Auto connesse native in Italia: +20% quelle dei privati nel 2023

Auto connesse native in Italia: +20% quelle dei privati nel 2023

L’indagine dell'Osservatorio del PoliMI rivela la crescita delle auto connesse e della smart mobility in Italia

31 Maggio 2024 - 13:11

Il settore delle auto connesse e della mobilità smart in Italia sta vivendo un periodo di rapida crescita. Lo abbiamo anticipato con il 3° Report Aftermarket di SICURAUTO.it e lo conferma una nuova indagine dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “Accelerare verso una mobilità connessa e sostenibile: è tempo di cambiare marcia” a cui è intervenuto, tra i relatori ospiti anche il direttore Claudio Cangialosi. Nel 2023, in Italia, si contano 16,9 milioni di auto connesse, tramite sistemi nativi, scatole nere aftermarket e flotte. Ecco tutti i dati.

DATI E TREND DEL MERCATO AUTOMOTIVE IN ITALIA

Il mercato italiano ha raggiunto un valore di 2,9 miliardi di euro nel 2023, segnando un incremento del 17% rispetto al 2022. Questo risultato posiziona l’Italia in linea con la crescita dei principali Paesi occidentali, che varia tra il 10% e il 20%.

  • Le soluzioni per l’auto connessa in Italia valgono 1,56 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2022.
  • I sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), come la frenata automatica d’emergenza e il mantenimento della corsia, hanno raggiunto un valore di 950 milioni di euro, con un incremento del 28%.
  • Le soluzioni di Smart Mobility nelle città, specialmente per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility, hanno toccato i 400 milioni di euro, in crescita del 18%.

Nel 2023, in Italia, si contano 16,9 milioni di auto connesse, che rappresentano il 42% del parco circolante, ossia una ogni quattro abitanti. Tra queste, si distinguono:

  • 5,1 milioni di auto nativamente connesse tramite SIM in ambito consumer (+19% vs 2022);
  • 1,5 milioni di auto aziendali connesse per il fleet management (+25%);
  • 10,3 milioni di box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (+3%);

La crescita, secondo l’Osservatorio, non si limita al numero di veicoli connessi, ma include anche l’espansione delle Smart Road: dal 2015 sono stati avviati 258 progetti a livello mondiale, di cui 141 solo nel biennio 2022-23. In Italia, negli ultimi tre anni, sono state avviate 19 iniziative, dimostrando un forte impegno verso lo sviluppo delle infrastrutture intelligenti.

PROPENSIONE DEI CONSUMATORI E SFIDE FUTURE

L’indagine evidenzia che il 40% degli italiani ha ridotto l’uso dell’auto a favore di soluzioni più sostenibili come il car sharing e la micromobilità. Tuttavia, solo il 15% degli italiani è propenso a utilizzare un’auto a guida autonoma nei prossimi anni, con il 66% che esprime forti dubbi al riguardo. Le principali preoccupazioni riguardano la perdita di controllo del veicolo, il piacere di guidare e la sensazione di insicurezza.

Per promuovere l’adozione di modalità di trasporto più sostenibili, gli italiani chiedono:

  • un aumento della frequenza dei mezzi pubblici (45%);
  • parcheggi gratuiti nei punti di snodo (30%);
  • l’accesso gratuito ai veicoli in sharing (29%).

IL RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI

Più della metà dei comuni italiani ha avviato progetti di Smart Mobility, ma il 29% non sfrutta i dati a disposizione. L’83% dei comuni con più di 15.000 abitanti considera il tema della Smart Mobility fondamentale o molto rilevante. Tra le iniziative più comuni vi sono la mobilità elettrica (88%) e la sharing mobility (72%).

Per il futuro, i comuni guardano con interesse a nuove sperimentazioni, in particolare in ambito di guida autonoma (31%) e Mobility as a Service (MaaS, 16%). Il progetto “MaaS4Italy”, finanziato dal PNRR con 16 milioni di euro, mira a espandere l’utilizzo della mobilità integrata.

IMPATTI SULLA FILIERA AUTOMOTIVE

La trasformazione del settore automotive sta avendo un impatto significativo su tutti gli attori della filiera, inclusi concessionari e autoriparatori. Cresce la soddisfazione degli utenti per l’esperienza di acquisto in concessionaria (89%) e la fiducia nei rivenditori auto (40%). I dealer vedono nel noleggio auto, nei sistemi ADAS e nei servizi di ricarica per veicoli elettrici o ibridi le tendenze più rilevanti.

Tuttavia, rimangono sfide significative, come l’incertezza sulle future fonti di alimentazione dei veicoli (86%) e l’aumento dei prezzi (81%). Solo il 29% degli autoriparatori ha avuto modo di lavorare con veicoli connessi, nonostante il 79% sia a conoscenza del tema. La manutenzione predittiva è vista come un’opportunità di business per il futuro, ma richiede maggiore interesse da parte dei consumatori e competenze specifiche. In questa indagine realizzata da un’idea di SICURAUTO.it, in collaborazione con l’Osservatorio del PoliMI e il supporto di CNA, abbiamo chiesto alle officine quanto sono preparate su connettività ed elettrificazione.

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