Dopo la strage del luglio 2013 ad Acqualonga, spunta il Tutor sull'A16. Ecco i tratti in cui saranno attivi i controlli
Era il 28 luglio 2013 quando si verificò la strage stradale più grave d'Italia: vedi qui (il bus di pellegrini già dal viadotto Acqualonga, sull'Autostrada A16 Napoli-Canosa, con 40 morti, gestita da Autostrade per l'Italia). Ne dà notizia il Compartimento della Polstrada per la Campania e il Molise. È un sistema, come noto, che controlla soprattutto la velocità media: rileva il tempo del passaggio di un mezzo sotto un portale, il tempo sotto un secondo portale, e fa la media. Talvolta, fa anche da autovelox, pizzicando chi corre troppo in un unico punto.
IN QUALI PUNTI – Sull'autostrada A16 il Tutor è posizionato su due tratte in direzione Napoli e in direzione Bari. In direzione Napoli il primo portale è stato predisposto al chilometro 36+050 nei pressi della galleria di Monteforte; il secondo portale si trova invece al chilometro 27, all'altezza del casello di Baiano. In direzione Bari, il primo portale si trova poco dopo la galleria di Monteforte Irpino e il secondo all'altezza dell'uscita di Avellino Ovest. Il primo tratto monitorato è lungo 8 chilometri, il secondo circa 4 chilometri. Obiettivo, far calare gli incidenti stradali sul rettilineo tra Monteforte e Baiano, su cui, solo tra maggio e giugno 2016, ci sono stati sei morti e diversi feriti anche gravi.
LIMITE DI 80 KM/H – Il sistema consentirà agli operatori della Polstrada di tenere costantemente monitorata la velocità, il cui limite è stato posto a 80 km/h per tutti i veicoli, in un tratto caratterizzato da una particolare conformazione plano-altimetrica del tracciato. La Stradale ha colto l'occasione per raccomandare ai conducenti di mantenere una velocità adeguata e costante sull'intero percorso autostradale, evitando improvvise e brusche frenate in prossimità dei portali che potrebbero creare grave pregiudizio alla sicurezza stradale: c'è chi tenta di sfuggire alle multe frenando solo in prossimità dei portali. Un comportamento pericolosissimo.
QUESTIONE GUARDRAIL – Fra i pochissimi politici a esigere la verità sull'accaduto, quelli del M5S, in particolare Michele Dell'Orco e Carlo Sibilia: sulla questione già da novembre 2013 hanno presentato una dettagliata interrogazione ponendo precise domande all'allora ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e successivamente hanno sollecitato anche l'attuale titolare Graziano Delrio: “Ma ancora attendiamo una risposta”. Nel mirino, il guardrail, che secondo alcune perizie non avrebbe svolto correttamente il proprio lavoro: vedi qui. Stando invece ad altre perizie, la causa è stata l'alta velocità, e la barriera non poteva reggere l'urto.
Sabino
06:55, 21 Luglio 2016CiaoCi sono anch'io tra i multati, se riusciamo a ottenere qualcosa che ben venga.Se possibile tenete aggiornato anche me