4 multe in 15 minuti su corsia riservata: ne paga una sola

4 multe in 15 minuti su corsia riservata: ne paga una sola Un automobilista viene fotografato 4 volte mentre percorre una corsia riservata ai mezzi pubblici: fa ricorso e il Giudice gli dà ragione

Un automobilista viene fotografato 4 volte mentre percorre una corsia riservata ai mezzi pubblici: fa ricorso e il Giudice gli dà ragione

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10 Marzo 2016 - 08:03

Si chiamano multe seriali e sono note agli italiani da quando esistono le telecamere anti-infrazione. Il fenomeno non è tanto emerso con gli autovelox a distanza ravvicinata uno dall'altro che appioppano verbali a pochi secondi di distanza; piuttosto è esploso con gli occhi elettronici in città. Fu soprattutto l'Ecopass di Milano a far scoprire a tutti il guaio: multe a raffica a uno stesso cittadino in pochi giorni, moltiplicate per 10, poi per 100 e per 1.000. Tanto da spingere a fare ricorso. Ma anche le Zone a traffico limitato sono terribili in questo senso, idem le corsie preferenziali videosorvegliate: possono sempre scapparci le multe seriali. Ed è proprio quanto capitato di recente a un automobilista.

COSA È SUCCESSO – Addirittura, un guidatore, a Milano (regina indiscussa della multa elettronica, con telecamere ovunque), ha ricevuto 4 contravvenzioni in 15 minuti. Reo di aver circolato in una corsia riservata ai mezzi pubblici. Grosso, modo, facciamo 90 euro a multa, così da toccare quota 360 euro. In un quarto d'ora: non male come incasso per il Comune. Ma il multato, tenace, non s'è dato per vinto e ha fatto ricorso al Giudice di Pace di Milano.

RICORSO VINCENTE – Il magistrato ha ammesso il conducente a pagare soltanto il primo verbale. Il motivo? Ha riconosciuto tra le distinte sanzioni, il vincolo della continuazione. Il Giudice di Pace, con la sentenza 1376/2016, ha sostanzialmente stabilito che le stesse infrazioni possono considerarsi come facenti parte di una condotta unitaria e, quindi, sanzionabili secondo il principio della continuazione. Si applica sì l'articolo 7 comma 14 del Codice della Strada, ma una volta sola: “La violazione del divieto di circolazione nelle corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto, nelle aree pedonali e nelle zone a traffico limitato è soggetta alla sanzione amministrativa del pagamento di 80 euro”. Più le spese di notifica, si arriva a 90 euro minimo.

RAGIONAMENTO CONDIVISIBILE – Il principio del magistrato è condivisibile. Ancor più se si crede alla perfetta buona fede del guidatore. Chi mai farebbe tutte quelle infrazioni, ben sapendo di ricevere poi le multe? Allo stesso modo, se le violazioni avvenissero in giorni differenti, la buona fede dell'automobilista sarebbe da valutare. E comunque, sull'esito del ricorso ha inciso anche l'assenza del Comune alla discussione della causa davanti al Giudice di pace. Occhio però: l'incertezza del diritto della circolazione (vedi qui) è tale che la giurisprudenza risulta molto variegata in materia di multe seriali (vedi qui).

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