Airbag difettosi Citroen C3 e DS3: giudice ordina auto sostitutiva

Airbag difettosi Citroen C3 e DS3: giudice ordina auto sostitutiva

In merito alla vicenda degli airbag difettosi di Citroen C3 e DS3, e della campagna di richiamo, un giudice ha ordinato la messa a disposizione di un'auto sostituiva

11 Ottobre 2024 - 15:10

Il Tribunale di Torino ha accolto l’azione inibitoria promossa da tre associazioni dei consumatori, in particolare Adusbef, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Codacons, sul caso ormai tristemente noto degli airbag difettosi che interessa circa 190 mila veicoli Citroen C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e 2019, ordinando all’ex PSA Italia (ora Stellantis) una serie di interventi, tra cui la messa a disposizione di un’auto sostitutiva gratuita in favore di tutti gli automobilisti coinvolti nella vicenda, che peraltro era già prevista dalla campagna di richiamo. L’attivazione degli airbag difettosi a seguito di un incidente ha già avuto e potrebbe ancora avere conseguenze gravissime o perfino letali per i passeggeri, in quanto possono rompersi con una forza eccessiva, con il rischio che frammenti di metallo colpiscano gli occupanti del veicolo.

AIRBAG CITROEN C3 E DS3 DIFETTOSI: COSA HA DECISO IL TRIBUNALE DI TORINO

Nello specifico, il Tribunale di Torino nella persona della presidente Silvia Vitrò e del relatore Stefano Demontis, ha emesso in data 11 ottobre 2024 una ordinanza con cui, accogliendo le richieste delle suddette associazioni, ha condannato l’allora Groupe PSA Italia SpA (oggi inglobata in Stellantis) a cessare le condotte omissive poste in essere in pregiudizio dei clienti, ordinando alla stessa di adottare le seguenti misure idonee a eliminarne gli effetti:

  • individuare i proprietari nei cui confronti la raccomandata già inviata per il richiamo non abbia avuto esito positivo, perché irreperibili o per altre ragioni, e, previe le opportune ricerche anagrafiche, inviare entro 15 giorni dalla comunicazione del provvedimento emesso l’11/10/2024, con raccomandata A/R all’indirizzo così accertato o con PEC ove possibile, una nuova comunicazione dell’esigenza di interrompere la guida del veicolo e di avviare la procedura di check-in on line o via telefono, con tutti i dati necessari a tal fine;
  • pubblicare per due volte, la prima per due giorni consecutivi a decorrere dal quinto giorno successivo alla comunicazione del provvedimento, la seconda per due giorni consecutivi dopo 15 giorni dalla prima pubblicazione, a tutta pagina sui quotidiani cartacei Corriere della Sera, La Repubblica, Gazzetta dello Sport, e nella home page dei siti internet TGCom 24, Fanpage, Corriere della Sera, un avviso contenente la notizia della campagna di richiamo, la descrizione del pericolo e la comunicazione dell’esigenza di avviare la procedura di check-in on line o via telefono, con tutti i dati necessari a tal fine;
  • completare entro il 31 gennaio 2025 le operazioni di sostituzione del kit-airbag sui 127.036 veicoli che al 23 settembre 2024 hanno eseguito il check-in;
  • inviare, entro 10 giorni dalla comunicazione del provvedimento, a tutti gli utenti che hanno già effettuato il check-in una comunicazione, via email o sms, contenente l’avviso sia della possibilità di fare richiesta di un’auto sostitutiva (o di optare per voucher di car-sharing dove il servizio è presente) e di ottenerla entro 7 giorni dalla richiesta, senza costi o al massimo con un deposito cauzionale di 150 euro che corrisponderà al limite di responsabilità del cliente, sia del fatto che – ove non sia già individuata la data programmata per l’intervento di riparazione del loro veicolo – questo potrà avvenire al più tardi entro il 31 gennaio 2025;
  • inviare identica comunicazione ai clienti che non hanno ancora effettuato il check-in, con l’avviso che l’intervento di riparazione sarà effettuato con tutta probabilità in data successiva al 31 gennaio 2025;
  • mettere l’autovettura sostitutiva, o il voucher per il servizio di car-sharing, a disposizione del cliente entro 7 giorni dalla sua richiesta, presso un centro di consegna sito nel Comune di residenza se capoluogo di Provincia, oppure compreso nel territorio della Provincia di residenza.

Cistroen C3

AIRBAG DIFETTOSI CITROEN E DS: PENALI IN CASO DI INOSSERVANZA DEGLI OBBLIGHI IMPOSTI DAL TRIBUNALE

In aggiunta il Tribunale di Torino, visto l’art. 614-bis del CpC, ha fissato le seguenti somme a titolo di penale:

  1. 50,00 euro per ogni giorno di ritardo nell’invio di ogni singola comunicazione individuale sulle tempistiche dei richiami;
  2. 20.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’adempimento dell’obbligo di pubblicizzare la campagna di richiamo su giornali e siti internet;
  3. 20.000 euro per ogni giorno di ritardo rispetto al termine del 31 gennaio 2025 per completare le operazioni di sostituzione dei kit-airbag sui 127.036 veicoli che al 23 settembre 2024 hanno eseguito il check-in;
  4. 50,00 euro per ogni giorno di ritardo nell’invio di ogni singola comunicazione individuale sulla possibilità di usufruire gratuitamente di un’auto sostitutiva (o di un voucher del car sharing);
  5. 50,00 euro per ogni giorno di ritardo nella messa a disposizione della singola soluzione di mobilità alternativa (auto sostitutiva o car sharing).

ASSOCIAZIONI: GRANDE VITTORIA DEI CONSUMATORI

Nell’apprendere con soddisfazione la decisione del Tribunale di Torino, le tre associazioni che avevano presentato il ricorso hanno dichiarato che si tratta di una grande vittoria per tutti i consumatori italiani. L’azione del tribunale sottolinea inoltre come la responsabilità sociale delle grandi imprese non sia solo nella qualità della produzione e nella vendita dei prodotti, ma anche e in primis nell’ intervenire immediatamente nel caso di criticità che mettano in grave pericolo la sicurezza e la salute degli utenti.

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