Bonus bici, click day del 3 novembre: la procedura Al via la richiesta di rimborsi e voucher del Bonus bici: click day il 3 novembre 2020

Bonus bici, click day del 3 novembre: la procedura

Al via la richiesta di rimborsi e voucher del Bonus bici: click day il 3 novembre 2020, ecco la procedura per ottenere in fretta i contributi senza sbagliare

2 Novembre 2020 - 01:11

Il 3 novembre 2020 è il giorno del click day del Bonus bici (o Buono mobilità). Significa che da questa data è possibile chiedere il rimborso (in caso di acquisto già effettuato) oppure ottenere un voucher (per gli acquisti ancora da effettuare) pari al 60% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500 euro, come contributo per l’acquisizione di biciclette, anche a pedalata assistita, micromezzi a propulsione prevalentemente elettrica come monopattini, hoverboard e segway, e abbonamenti ai servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Ecco la procedura da seguire per ottenere il rimborso o il voucher.

AGGIORNAMENTO DEL 5 NOVEMBRE 2020: i 215 milioni di euro stanziati per il Bonus bici sono andati esauriti in 24 ore. Molte persone che hanno acquistato dal 4 maggio al 2 novembre uno dei beni ottenibili con il bonus non sono riusciti a ottenere il rimborso. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha però assicurato che la piattaforma raggiungibile all’indirizzo buonomobilita.it sarà riattivata dal 9 novembre al 9 dicembre 2020: durante questi 30 giorni chi è rimasto escluso dal rimborso potrà caricare in tutta calma i propri dati personali, compresa la fattura o lo scontrino parlante relativi all’acquisto già effettuato. Al termine del mese, in base al numero di richieste, saranno stanziati nuovi fondi inseriti probabilmente nella Legge di Bilancio. Gli aventi diritto riceveranno poi il rimborso nei mesi di gennaio e febbraio 2021.

BONUS BICI, CLICK DAY 3 NOVEMBRE: COME FUNZIONA

Il sito di riferimento è quello allestito dal Ministero dell’Ambiente e raggiungibile all’indirizzo www.buonomobilità.it, attivo dalle ore 9:00 di martedì 3 novembre 2020. Alle funzioni del sito si accede esclusivamente tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (scopri qui come attivare l’identità SPID). Detto questo, cosa devono fare coloro che vogliono beneficiare dei contributi del bonus bici? Sono previste due modalità.

– chi ha già effettuato l’acquisto (dal 4 maggio al 2 novembre 2020) della bici o di un altro bene tra quelli previsti, deve registrarsi al sito web del Ministero e richiedere il rimborso del 60% della spesa sostenuta inserendo il proprio Iban, la partita iva del rivenditore e caricando la scansione in PDF, JPG o PNG (massimo 3 mb) del giustificativo di spesa, ossia la fattura o lo scontrino parlante. Per ‘parlante’ si intende uno scontrino che specifichi chiaramente il tipo di prodotto acquistato e riporti il codice fiscale dell’acquirente, pertanto non basta uno scontrino generico. Il rimborso avverrà poi con bonifico bancario sul conto del richiedente. Importante: le richieste di rimborso vanno presentate entro il 31 dicembre 2020.

– chi invece non ha ancora effettuato l’acquisto, dal 3 novembre al 31 dicembre 2020 può richiedere un voucher (buono spesa, sempre del 60% sul costo totale fino a max 500 euro), generandolo automaticamente dal sito web del Buono Mobilità dopo aver effettuato l’accesso, indicando il mezzo o il servizio che intende acquistare e l’esercizio commerciale, anche online, presso cui utilizzarlo, scegliendolo tra quelli accreditati. Al momento risultano accreditati circa 2.500 negozi fisici e online, l’elenco completo è disponibile qui. Ogni voucher ha una validità di 30 giorni e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

Bonus bici click day del 3 novembre

BONUS BICI: COSA COMPORTA IL CLICK DAY

Le richieste per il rimborso partono dal 3 novembre 2020 sulla base dell’ordine di inserimento delle fatture o degli scontrini sul sito del Ministero, e non sulla base della data di ciascuna fattura o scontrino. Non conta pertanto aver acquistato la bici (o altro bene/servizio) prima o dopo, per entrare nella graduatoria dei rimborsi conta soltanto la data della richiesta. Per questo molti temono che la stragrande maggioranza delle richieste sarà fatta proprio il 3 novembre, da cui la definizione di ‘click-day’, col serio rischio di mandare in crash il sistema, più o meno alla stessa maniera dei rimborsi Inps dello scorso aprile. Tuttavia dal Ministero dell’Ambiente rassicurano che tutto dovrebbe funzionare al meglio, essenzialmente per due motivi:

– il sito web, realizzato in collaborazione con SOGEI, la società informatica che cura le piattaforme della pubblica amministrazione, dovrebbe reggere all’urto di decine di migliaia di richieste in contemporanea. Ma per ogni evenienza è stato predisposto un team di tecnici informatici pronto a intervenire, fin dalla mattinata del 3 novembre, per risolvere eventuali blocchi del sistema. Chi avesse problemi può chiamare il centralino del Ministero al numero 06.57221 o all’Urp (06.57225722 o urp@minambiente.it) che inoltrerà al team chiamate e quesiti.

– i fondi stanziati per il Bonus bici, pari a 215 milioni di euro, dovrebbero bastare per tutte le richieste, per cui non è necessario ‘accalcarsi’ il 3 novembre per timore di restare fuori dalla graduatoria e non ricevere il rimborso. La richiesta (anche del voucher) si può tranquillamente inoltrare nei giorni successivi, tanto c’è tempo fino al 31 dicembre. E, assicurano dal Ministero dell’Ambiente, anche nell’ipotesi che gli attuali fondi dovessero risultare insufficienti, c’è già l’accordo con il Ministero dell’Economia per inserirne di nuovi nella legge di Bilancio 2021 sulla base delle eventuali richieste non evase.

BONUS BICI 2020: ALTRE COSE DA SAPERE

Per altre informazioni sul Bonus bici 2020 vi rimandiamo alla nostra guida sull’argomento. Ci limitiamo solo a ricordare che le bici, le e-bike, i monopattini e gli altri veicoli acquistabili possono essere sia nuovi che usati. E che possono usufruire del bonus i cittadini maggiorenni che risiedono (solo residenza, no domicilio) nei capoluoghi di regione, nei capoluoghi di provincia, in tutti i comuni che fanno parte delle città metropolitane e negli altri comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. L’acquisto deve riguardare i veicoli nella loro interezza, non si può usare il bonus per comprare accessori o componentistica.

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