Le auto storiche possono circolare a Roma: la sentenza del TAR del Lazio permette di superare le limitazioni alla circolazione
Le auto e gli altri veicoli di interesse storico e collezionistico possono tornare a circolare a Roma. Lo ha deciso il TAR del Lazio con la sentenza n. 14699/24 del 18 luglio 2024, accogliendo il ricorso presentato da ASI – Automotoclub Storico Italiano contro le ordinanze sindacali di Roma Capitale, che di fatto reiteravano, pur con minime deroghe, le limitazioni alla circolazione nella Ztl Fascia Verde di auto e moto storiche, sebbene precedenti provvedimenti di analogo tenore fossero già stati annullati dallo stesso Tribunale Amministrativo sempre su ricorso di ASI.
SENTENZA TAR: LA SPECIFICA TUTELA DELLE AUTO STORICHE NON È NEGOZIABILE
In particolare, quest’ultima sentenza ha disposto l’annullamento della già citata ordinanza sindacale di Roma Capitale nella parte relativa ai soli veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’articolo 60 del Codice della Strada, riconoscendo come illegittime anche le minime deroghe a tali divieti. La sentenza del TAR ha infatti ritenuto fondate tutte le argomentazioni prospettate da ASI nei motivi di ricorso in ordine al difetto di istruttoria, al deficit motivazionale e, più in generale, alla violazione del principio di proporzionalità. I veicoli storici, anche a Roma, possono ora circolare senza impedimenti e la loro specifica tutela non è negoziabile, proprio come l’associazione che salvaguarda il motorismo storico ha sempre sostenuto in ogni sede.
AUTO STORICHE: A ROMA SONO LO 0,29% DEL PARCO CIRCOLANTE, NON IMPATTANO SULL’INQUINAMENTO
Nella sentenza, il Tribunale Amministrativo ha rimarcato la necessità di accordare ai veicoli di interesse storico e collezionistico una tutela particolare rispetto al restante parco circolante, senza imporre un sacrificio immotivato, pena l’emersione di un diritto ‘tiranno’. Il giudice amministrativo ha riconosciuto che la previsione di deroghe ai divieti di circolazione non è idonea a tutelare il motorismo storico in assenza di un accurato impianto motivazionale che comprovi l’effettivo impatto dei veicoli storici sull’inquinamento: dalle stime prodotte, e riprese in sentenza, inequivocabilmente si desume il numero esiguo di tale categoria di veicoli rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma).
ASI: PATRIMONIO AUTO STORICHE UN’ECCELLENZA ITALIANA
“È un nuovo e significativo risultato ottenuto per la tutela dei veicoli storici“, ha dichiarato il presidente ASI, Alberto Scuro, commentando la sentenza del TAR, “che risponde alla necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione e fruirne in modo adeguato. Il TAR del Lazio ha nuovamente sostenuto le nostre argomentazioni, già evidenziate in passato alla Giunta Capitolina in riferimento ai veicoli dotati di Certificato di Rilevanza Storica. Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio, consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana“.