
Con la patente B italiana è possibile guidare in tutti i Paesi dell’Europa e del mondo? Ci sono differenze tra Unione Europea e altri Paesi? Tutte le risposte
La patente B è quella che spinge la maggioranza dei ragazzi, allo scoccare del diciottesimo anno di età, ad avviare l’iter per sostenere gli esami di teoria e pratica per il suo conseguimento. Eppure, al di là dei limiti previsti per i neopatentati ovvero coloro che hanno conseguito la patente nei primi 3 anni, tutti gli automobilisti sono soggetti a una serie di restrizioni. In pratica non è sufficiente avere in tasca la patente B per guidare ovunque in piena libertà. Detto in altri termini, prima di intraprendere un viaggio all’estero, è bene domandarsi dove posso guidare con la patente B italiana. La licenza di guida conseguita in Italia, infatti, non ha ovunque lo stesso valore e di conseguenza bisogna adottare le necessarie cautele.
PATENTE B ITALIANA VALE IN TUTTA EUROPA?
C’è una direttiva europea, la 2006/126/CE, che armonizza la disciplina sulle patenti nazionali in ambito comunitario. Sulla base di quanto contenuto si evince che la patente B italiana vale in tutta l’Unione Europea. Da una parte la direttiva stabilisce che gli Stati membri devono istituire una patente nazionale di guida secondo un modello comunitario unico in cui figuri la sigla distintiva nazionale. Dall’altra fissa il principio del riconoscimento reciproco. Le patenti di guida rilasciate dagli Stati membri sono cioè vicendevolmente accettate.
Attenzione: la patente italiana è sufficiente per guidare non solo in tutti i Paesi dell’Unione Europea ma anche negli altri Paesi europei non facenti parte dell’UE, ad esclusione della Federazione Russa.
Tra le varie disposizioni della direttiva 2006/126/CE, si segnala quella relativa alla sostituzione, al ritiro, al cambio e al riconoscimento della patente di guida. La direttiva stabilisce che “il titolare di una patente di guida in corso di validità rilasciata da uno Stato membro, qualora abbia acquisito la residenza normale in un altro Stato membro, può chiedere la sostituzione della propria patente di guida con una equivalente. Spetta allo Stato membro che procede alla sostituzione verificare per quale categoria la patente presentata sia effettivamente in corso di validità”.
GUIDA ALL’ESTERO, ATTENZIONE ALLE REGOLE
Naturalmente non tutte le norme sulla circolazione sono le stesse in ogni Paese. Per una guida sicura è buona regola informarsi sulle disposizioni interne, sulle caratteristiche delle segnaletiche orizzontale e verticale e sulle sanzioni applicate in caso di infrazioni. Senza dimenticare che nel Regno Unito, il lato di marcia è a sinistra anziché a destra, così come a Malta. Ma cosa accade al di là dell’Europa? Continua a essere valida la patente B italiana?
DOVE POSSO GUIDARE CON LA PATENTE B ITALIANA FUORI EUROPA
Grazie all’Unione Europea guidare con la patente B italiana all’estero è piuttosto semplice ovvero non presenta grandi limitazioni. Cambiano invece le regole nel caso di spostamenti al di fuori dei confini continentali. Gli accordi di reciprocità o eventuali intese internazionali regolano i rapporti tra Stati in relazione alle norme sulla circolazione stradale. L’Italia riconosce due accordi. Il primo è la Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale che fissa in 3 anni la validità della patente all’interno di un Paese ospitante. Il secondo è la Convenzione di Ginevra sulla circolazione stradale che riduce a 1 anno la validità della licenza di guida del Paese di origine.
Tuttavia per circolare sulle proprie strade, molti Paesi extra-europei possono richiedere in abbinamento alla patente italiana un permesso internazionale di guida che non può essere mai utilizzato autonomamente, ma deve essere sempre accompagnato dalla patente nazionale in corso di validità.
Le informazioni di dettaglio relative a dove posso guidare con la patente B italiana nei singoli Paesi extra-europei possono essere consultate sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, selezionando il Paese di interesse e scegliendo la voce Viabilità.