Lo dimostra l'ennesimo episodio della serie: automobilista senza patente e ubriaco uccide un ciclista
Si cercano soluzioni per prevenire la guida in stato d'ebbrezza, e forse il reato di omicidio stradale (simile a quello volontario, con pene severe) – in discussione in parlamento – potrebbe essere quella giusta. Intanto, un'evidenza balza all'occhio: la sospensione temporanea della patente a chi ha bevuto non serve a granché. Lo dimostrano diversi episodi del passato, che hanno visto come protagonisti negativi conducenti a cui era stata ritirata la patente per guida in stato d'ebbrezza: come se nulla fosse, hanno continuato imperterriti a stare al volante della propria vettura. Fin quando sono stati pizzicati dalle forze dell'ordine. E adesso, ecco un altro episodio.
INVESTE E UCCIDE UN CICLISTA – A Castrezzato (Brescia), venerdì 17 aprile, alle 9 di sera, mentre Mohamed Orabi stava tornando a casa in bicicletta dopo una giornata di lavoro, è stato investito e ucciso da Mauro Grazioli, sotto l'effetto di alcol e senza patente dal 2007. Che poi è corso a casa e ha convinto la moglie a dichiarare che era lei alla guida al momento dell'investimento costato la vita a Orabi. Grazioli, operaio bresciano di 45 anni, è stato arrestato: è ai domiciliari. L'accusa è di omicidio colposo aggravata dallo stato di ebbrezza, falso ideologico e omissione di soccorso. Sì, perché non s'è fermato ad aiutare la vittima, diventando un pirata della strada ubriaco e con la patente ritirata dal 2007. Denunciata anche la moglie dell'uomo. Ad incastrare il 45enne sarebbe stata la ricostruzione troppo lacunosa della moglie e la testimonianza di una vicina di casa che avrebbe visto l'uomo scendere dall'auto la sera dell'incidente. Marito e moglie hanno ammesso le loro colpe solo due giorni dopo.
ERGASTOLO DELLA PATENTE: NON PERVENUTO – Il governo Monti cercava di arginare il fenomeno della guida in stato d'ebbrezza nel 2012. Nei casi di omicidio colposo in un incidente stradale, oggi è prevista la sospensione per quattro anni e la revoca nel solo caso di presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Con quello che doveva essere il nuovo codice della strada, nel 2012, la patente sarebbe stata sempre revocata (temporaneamente). “Stiamo procedendo su un provvedimento che prevede la revoca della patente fino a 15 anni per chi si macchia di omicidio stradale attraverso una guida sotto lo stato di ebbrezza e dall'uso di stupefacenti, o per i pirati della strada”, diceva il presidente della commissione trasporti della camera, Mario Valducci. Solo parole dei politici, come dimostrano i fatti: niente nuovo codice della strada, forse in arrivo nel 2016. Il dubbio, comunque, è se realmente il ritiro lungo della patente possa essere una misura deterrente verso chi guida ubriaco o drogato: il provvedimento non pare così “minaccioso” nei confronti dei pirati della strada.
OMICIDIO STRADALE UTILE? – Come accennato in apertura, con l'attuale articolo 589 del codice penale, l'omicidio colposo aggravato da violazione del codice della strada è punito con la reclusione da due a sette anni. Se la violazione riguarda alcol o droga, si sale a una pena da tre a 10 anni. L'arresto del responsabile è facoltativo. L'omicidio stradale, sulla scorte della bozza del nuovo ddl, scatterà in caso di guida sotto l'effetto di droga e di alcol. Però, se il limite è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue, affinché scatti l'omicidio stradale serve almeno un tasso di 0,8 g/l. L'omicidio stradale è una di via di mezzo tra l'attuale omicidio colposo aggravato (per imperizia, imprudenza) e l'omicidio volontario (ho bevuto troppo, accettando consapevolmente il rischio di uccidere qualcuno).
andrea
13:02, 23 Aprile 2015il ritiro e/o la revoca della patente sono utili, accompagnate da sanzioni nei confronti di chi affida la propria vettura a soggetto privo di patenteconfisca? responsabilità (amministrativa) solidale?