Auto aziendale e detrazione IVA: in Italia costa 4 mila euro più dell'Europa

In Italia nel 2018 sono state vendute il 43% di auto aziendali, meno dei 5 maggiori mercati dove l'IVA è interamente deducibile
Si può detrarre l'IVA al 100% su un'auto aziendale? E' forse una delle domande più frequenti quando si sta per comprare un veicolo “autocarro” adibito alla professione. In realtà è anche uno dei caratteri distintivi della fiscalità italiana rispetto agli altri 4 maggiori Paesi d'Europa. Una distinzione che si dilata negli anni con la proroga concessa dall'UE all'Italia sulla detraibilità dell'IVA al 40% per i veicoli aziendali. Quando si può detrarre tutta l'IVA, come Germania, Spagna, Francia e Regno Unito e quando invece le imprese possono detrarre solo il 40% del costo di acquisto, carburante e manutenzione del mezzo aziendale? Ecco le risposte.
IN ITALIA IL 20% IN MENO DI AUTO AZIENDALI VENDUTE A sollevare la questione della detraibilità delle auto aziendali al 100% è uno studio del Centro Studi Promotor secondo cui la proroga della detraibilità al 40% che l'Italia si accinge a chiudere nuovamente all'Unione Europea penalizza fortemente il settore. Secondo i calcoli dello studio infatti rispetto a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, un veicolo che esente da tasse costerebbe 30 mila euro, in Italia ha un costo di acquisto di 33.960 euro. “In Germania, Spagna e nella maggioranza degli altri paesi della UE è invece ammortizzabile l'intero costo sostenuto. Ne consegue che, per l'auto considerata, in Italia il costo al netto della detrazione dell'Iva e della deduzione degli ammortamenti è di 30.345 euro”. Secondo i dati UNRAE questo ha comportato una riduzione delle immatricolazioni di auto aziendali nel 2018 che per l'Italia si sono stabiliti al 43,1% dei volumi immatricolati, ontro il 63,6% della Germania, il 55,5% del Regno Unito, il 50,1% della Francia e il 47,5% della Spagna. Per capire meglio della proroga UE, e la differenza della detraibilità dell'IVA al 40% e al 100%, bisogna prima sapere che l'Imposta sul Valore Aggiunto relativa all'acquisto di veicoli si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi di imprese e professionisti come prevede il Decreto del Presidente della Repubblica 633/72 art. 19-bis1 del testo unico dell'IVA, come riporta Guidafisco. L'Italia è stata già in precedenza autorizzata per il trienni 2017-2019 ad applicare la detraibilità dell'IVA al 40%, in alcuni casi specifici che vedremo sotto, con la decisione 2016/1882 della Commissione EU. Nel caso in cui il Governo dovesse nuovamente chiedere la deroga della detraibilità dell'IVA al 40% su veicoli aziendali, ecco quali sono (e saranno) le situazioni principali da distinguere.
AL 40% SEL L'AUTO TRASPORTA PERSONE La detrazione dell'IVA al 40% e la deducibilità dei costi relativi all'auto aziendale riguarda le imprese e i professionisti che acquistano veicoli a motore, diversi dai trattori agricoli e forestali, normalmente adibiti al trasporto di persone su strada, con massa a vuoto inferiore a 3500 kg e fino a 9 posti (incluso il conducente) che non sono utilizzati esclusivamente all'attività dell'impresa o alla libera professione. A questi vanno aggiunti anche i motocicli fino a 350cc di cilindrata. La detraibilità dell'IVA al 40%, in questi casi riguarda l'acquisto dell'auto, i costi di manutenzione, la spesa di carburante e le spese direttamente legate allo svolgimento dell'attività professionale.
DETRAIBILITA' AL 100% SE L'USO E' ESCLUSIVO Si possono detrarre al 100% le imposte legate all'acquisto e all'utilizzo di veicoli adibiti esclusivamente all'attività d'impresa, quindi non ad uso promiscuo. Tra questi si classificano i taxi, le auto della scuola guida, le auto intestate ad autonoleggi o imprese di leasing e i mezzi per il trasporto merci. Benché spesso nella realtà, la detrazione dell'IVA e l'impiego che si fa del veicolo aziendale spesso perdono i caratteri distintivi che classificano i casi della detraibilità dell'IVA al 40% o al 100%.
mattia.agost_14197685
16:01, 4 Marzo 2019articolo molto interessante