
Un viadotto della A14 cede e schiaccia un'auto: ancora 2 vittime che si potevano evitare. Il ponte era sollevato per l'adeguamento alla terza corsia
Di quante cose è fatta la sicurezza? Ne citiamo solo qualcuna fra le tante: la prudenza di chi guida, le condizioni meteorologiche, lo stato di efficienza del veicolo e la sua “modernità”. Le automobili più recenti, se conformi ai regolamenti di sicurezza, figurano bene nei crash test ed è dimostrato che proteggono meglio anche negli urti reali. Se l'industria, con tutte le difficoltà del caso, sembra fare passi avanti (leggi che i crash test di Euro NCAP hanno salvato 78.000 vite) nuovi rischi per la sicurezza sembrano arrivare da cose che sembravano collaudate e acquisite. Come può accadere, nel III° millennio, che un intero viadotto crolli, uccidendo delle persone che transitavano nell'autostrada sottostante?
TRAGEDIA SULL'A14 La tragedia si è consumata verso le ore 13 quando, secondo le notizie diramate da Autostrade per l'Italia, un cavalcavia dell'autostrada A14 all'altezza di Camerano, in provincia di Ancona, tra Loreto e Ancona, ha ceduto durante l'esecuzione di lavori per l'adeguamento alla terza corsia; il ponte in questione è il numero 167 e si trova al chilometro 235+800. Sono passate poche ore ed è quindi troppo presto per avanzare qualsiasi ipotesi: l'unico dato certo è che la struttura era sollevata da martinetti idraulici.
VIABILITÀ STRAVOLTA Per quel che riguarda le deviazioni Autostrade per l'Italia rende noto che “nell'A14 Bologna-Taranto è stato chiuso il tratto tra Ancona nord e Civitanova Marche-Macerata in entrambe le direzioni. Il provvedimento è stato preso a causa del cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno di un cavalcavia, che era chiuso al traffico, nell'ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie della A14. Chi è diretto a Pescara, dopo l'uscita obbligatoria di Ancona nord, può rientrare in autostrada a Civitanova Marche Macerata, dopo aver percorso la Strada Statale 16 Adriatica. Percorso inverso per chi procede in direzione di Ancona. A chi procede verso Bologna consigliamo di uscire a Porto Sant'Elpidio, seguire la viabilità ordinaria e rientrare in A14 ad Ancona nord, a chi procede verso Taranto consigliamo invece di uscire a Montemarciano e, attraverso la viabilità ordinaria, rientrare in autostrada a Civitanova Marche. Per le lunghe percorrenze si consiglia di percorrere la A1 Milano-Napoli, poi la A24 Roma-Teramo e quindi la A25 Torano-Pescara. Sul luogo dell'evento sono presenti il personale di Autostrade per l'Italia, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e tutti i mezzi di soccorso”.
INTERROGATIVI ANGOSCIOSI Altre indicazioni per capire la meccanica dell'incidente arrivano sempre da Autostrade, che “informa che sul cavalcavia che ha ceduto in A14 all'altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud, erano in corso lavori di adeguamento dell'infrastruttura, in seguito all'ampliamento a tre corsie dell'autostrada, che prevedevano il sollevamento del cavalcavia. La struttura era chiusa al traffico. Nell'incidente sono rimasti feriti anche due operai della ditta De.L.A.Be.Ch., che eseguiva i lavori. Le strutture tecniche della Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade per l'Italia stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech. Le attività di sollevamento del cavalcavia interessato dall'incidente erano state completate alle ore 11:30. Al momento dell'incidente, alle 13 circa, il personale stava realizzando attività accessorie. Sul cantiere era peraltro presente l'ingegnere responsabile tecnico dei lavori per la De.L.A.Be.Ch. La De.L.A.Be.Ch è una società specializzata con qualifiche di legge per i lavori in oggetto e munita di certificazione delle società Protos, Bureau Vertitas e Accredia. La stessa società aveva eseguito analoghi lavori su altri cavalcavia della stessa tratta”. Tre operai rumeni, della De.L.A.Be.Ch. e di un'altra ditta, sono rimasti feriti ma non sarebbero gravi, mentre le vittime sono, secondo quanto riportato da la Repubblica, sono Emidio Diomedi, 60 anni, e la moglie Antonella Viviani, 54. Erano sposati da 36 anni e vivevano a Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno. Cordoglio è stato espresso dal Presidente del Senato Pietro Grasso mentre sdegno e preoccupazione sono stati espressi dal presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, da Matteo Salvini della Lega Nord, dalla senatrice marchigiana del Pd Camilla Fabbri e dai parlamentari del M5S delle Commissioni trasporti e lavori pubblici di Camera e Senato. Anche noi redattori e lettori di SicurAUTO.it siamo sdegnati, oltre che addolorati: dopo il crollo del cavalcavia di Lecco, quello (doppio) del viadotto Scorciavacche in Sicilia e quello del Viadotto Italia (questi episodi sono soltanto 3 dei più recenti) cos'altro deve succedere perché si possa viaggiare sicuri? Come automobilisti possiamo fare molto quando siamo al volante ma ci sono cose che non ci competono!