
I Costruttori stanno valutando gli airbag laterali esterni, ma affinché siano infallibili vanno risolte alcune criticità. Ecco cosa è emerso dai test
Gli airbag proteggono i passeggeri dentro l'auto, assorbendo le accelerazioni e attutendo gli urti (scopri come è fatto un airbag TRW). Il meccanismo agisce quindi, per così dire, in “seconda battuta”: l'auto subisce sollecitazioni elevate ma i loro effetti all'interno vengono mitigati. Perché non diminuire le sollecitazioni sull'auto, prima ancora che si propaghino all'interno? L'idea degli airbag esterni non è nuova (SicurAUTO.it ne aveva già parlato qualche anno fa) e ora sta tornando di attualità.
DOPO MARTE, SUL PIANETA TERRA? – Se il cinema ci ha regalato immagini di auto avvolte in palloni o schiume protettive antiurto (vedi Demolition Man con Sylvester Stallone), una personificazione degli airbag esterni la si è addirittura avuta su… Marte! Sia l'Exploration Rover sia Mars Pathfinder si sono infatti posati su Marte completamente avvolti in robustissimi (6-8 tele di Vectran, 2 volte più resistente del Kevlar, in un tessuto da 100 e anche 200 denari) airbag che si sono gonfiati prima dell'impatto. Le sperimentazioni degli airbag esterni per le automobili sono meno estreme della condizioni spaziali ma non sono certamente semplici. Se alcune auto, ad esempio la Volvo V40, (leggi come funziona il Volvo Pedestrian Airbag) un airbag esterno è già presente e protegge i pedoni negli urti frontali, si stanno ora studiando cuscini che possano mitigare le sollecitazioni negli urti laterali.
IL GIGANTE E LA BAMBINA – ZF TRW, per esempio, ha presentato un airbag esterno che protegga le auto dagli speronamenti laterali, che a volte sono così violenti da piegare il veicoli nella macabra forma chiamata T-bone (leggi cosa si rischia in caso di urto laterale riparato in economia). ZF TRW partecipa ad un consorzio di ricerca, nato tre anni fa e che comprende anche Seat, che ha costruito un prototipo di airbag contenuto nel brancardo. Il suo rilevante volume – 200 litri, circa il doppio delle dimensioni di un airbag a tendina convenzionale – ha richiesto l'utilizzo di due inflator per gonfiarlo a dovere. Un altro effetto collaterale delle dimensioni fuori standard è una certa lentezza nel gonfiaggio, cosa che impone la sua attivazione prima dell'urto (come accade su… Marte!). Questo impone un controller molto preciso coadiuvato da una nutrita serie di sensori (leggi come funziona la round view del Nissan Safety Shield, potrebbe essere utile a questo scopo?), che riesca ad impedire attivazioni inopportune causate da falsi allarmi. Questi airbag sarebbero molto utili sulla vetture compatte, molto più basse e leggere rispetto ad un grosso SUV o un pickup.
QUESTIONI COMPLICATE – Steve Peterson, direttore dell'ingegneria dei sistemi globali per la sicurezza degli occupanti di ZF TRW, riferisce come i ricercatori abbiano concluso che un airbag del genere potrebbe ridurre l'intensità di una collisione laterale del 30%. “È sicuramente interessante, penso che potrebbe avere senso, soprattutto per una piccola auto con poca altezza da terra”. Ovviamente esistono anche difficoltà, come la possibile esposizione dell'airbag esterno a pioggia, neve, sporcizia e il sempre corrosivo sale sparso sulle strade in inverno; Peterson è comunque ottimista: “Molte persone stanno lavorando su questi aspetti e la tecnologia sta migliorando”. Un'altra situazione spinosa che va tenuta bene in conto è la possibile proiezione di schegge e detriti verso altri utenti della strada (vedi le varie vicissitudini di Takata e delle Case che hanno usato i suoi airbag) ed è anche per questo che sono allo studio soluzioni forse più pratiche. Peterson ha infatti riportato che i ricercatori hanno allo studio anche un dispositivo pirotecnico che allontana il sedile dal fianco dell'auto in caso di collisione laterale, un airbag laterale potrebbe riempire l'extra-spazio così creato. Un'ulteriore idea è un pannello di acciaio cavo sistemato attraverso la portiera: durante la collisione un inflator lo “gonfierebbe” per formare un tubo, del diametro di circa 8 cm, che rinforzerebbe il pannello della porta; Autoliv lo ha testato anche nei montanti del parabrezza e nella traversa anteriore. Queste sperimentazioni sono indubbiamente interessanti ma le Case e i loro fornitori devono perfezionare il funzionamento di questi utilissimi salvavita perché, a volte, i loro azionamenti intempestivi sono più pericolosi (e costosi) degli stessi urti, come testimoniato dai lettori che scrivono all'Esperto di SicurAUTO.it per segnalare gli airbag affetti da malfunzionamenti.