Si dilata a dismisura la dimensione del richiamo per gli airbag Takata: Toyota ha annunciato altre 300 mila auto tra Corolla e Lexus SC430
Le brutte notizie per Takata non smettono di arrivare, stessa sorte per i Costruttori, che con una certa regolarità temporale annunciano ulteriori richiami per il solito e grave problema degli airbag difettosi. Stavolta è Toyota a dover richiamare più di 300 mila automobili, così cresce in tutto il mondo il numero delle unità “infettate” dallo scandalo Takata.
TOYOTA FA I CONTI – La Casa automobilistica nipponica ha comunicato nella giornata di ieri che sta preparando il richiamo di altre 356.000 unità, per colpa degli airbag difettosi di Takata. Queste si vanno ad aggiungere alle 198.000 già fatte rientrare negli Usa nelle precedenti campagne. Questa volta i modelli interessati riguardano le Corolla prodotte nel 2008 e le Lexus SC430 nate in un periodo di tempo che va dal 2008 al 2010. Per il Costruttore di airbag i numeri continuano a “gonfiarsi” tristemente: si stima che in tutto il Mondo i richiami per lo scandalo Takata abbiano coinvolto circa 29 milioni di automobili e che tra queste almeno 19 milioni di unità sono negli Stati Uniti (leggi qui gli ultimi dettagli).
IL GRAVE DIFETTO – Il mix che ha reso difettosi e pericolosi gli airbag di Takata è composto da un propellente che si è scoperto poi essere molto sensibile a condizioni di umidità e temperature elevate e da un contenitore metallico mal progettato e realizzato. In fase di attivazione, quando l'airbag Takata si gonfia, rompe il contenitore in cui è riposto in modo violento, così tanto che tutte le schegge metalliche vengono spinte nell'abitacolo, chiaramente in direzione dei passeggeri. Questi airbag hanno già causato più di 100 feriti e 10 decessi; l'ultimo si è verificato in South Carolina. La vittima si chiamava Joel Knight, 52 anni e originario della Georgia; è morto dopo aver urtato una mucca con il suo Ford Ranger del 2006. Il decesso è avvenuto perché Joel ha riportato ferite gravi al collo dalle schegge metalliche fuori uscite dallo scoppio dell'airbag.
I NUMERI CRESCONO – Toyota ha detto anche che i nuovi richiami aumentato il numero dei suoi veicoli coinvolti nello “scandalo” in tutto il mondo: la cifra è pari a 15.314.000 unità, di queste 3.156.000 si trovano negli Stati Uniti (anche Mazda è coinvolta; leggi qui i numeri dei suoi richiami). La Reuters ha di recente diramato una notizia dai numeri eclatanti, che tra l'altro vede protagoniste le autorità competenti che stanno gestendo questa portata scandalosa fatta di problemi tecnici, feriti e vittime. Sembrerebbe che i regolatori federali stiano valutando l'opportunità di catalogare come “pericolosi” altre decine di milioni di airbag: la cifra oscilla fra i 70 e i 90 milioni. Se in questa notizia c'è del vero, allora lo scandalo prenderebbe una piega molto triste: il totale dei richiami supererebbe i 105 milioni, ovvero il 40% del parco circolante degli States. Tornando a Toyota, non ha comunicato ancora quali sono i modelli fuori dagli Usa interessati a eventuali richiami.