Tra alcol test e arresto c’è un rapporto molto stretto e per l’automobilista è bene sapere quali sono i comportamenti da evitare
C’è un rapporto molto stretto tra alcol test arresto. Norme alla mano, chi è sorpreso con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro va incontro alla misura di restrizione della libertà personale con l’accusa di guida in stato di ebbrezza. Più esattamente, alla pena da sei mesi a un anno. Essere sottoposti ad arresto da parte delle forze dell’ordine può risultare un evento traumatico. Il rischio, facilitato da uno stato alterato, è di abbandonarsi a reazioni impulsive che non farebbero altro che complicare ulteriormente la situazione. Meglio allora cercare di mantenere la calma e attendere chiarimenti dalle autorità, così da poter contattare un avvocato per ricevere assistenza legale. Vogliamo allora capire cosa evitare quando ci si trova nella situazione di essere fermati dalla polizia e sottoposti ad alcol test in caso di sospetto di guida in stato di ebbrezza. Adottare comportamenti errati potrebbe avere conseguenze deleterie.
COME AVVIENE L’ARRESTO DOPO L’ALCOL TEST
Il Codice della strada fissa una serie di norme per garantire la sicurezza stradale, vietando la guida in stato di alterazione psicofisica. L’obiettivo è tutelare il conducente, i passeggeri e gli altri utenti della strada. In particolare, l’articolo 186 del Codice disciplina il divieto di guidare in stato di ebbrezza, mentre l’articolo 187 regola il divieto di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il nostro ordinamento non vieta l’assunzione di alcolici prima della guida. Ma stabilisce un limite: la concentrazione di alcol nel sangue non deve superare la soglia di 0,5 grammi per litro
L’arresto in caso di guida in stato di ebbrezza dopo la misurazione con l’alcol test può avvenire in due modalità. Come sanzione principale, dopo un procedimento penale nel quale siano ricorrenti i presupposti di legge, l’arresto può essere convertito in pena pecuniaria. In alternativa, come misura precauzionale, se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente che comporta la morte o gravi lesioni a uno o più persone. In questo caso, non è necessario attendere l’esito del processo penale: il guidatore ubriaco può essere immediatamente posto in stato di arresto. La conduzione di un veicolo in stato di ebbrezza non esclude la possibilità che l’assicurazione intervenga per risarcire i danni causati. Salvo rinuncia, la compagnia assicurativa può richiedere al conducente l’importo risarcito al terzo danneggiato.
ALCOL TEST E ARRESTO: COSA NON BISOGNA FARE
Il binomio tra alcol test arresto può allora portare a conseguenze sconvolgenti per l’equilibrio dell’automobilista. Ecco quindi che il primo suggerimento è mantenere la calma e non opporre resistenza agli agenti per non rischiare ulteriori accuse. Dopodiché non tentare di scappare poiché non farebbe altro che aggravare la situazione e portare comunque all’arresto. Durante l’interazione con le autorità è consigliabile cooperare e non rifiutarsi di fornire le proprie generalità. È importante sottoporsi all’alcol test se richiesto poiché il rifiuto può essere interpretato come un’ammissione di colpevolezza. Durante il trasferimento in questura o caserma è meglio evitare di fornire spiegazioni o giustificazioni. Tutto ciò che viene detto può essere utilizzato contro l’accusato in sede giudiziaria. Infine, evitare tentativi di corruzione nei confronti degli uomini della polizia.
ALCOL TEST, COSA PREVEDONO LE NORME
A ogni modo, al di là del caso di arresto dopo la misurazione della concentrazione di alcol nel sangue, è bene avere il quadro chiaro dell’impianto sanzionatorio:
- per una concentrazione tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue, si applica una sanzione amministrativa che varia da 532 a 2.127 euro, accompagnata dalla sospensione della patente per un periodo compreso tra 3 e 6 mesi;
- se la concentrazione è compresa tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, l’ammenda può variare da 800 a 3.200 euro e si aggiunge la possibilità di un arresto fino a 6 mesi e una sospensione della patente che va da 6 mesi a 7 anni;
- per concentrazioni superiori a 1,5 grammi per litro, si applica un’ammenda che va da 1.500 a 6.000 euro, con la possibilità di un arresto da 6 mesi a 1 anno e una sospensione della patente da 1 a 2 anni. Non solo, ma il veicolo può essere soggetto a sequestro preventivo e successiva confisca.
Per i neopatentati, non esiste una soglia minima di riferimento, e la sanzione amministrativa va da 155 a 524 euro, che raddoppia se sono coinvolti in un incidente stradale durante la guida.