Auto parcheggiata male: chi paga per le lesioni provocate?

Auto parcheggiata male: chi paga per le lesioni provocate?

Il caso dell’auto parcheggiata male ha una doppia implicazione, per la sicurezza e per le sanzioni per il proprietario

22 Novembre 2024 - 16:30

C’è un principio di fondo che regola la questione di un’auto parcheggiata male. Il proprietario del veicolo deve assumersi la responsabilità per i danni causati a terzi dalla vettura stessa. A sancirlo è l’articolo 2054 del Codice civile. Questa disposizione ha una portata generale. Si applica infatti nel caso degli incidenti stradali. Ma, appunto, anche del parcheggio dei veicoli. Consideriamo la situazione di un’auto parcheggiata male in grado di causare lesioni a terzi. Un esempio reale è il caso dell’ustione alla coscia riportata da un passante a causa di un bordo appuntito sporgente dal fanale di un veicolo parcheggiato in violazione delle norme sulla sosta. L’automobilista è stato condannato per il reato di lesioni colpose, come previsto dall’articolo 590 del Codice penale, con tanto di obbligo di risarcimento del danno. La Corte di cassazione ha poi fornito altri chiarimenti sull’argomento, tirando in ballo l’inadeguata manutenzione del veicolo. Esaminiamo allora i dettagli.

Aggiornamento del 22 novembre 2024 con nuovi dettagli sui risarcimenti per le lesioni subite a causa di auto parcheggiate male.

AUTO PARCHEGGIATA MALE, QUALI SONO LE CONSEGUENZE

Immaginiamo il caso del proprietario di un veicolo e della sua auto parcheggiata male. Più esattamente, che abbia posteggiato la sua vettura di fronte al cancello condominiale, causando disagio agli altri residenti. Si tratta di un caso tipico con conseguenze legali. In base alla giurisprudenza, lasciare l’auto in modo tale da ostacolare l’accesso o l’uscita di un’altra persona dal proprio parcheggio o garage può configurare il reato di violenza privata. Di conseguenza, il responsabile può essere soggetto a querela. Il risarcimento dipende dal danno provocato. Come ad esempio nel caso di una persona che, a causa di questo impedimento, abbia subito la perdita di un volo o di un’opportunità lavorativa. Se il regolamento condominiale prevede la possibilità e con la preventiva autorizzazione dell’assemblea, l’amministratore può infliggere una multa fino a 200 euro a chi viola le clausole del regolamento. Comprese quelle relative all’utilizzo dei parcheggi condominiali.

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COSA SUCCEDE NEL CASO DI LESIONI COLPOSE PER UN’AUTO PARCHEGGIATA MALE

Allarghiamo il discorso sulle conseguenze relative a un’auto parcheggiata male. Supponiamo che un altro condomino riporti lesioni a causa del fanale danneggiato del veicolo posteggiato in modo irregolare. In questa circostanza, l’automobilista potrebbe essere ritenuto responsabile per lesioni colpose poiché il danno è stato causato dalla mancata manutenzione del veicolo e dalla violazione delle norme di parcheggio. La sua condotta produrrebbe un danno al condomino. La responsabilità è regolata dall’articolo 590 del Codice penale, insieme all’articolo 2054 del Codice civile, che sancisce la regola generale di diligenza nella manutenzione dell’auto e nel rispetto delle norme di parcheggio. Da qui l’invito a rispettare le norme di parcheggio stabilite dal Codice della strada. Anche nei contesti di aree private come i condomini. Allo stesso tempo è fondamentale garantire che il proprio veicolo sia sempre in ottimo stato di manutenzione. Non solo riduce il rischio di sanzioni, ma contribuisce a preservare la sicurezza.

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CHI PAGA PER LE LESIONI NEL CASO DI AUTO PARCHEGGIATA MALE

La normativa definita dall’articolo 43 del Codice penale parla chiaro. Si ricollega ai casi di un’auto parcheggiata male. La responsabilità derivante dalla vicinanza della cosa al suo proprietario, connessa all’obbligo di prevenire lesioni a terzi in base al principio di non lesività, richiede una valutazione scrupolosa della conformità agli obblighi cautelari dettati dalla comune prudenza. La Corte di cassazione sottolinea che la pertinenza della cosa produttrice dell’evento lesivo alla normale disponibilità del suo custode impone un’attenta considerazione degli standard di diligenza. Secondo i giudici della Suprema Corte, la collocazione dell’alt in un’area privata non esclude l’applicabilità del divieto di parcheggio di fronte a un cancello carrabile. Per la Cassazione, il parcheggio davanti al cancello carrabile di un’auto in condizioni di causare danni ad altri è causalmente connesso all’evento. Se l’auto fosse adeguatamente mantenuta non provocherebbe lesioni a nessuno, indipendentemente dal parcheggio scelto.

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