
Sarà costruito con circa 2 mila batterie di auto elettriche per alimentare la rete, così Renault previene in sovraccarico da domanda di energia
Renault sviluppa il grande accumulatore d'Europa con l'obiettivo di gestire le differenze tra il consumo e la produzione di elettricità in un dato momento. Il progetto si prefigge di di aumentare la quota delle fonti rinnovabili nel mix energetico. I primi impianti saranno installati nel 2019 e avranno una capacità di oltee 60Mwh; insomma a pieno regime sarà facile gestire le esigenze energetiche di una cittadina di 5.000 nuclei familiari. Lo sviluppo di questa tecnologia è stato reso possibile dai passi avanti nello sviluppo delle batterie montate sui veicoli elettrici. L'accumulatore, infatti, sfrutterà la capacità di oltre 2.000 batterie per auto elettriche.
LA SUPER BATTERIA RENAULT Con il lancio dell'Advanced Battery Storage Renault dimostra che gli sviluppi delle auto elettriche possono trovare applicazione anche fuori dalla strada (Leggi Renault e Vw si alleano per il carsharing elettrico). La soluzione innovativa permette lo stoccaggio stazionario di energia, si parla di almeno 60 Mwh, e si avvale esclusivamente di batterie di veicoli elettrici. La capacità di immagazzinamento sarà progressivamente ampliata nel tempo, fino a sfruttare ben 2.000 batterie per auto elettriche. Il sistema potrà facilmente alimentare una cittadina abitata da 5.000 nuclei familiari. I primi impianti saranno installati all'inizio del 2019 in tre siti in Francia ed uno in Germania; si tratta degli stabilimenti Renault di Douai e Cléon (Senna Marittima) e di un'ex centrale a carbone della Nord Reno-Vestfalia.
A COSA SERVE LO STOCCAGGIO STAZIONARIO Lo stoccaggio stazionario aumenta la convenienza economica delle energie a basso contenuto di carbonio. Conservare il surplus energetico prodotto significa poterlo poi rendere disponibile quando necessario. Nicolas Schottey, Direttore del Programma Nuovi Business Energia del Gruppo Renault afferma che «il dispositivo rilascia le riserve accumulate nel preciso istante in cui si crea uno squilibrio nella rete ,per compensarne gli effetti». Lo stoccaggio stazionario si basa sull'utilizzo di batterie di veicoli elettrici sia nuove che rigenerate, riunite in un container. «Questo assemblaggio unico – prosegue Schottey – darà al sistema “Advanced Battery Storage” la possibilità di liberare o assorbire, quasi istantaneamente, una potenza di 70MW. La forte potenza e la grande capacità della nostra soluzione ci consentiranno di rispondere efficacemente alla maggior parte delle richieste della rete».
ELETTRICO NEL QUOTIDIANO Molte case automobilistiche si stanno interrogando sulle applicazioni delle tecnologie sviluppate per l'auto elettrica. Bmw, ad esempio, sfrutterà le batterie rigenerate delle sue i3 per alimentare una abitazione. Ormai esauste per l'utilizzo su strada secondo Bmw possono essere in grado di fornire 24 ore di autonomia ad una casa (Leggi Bmw batterie della i3 alimentano una casa). L'americana Tesla, in prima linea sulla mobilità elettrica, propone qualcosa di simile. Si chiama PowerWall ed è un accumulatore da 13,5 kWh capace di immagazzinare l'energia dei pannelli solari rendendola fruibile in casa. Garantisce 5kW di corrente continua e si controlla comodamente tramite app.