Come faccio a sapere quanto pago di bollo?

Come faccio a sapere quanto pago di bollo?

Per sapere quanto pago di bollo auto ci sono strumenti online, ma è bene sapere anche come si calcola l'importo finale

9 Maggio 2024 - 12:30

Sapere quanto pago di bollo è uno dei quesiti più ricorrenti. Il bollo auto è un obbligo fiscale per chiunque possegga un veicolo registrato in Italia, indipendentemente dalla tipologia. Questa tassa regionale è dovuta da tutti i proprietari di veicoli, inclusi coloro che beneficiano di un contratto di noleggio a lungo termine o leasing. Deve essere corrisposto anche se il mezzo non viene utilizzato e rimane parcheggiato in un garage. Essendo una tassa sul possesso, la mancata circolazione non implica alcuna esenzione. La gestione del bollo auto varia a seconda della regione di residenza del proprietario. I fondi raccolti con questa tassa alimentano le casse regionali, ad eccezione del Friuli-Venezia Giulia e della Sardegna, dove la riscossione è gestita direttamente dall’Agenzia delle entrate. L’importo è calcolato sulla base della potenza del motore e di altri criteri stabiliti dalla regione di residenza.

QUANTO PAGO DI BOLLO: COME FARE A SAPERLO

Quanto pago di bollo?” è dunque una domanda comune tra i proprietari di veicoli. L’importo è determinato da vari fattori:

  • la potenza del motore del veicolo (espressa in kilowatt, kW);
  • la classe ambientale (da Euro 1 a Euro 6);
  • la regione di residenza del proprietario.

Per calcolare l’importo si moltiplicano i kW del veicolo per il valore specificato nella tabella delle tasse automobilistiche, che varia a seconda della classe ambientale. Il pagamento annuale del bollo auto è una procedura che ciascun proprietario di veicolo immatricolato in Italia deve eseguire entro un termine preciso. Il bollo scade annualmente e deve essere saldato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Ad esempio, se il termine è il 31 marzo, il versamento deve avvenire entro il 30 aprile. Fa eccezione il primo pagamento del bollo, che deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese in cui il veicolo viene immatricolato. Per quanto riguarda i metodi di pagamento, gli intestatari di veicolo possono optare per diverse soluzioni: dal servizio online fornito dall’Aci alle Poste Italiane, passando per le ricevitorie Lottomatica e le agenzie di pratiche auto. Altre opzioni sono i tabaccai convenzionati con Banca Itb, gli sportelli ATM e l’I-Banking, anche se la disponibilità di questi servizi può variare a seconda della regione.

Pagamento-bollo

QUALE STRUMENTO PER CALCOLARE QUANTO PAGO DI BOLLO

Per i proprietari di veicoli che si chiedono “quanto pago di bollo“, esistono diverse risorse online per facilitare il pagamento e la verifica di questa tassa automobilistica. Sul sito dell’Automobile club d’Italia gli utenti possono calcolare l’importo del bollo inserendo informazioni come regione di residenza, targa e tipo di veicolo. Il sito permette di selezionare la natura del pagamento, che può essere un rinnovo, un’integrazione o una prima immatricolazione, e restituisce l’ammontare dovuto. In aggiunta, il sito dell’Aci offre anche la possibilità di verificare se il bollo auto è stato pagato, un servizio simile a quello fornito dall’Agenzia delle entrate. Per effettuare questa verifica, basta inserire dettagli quali:

  • tipo di pagamento;
  • regione di residenza;
  • tipo di veicolo;
  • numero di targa;
  • codice di controllo.

Questa funzionalità è disponibile per tutti gli automobilisti, inclusi quelli residenti in Friuli Venezia Giulia e Sardegna, nonché nelle province autonome di Trento e Bolzano. Nonostante l’affidabilità del sistema, l’Aci avverte su possibili ritardi nella segnalazione dei pagamenti. Poiché non tutti gli archivi regionali sono gestiti dall’Aci, in caso di dubbi o incertezze, è consigliabile ripetere il controllo nei giorni successivi per assicurarsi della corretta registrazione del pagamento.

BOLLO AUTO NON PAGATO: QUALI CONSEGUENZE

Cosa accade infine se l’automobilista non paga nei tempi il bollo? Il mancato versamento non impedisce la circolazione del veicolo, ma accumulare ritardi nel versamento può portare a costi più alti. Più precisamente:

  • entro 14 giorni dalla scadenza scatta una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo;
  • tra 15 e 30 giorni dalla scadenza è prevista una sanzione dell’1,5% più interessi di mora dello 0,2% per ogni giorno di ritardo;
  • nel caso di ritardo fra 31 e 90 giorni si applica una sanzione dell’1,67% accompagnata da interessi di mora;
  • tra 90 giorni e un anno dalla scadenza c’è una sanzione del 3,75% più interessi di mora;
  • tra 1 e 3 anni dalla scadenza, la sanzione è del 30% più interessi di mora dello 0,5% per ogni semestre di ritardo.

In caso di mancato pagamento, la regione di residenza avvia le procedure di accertamento e invia un avviso di pagamento al proprietario inadempiente. Ma dopo tre anni dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza del pagamento, scatta la prescrizione del debito. Questo limite impedisce alla regione di proseguire senza limiti temporali con le procedure di riscossione.

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