Bonus trasporti 2023: come richiederlo dal 1° dicembre

Bonus trasporti 2023: come richiederlo dal 1° dicembre

Riparte dal 1° dicembre il Bonus trasporti 2023 grazie a nuovi stanziamenti e alle risorse non usate a novembre. Scopri come richiederlo

30 Novembre 2023 - 11:40

Ripartono domani le richieste per il Bonus Trasporti 2023, la misura già introdotta lo scorso anno per supportare famiglie, studenti e lavoratori nell’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché del trasporto ferroviario nazionale. I fondi sono attualmente esauriti, ma dal 1° dicembre 2023 saranno rese disponibili le eventuali risorse residue generate dal mancato utilizzo dei bonus rilasciati nel mese di novembre. Ricordiamo, pertanto, come funziona il bonus per i mezzi pubblici, chi può richiederlo e come richiederlo.

  1. Nuove richieste dal 1° dicembre 2023
  2. Che cos’è il Bonus trasporti
  3. Come funziona
  4. Come si richiede
  5. Richieste per i figli a carico

Aggiornamento del 30 novembre 2023 a seguito dell’imminente riapertura delle richieste dal 1° dicembre.

BONUS TRASPORTI 2023: RIAPERTURA DELLE RICHIESTE

Nonostante il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria, c’è dunque ancora speranza di ottenere il Bonus Trasporti 2023. Gli eventuali nuovi fondi, generati, come detto, dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di novembre, saranno resi disponibili a partire dalle ore 8:00 di venerdì 1 dicembre 2023. Visto che il plafond sarà molto ridotto e quasi certamente non riuscirà a soddisfare tutte le domande, gli interessati sono invitati a prenotarsi sull’apposita piattaforma web già alle 8:00 in punto (magari pure qualche minuto prima), muniti di SPID o CIE.

CHE COS’È IL BONUS TRASPORTI 2023

Il Bonus trasporti fa parte del pacchetto di misure contenute nel Dl n. 5/2023, più noto come con il nome di decreto Carburanti, successivamente convertito con modificazioni nella legge n. 23 del 10 marzo 2023, e può vantare una dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro + 12 milioni aggiunti a settembre e ulteriori 35 milioni a ottobre. Il provvedimento è pensato soprattutto per aiutare le persone economicamente più fragili e maggiormente colpite dal rincaro dei prezzi dei prodotti energetici. Ma allo stesso tempo, incentivando l’uso dei mezzi pubblici a scapito dei veicoli privati, produrrà ricadute positive anche dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale.

BONUS TRASPORTI 2023: COME FUNZIONA

Come già anticipato, il Bonus trasporti 2023 è utilizzabile per acquistare abbonamenti relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di 60 euro per ciascun beneficiario a seguito dell’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di un abbonamento, annuale, plurimensile o mensile (con esclusione, per ciò che concerne il trasporto ferroviario nazionale, dei servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino).

Il buono è nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile durante il mese in corso. Tuttavia è possibile fare una richiesta al mese, quindi non c’è il limite di un solo bonus per persona fisica. Ovviamente tutto dipende dalla disponibilità dei fondi.

Importante: possono richiedere il Bonus trasporti 2023 solamente le persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Se non si conosce in anticipo il costo dell’abbonamento, si può richiedere sempre un bonus da 60 euro, se l’abbonamento costa meno i fondi non utilizzati tornano nella piattaforma.

Bonus trasporti 2023

BONUS TRASPORTI 2023: COME RICHIEDERLO E DA QUANDO

Passiamo adesso alle modalità operative. Per richiedere il Bonus trasporti 2023 bisogna accedere al portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’accesso al portale è possibile esclusivamente tramite SPID (con livello di sicurezza 2) o CIE. Al momento di formulare la richiesta occorre fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione, indicando nel contempo l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico (qui la lista completa).

Al termine della procedura di richiesta del bonus si ottiene un codice e/o un QR code che il richiedente deve scaricare e presentare alla biglietteria del gestore del servizio selezionato. Quest’ultimo ne verifica la validità accedendo al portale del Ministero e, in caso di esito positivo, rilascia istantaneamente l’abbonamento richiesto. Il gestore provvede poi a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario. Il codice o QR code può essere utilizzato anche per un acquisto online se previsto dallo stesso gestore e con le modalità dallo stesso stabilite.

Il buono emesso tramite il portale è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e dev’essere utilizzato entro il mese di emissione, anche se si effettua l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo.

BONUS TRASPORTI 2023: SI PUÒ RICHIEDERE ANCHE PER I FIGLI?

Concludiamo ricordando che anche nel 2023 è possibile richiedere il Bonus Trasporti sia a titolo personale che per conto di un minore fiscalmente a carico, eseguendo normalmente l’accesso e la registrazione al portale e indicando il codice fiscale del beneficiario. Invece i figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono. Resta in ogni caso il limite del reddito complessivo individuale conseguito nell’anno di imposta 2022 non superiore a 20.000 euro: nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve esistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente. Se il minore non è a carico dei propri genitori ma ha comunque diritto al bonus, la richiesta va fatta da chi esercita la patria potestà.

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