alle autovetture, ai ciclomotori e ai motocicli, contempla un premio fisso e invariabile a carico dell’assicurato a prescindere dal numero di sinistri causati.
ALTRE FORMULE TARIFFARIE RC AUTO: PEJUS, NO CLAIM DISCOUNT E PAYD
Concludiamo l’esposizione delle formule tariffarie RC auto che esistono in Italia con tre sistemi validi per alcuni specifici veicoli o in situazioni particolari. La formula tariffa fissa con pejus, indicata soprattutto per gli autocarri, funziona applicando una percentuale di maggiorazione del premio a tariffa fissa per l’annualità assicurativa successiva, a seconda del numero di sinistri causati nell’annualità precedente. La No Claim Discount, diffusa tra ciclomotori e motocicli, prevede al contrario uno sconto sul premio in assenza di sinistri. Infine la formula PAYD (Pay As You Drive), in base alla quale il premio varia in funzione di certi fattori: il numero di km percorsi, il tipo di strada (zone urbane, autostrade, ecc.), l’orario di circolazione e via così.
Utente registrato
13:58, 29 Aprile 2024Un dubbio: se ho l’auto in bonus malus e passo ad una formula con franchigia senza bonus malus, cosa accade al mio attestato di rischio nell’anno successivo, nel caso decida di ripassare alla bonus malus? Perdo un anno, come se la vettura fosse rimasta ferma e priva di assicurazione?
Raffaele Dambra
10:14, 8 Maggio 2024Buongiorno, i contratti RC auto senza bonus malus non intaccano l’attestato di rischio, ma vengono comunque applicati raramente alle autovetture (più facilmente agli autocarri). Sono più diffuse le formule bonus malus con franchigia che consentono all’assicurato, in caso di incidente con colpa, di mantenere la classe di merito maturata qualora l’importo del danno sia inferiore o uguale alla franchigia.